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Reti idriche, assegnati 293 milioni per ridurre le perdite di acqua potabile

Reti idriche, assegnati 293 milioni per ridurre le perdite di acqua potabile

Dei 900 milioni di euro totali del PNRR assegnati, 536 milioni saranno investiti al Centro-Nord e 364 milioni al Sud

Vedi Aggiornamento del 31/03/2025
macor © 123rf.com
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di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 31/03/2025
19/01/2023 - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha assegnato 293 milioni di euro per interventi di riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua e di digitalizzazione e monitoraggio delle infrastrutture. 

Entro il 31 dicembre 2024 circa 45.500 chilometri di condotte ad uso potabile saranno attrezzate con strumentazioni e sistemi di controllo innovativi per la localizzazione e la riduzione delle perdite - spiega il Ministero -, favorendo una gestione ottimale della risorsa idrica, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze, migliorando allo stesso tempo la qualità del servizio erogato ai cittadini. A marzo 2026 tali interventi siano estesi a circa 72.000 chilometri di condotte.
 
Quella appena assegnata è la seconda e ultima tranche di finanziamenti: in totale sono stati assegnati 900 milioni di euro per 33 interventi volti a ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti, a valere sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
 
La graduatoria delle proposte finanziate è disponibile sul sito web del MIT.
 


Reti idriche, 900 milioni dal PNRR e 480 milioni dal React-EU

La prima tranche di 607 milioni di euro per 21 progetti è stata assegnata nell’agosto 2022 ed è destinata ad 11 interventi che interessano le regioni del Nord e Centro (per complessivi 342 milioni di euro) e 10 al Sud (per 265 milioni di euro).
 
In totale, dei 33 progetti selezionati, 19 interessano le regioni del Nord e del Centro (per complessivi 536 milioni di euro) e 14 quelle del Sud (per complessivi 364 milioni di euro, poco più della quota minima del 40% che l’Italia ha deciso di destinare al Sud nell’impiego dei fondi PNRR). 

I 900 milioni di euro a valere sul PNRR e distribuiti nel Paese in base alla popolazione, si aggiungono ai 480 milioni di euro del programma europeo React-Eu destinati all’attuazione di 17 interventi in 4 regioni del Sud (Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia). Quindi è solo al programma React-Eu, e non al PNRR, che è affidato il compito di ridurre il ‘water service divide’ fra le aree del Centro-Nord e quella del Sud e insulare.
 
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