Caro materiali, 10 miliardi in più per le opere indifferibili e nuovo aggiornamento dei prezzari regionali
LAVORI PUBBLICI
Caro materiali, 10 miliardi in più per le opere indifferibili e nuovo aggiornamento dei prezzari regionali
Le misure, previste dalla legge di Bilancio, garantiranno l’adeguamento dei prezzi delle gare nel 2023
10/01/2023 - 10 miliardi di euro in più contro il caro materiali e nuovo aggiornamento infra-annuale dei prezzari regionali per bandire gare adeguate all’incremento dei prezzi anche nel 2023. Sono alcune delle misure previste dalla Legge di Bilancio per il 2023.
Le risorse copriranno le procedure di affidamento avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Ricordiamo che il Fondo per l’avvio delle opere indifferibili è stato istituito dal Decreto “Aiuti” (DL 50/2022) con una dotazione complessiva di 7,5 miliardi di euro fino al 2026 ed è stato incrementato dal Decreto “Aiuti bis” (DL 115/2022), arrivando così a una dotazione di 8,8 miliardi di euro. Il Fondo ha coperto i maggiori costi delle gare pubblicate entro la fine del 2022.
La Legge di Bilancio estende la misura, fondamentale per garantire le opere del PNRR e del PNC, alle procedure di gara avviate nel 2023.
Come già stabilito per le gare del 2022, l’accesso al Fondo avverrà su domanda da parte delle Amministrazioni centrali. Per gli interventi degli Enti locali, finanziati dal PNRR e dal PNC, è invece prevista una preassegnazione aggiuntiva ed automatica del 10% dell’importo del decreto di assegnazione delle risorse.
Alla preassegnazione, ricorda l’Anci, accedono su base semestrale gli enti locali attuatori di misure finanziate dal Pnrr o dal Pnc, che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Per l’avvio delle procedure di affidamento delle opere pubbliche è sufficiente la determina a contrarre con l'approvazione del bando o del disciplinare di gara.
Entro il 10 gennaio 2023, per il primo semestre e il 10 giugno 2023 per il secondo semestre, le amministrazioni statali finanziatrici individuano l'elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della preassegnazione.
Entro i successivi 20 giorni, quindi entro il 30 gennaio, gli enti locali devono confermare la preassegnazione attraverso la piattaforma Regis.
Entro il 15 febbraio deve infine essere pubblicato il decreto con l’elenco degli interventi per i quali gli Enti locali hanno confermato la preassegnazione.
L’ordine è il seguente:
- opere finanziate dal PNRR;
- opere, da completare entro il 31 dicembre 2026, finanziate dal PNC;
- opere, da completare entro il 31 dicembre 2026, per le quali è stato nominato un commissario straordinario;
- opere da completare entro il 31 dicembre 2026, del Giubileo 2025;
- opere infrastrutturali, da completare entro il 31 dicembre 2026, relative ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026;
- opere di messa in sicurezza e bonifica nel sito contaminato di interesse nazionale di Brescia Caffaro, da completare entro il 31 dicembre 2026;
- opere per le quali nel 2022 è stata presentata istanza di accesso al Fondo ma non sono state avviate le procedure di affidamento;
- solo per il secondo semestre, opere finanziate con risorse statali, da completare entro il 31 dicembre 2026.
Le Regioni hanno provveduto all’aggiornamento straordinario dei prezzari, che hanno cessato di avere validità il 31 dicembre 2022 e possono essere utilizzati, in via transitoria, per i progetti a base di gara approvati entro il 31 marzo 2023.
La Legge di Bilancio per il 2023 ha disposto un nuovo aggiornamento straordinario dei prezzari entro il 31 marzo 2023. Se le Regioni non provvedono nei termini previsti, l’aggiornamento sarà disposto nei successivi 15 giorni dal Ministero delle Infrastrutture.
