23/01/2023 - Ristrutturare casa non vuol dire solo fare demolizioni e ricostruzioni. Si può intervenite dando un tocco di novità anche senza ingombranti lavori, per esempio agendo solo sulle finiture, dando una
rinfrescata alle pareti,
sostituendo le porte interne o
sovrapponendo un nuovo pavimento al vecchio.
Per quanto riguarda i
pavimenti che si possono posare in sovrapposizione e in modo rapido ed agevole, la maggior parte delle soluzioni è offerta dalla macro-famiglia dei
pavimenti resilienti. Un’alternativa valida è data anche dai
pavimenti autoposanti, non hanno bisogno di colla e stuccatura per le fughe e si appoggiano semplicemente al supporto.
Tra le
peculiarità di un pavimento resiliente vi sono la continuità del rivestimento, l’elasticità, lo spessore ridotto, la facilità di lavorazione, le proprietà isolanti, impermeabili e antiscivolo, la riciclabilità al 100% e la durabilità.
Sono pavimenti resilienti il
Linoleum, il PVC, il vinile, il
laminato e gli
SPC, una novità recente e di crescente successo.
SPC è l’acronimo di
Stone Plastic Composite oppure
Stone Polymer Composite, composizione mista di polimeri e polvere di pietra e che si riferisce al corpo centrale (rigid core), che ha anche una funzione portante, del pavimento.
Gli SPC sono un’evoluzione dei PVC: da essi attingono l'immediatezza d'uso grazie alla
posa flottante (posa senza incollaggio). Ma la
resa estetica e la
durevolezza di questo materiale sono perfezionate, tanto che non è usato solo per pavimenti
temporanei ma anche come soluzione
permanente, come i rivestimenti in ceramica e legno.
Ripercorrendo la storia dei pavimenti resilienti, la prima novità nella famiglia dei PVC sono stati gli
LVT che hanno introdotto la possibilità di posa senza incollaggio. La posa flottante è sempre stata una soluzione molto apprezzata ma presenta dei limiti dovuti alla dilatazione del materiale. Per ovviare al problema, è utile predisporre opportuni giunti di dilatazione oppure preferire la posa incollata, soprattutto nei locali soggetti a forte esposizione al sole.
L’evoluzione tecnologica ha generato nuove soluzioni, come gli SPC, che hanno risolto questi limiti. Si parla infatti di pavimenti LVT di tipo SPC.
Lo Stone Plastic Composite è un
materiale ignifugo, quindi adatto all’installazione in ambienti con diverse destinazioni d’uso.
Pavimento in SPC CLAP!3D ©Déco
La stratigrafia degli SPC
La stratigrafia di una doga in SPC dal basso verso l’alto è così formata:
1. materassino;
2. nucleo;
3. vinile stampato;
4. strato di usura o di calpestio.
La stratigrafia potrebbe cambiare a seconda del produttore.
Il
materassino è già incorporato, questo è un altro vantaggio degli SPC che facilita e accelera notevolmente la posa del materiale. Il materassino preincollato, fungendo da
isolamento ai rumori di calpestio, conferisce un’ottima resa acustica al pavimento.
Il
nucleo è il cuore di questo materiale. Infatti, la forza di questo pavimento sta proprio nella composizione del nucleo, da cui prende il nome. Esso è composto per circa il 60% da carbonato di calcio (calcare) che lo rende estremamente resistente, impermeabile, durevole e stabile, e per la restante parte da vinile.
Il
vinile stampato è un sottile strato stampato con immagini fotografiche di alta qualità. Questa
carta decorativa riproduce fedelmente e in modo realistico diversi effetti naturali, come il legno e la pietra oppure altri materiali.
Lo
strato di usura o di calpestio è in PVC e determina la resistenza del pavimento in SPC. In commercio si trovano SPC con strati di usura in ordine crescente di resistenza da 0,30 a 0, 55 mm (maggiore è lo spessore dello strato di usura più alta è la qualità del materiale).
Lo
spessore finale della stratigrafia è
molto ridotto, compreso tra i 4 e i 6 mm; questo è un ottimo vantaggio per la sovrapposizione e quindi per realizzare restyling rapidi senza demolizioni, polveri e disagi.
Pavimento in SPC EVOLUTION EASY ©Virag
Caratteristiche, manutenzione e posa degli SPC
Come accennato in precedenza, gli SPC sono un
materiale termostabile. La resa del materiale è sempre stabile e non subisce dilatazioni e incurvamenti alla variazione di temperature (anche elevate oltre i 35°C) e alla presenza di umidità.
La
resistenza è una delle caratteristiche di questo rivestimento, che lo rende ideale sia nei luoghi di lavoro, anche se sottoposti a sollecitazioni continue da calpestio, sia in ambiente domestico.
Gli SPC sono completamente
impermeabili. Tuttavia, nonostante l’assenza di fughe, è consigliabile evitare perduranti ristagni d'acqua.
È un materiale
non poroso, quindi non si macchia ed è molto resistente allo sporco. Per la sua
pulizia è sufficiente usare prodotti neutri mentre sono da evitare assolutamente prodotti aggressivi; in ogni caso per la
manutenzione del pavimento è consigliabile seguire le indicazioni del produttore.
La
posa di un pavimento in SPC è molto semplice: gli elementi si tagliano con un cutter e si posano tra loro ad incastro con un semplice click; infatti, è una soluzione ideale anche per il fai-da-te. Tuttavia, per un risultato ottimale, è sempre meglio affidarsi a posatori esperti e preferibilmente certificati dalla casa produttrice.
Il materassino integrato agevola di molto la posa; un pavimento SPC può essere posato su quasi tutti i sottofondi esistenti a patto che sia solido, compatto e planare.
I pavimenti in SPC sono flessibili e resistenti ai danni. Ma se dovessero esserci delle lesioni, un altro vantaggio di questa soluzione è la
rapidità nella sostituzione. I singoli pezzi possono essere facilmente sostituiti senza dover rimuovere l’intero pavimento.
Pavimento in SPC Rigid 55 Lock Acoustic ©Gerflor