Fondo opere indifferibili, 10 miliardi in più
Il Fondo per l’avvio delle opere indifferibili, cui le Amministrazioni centrali e gli Enti locali possono accedere per bandire gare con prezzi aggiornati ai rincari, è stato incrementato con 10 miliardi di euro. La dotazione è pari a 500 milioni di euro per l'anno 2023, 1.000 milioni di euro per il 2024, 2.000 milioni di euro per l'anno 2025, 3.000 milioni di euro per l'anno 2026 e di 3.500 milioni di euro per l'anno 2027.Le risorse copriranno le procedure di affidamento avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Ricordiamo che il Fondo per l’avvio delle opere indifferibili è stato istituito dal Decreto “Aiuti” (DL 50/2022) con una dotazione complessiva di 7,5 miliardi di euro fino al 2026 ed è stato incrementato dal Decreto “Aiuti bis” (DL 115/2022), arrivando così a una dotazione di 8,8 miliardi di euro. Il Fondo ha coperto i maggiori costi delle gare pubblicate entro la fine del 2022.
La Legge di Bilancio estende la misura, fondamentale per garantire le opere del PNRR e del PNC, alle procedure di gara avviate nel 2023.
Come già stabilito per le gare del 2022, l’accesso al Fondo avverrà su domanda da parte delle Amministrazioni centrali. Per gli interventi degli Enti locali, finanziati dal PNRR e dal PNC, è invece prevista una preassegnazione aggiuntiva ed automatica del 10% dell’importo del decreto di assegnazione delle risorse.
Fondo opere indifferibili, come ottenere la preassegnazione delle risorse
L’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) ha elaborato un documento che riassume le tempistiche che Comuni e Città Metropolitane devono rispettare per ottenere la preassegnazione delle risorse.Alla preassegnazione, ricorda l’Anci, accedono su base semestrale gli enti locali attuatori di misure finanziate dal Pnrr o dal Pnc, che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Per l’avvio delle procedure di affidamento delle opere pubbliche è sufficiente la determina a contrarre con l'approvazione del bando o del disciplinare di gara.
Entro il 10 gennaio 2023, per il primo semestre e il 10 giugno 2023 per il secondo semestre, le amministrazioni statali finanziatrici individuano l'elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della preassegnazione.
Entro i successivi 20 giorni, quindi entro il 30 gennaio, gli enti locali devono confermare la preassegnazione attraverso la piattaforma Regis.
Entro il 15 febbraio deve infine essere pubblicato il decreto con l’elenco degli interventi per i quali gli Enti locali hanno confermato la preassegnazione.
Fondo opere indifferibili, le priorità di accesso
La Legge di Bilancio per il 2023 definisce le priorità di accesso al Fondo nel caso in cui le necessità superino le dotazioni e si debba stilare una graduatoria.L’ordine è il seguente:
- opere finanziate dal PNRR;
- opere, da completare entro il 31 dicembre 2026, finanziate dal PNC;
- opere, da completare entro il 31 dicembre 2026, per le quali è stato nominato un commissario straordinario;
- opere da completare entro il 31 dicembre 2026, del Giubileo 2025;
- opere infrastrutturali, da completare entro il 31 dicembre 2026, relative ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026;
- opere di messa in sicurezza e bonifica nel sito contaminato di interesse nazionale di Brescia Caffaro, da completare entro il 31 dicembre 2026;
- opere per le quali nel 2022 è stata presentata istanza di accesso al Fondo ma non sono state avviate le procedure di affidamento;
- solo per il secondo semestre, opere finanziate con risorse statali, da completare entro il 31 dicembre 2026.
Caro materiali e aggiornamento dei prezzari regionali
Con il Decreto “Aiuti” (DL 50/2022) è stato previsto un aggiornamento infra-annuale straordinario dei prezzari regionali, da applicare alle gare bandite fino al 31 dicembre 2022.Le Regioni hanno provveduto all’aggiornamento straordinario dei prezzari, che hanno cessato di avere validità il 31 dicembre 2022 e possono essere utilizzati, in via transitoria, per i progetti a base di gara approvati entro il 31 marzo 2023.
La Legge di Bilancio per il 2023 ha disposto un nuovo aggiornamento straordinario dei prezzari entro il 31 marzo 2023. Se le Regioni non provvedono nei termini previsti, l’aggiornamento sarà disposto nei successivi 15 giorni dal Ministero delle Infrastrutture.