Add Impression
Network
Pubblica i tuoi prodotti
Piscina interrata senza permessi, può ottenere l’autorizzazione paesaggistica?
di Redazione Edilportale

Piscina interrata senza permessi, può ottenere l’autorizzazione paesaggistica?

Il Tar Campania spiega quando un manufatto crea volumetria, provoca una trasformazione edilizia e urbanistica del territorio ed è una pertinenza

Vedi Aggiornamento del 12/02/2025
Piscina interrata senza permessi - dropthepress123RF
Piscina interrata senza permessi - dropthepress123RF
di Redazione Edilportale
Vedi Aggiornamento del 12/02/2025
edilportale+
06/02/2023 - Una piscina interrata senza permessi né autorizzazione paesaggistica, realizzata in area vincolata, può essere sanata?
 
Il Tar Campania, con la sentenza 7121/2022, ha sciolto questi dubbi:
 
  • se la piscina interrata crea nuova volumetria;
  • se la piscina interrata può essere considerata una pertinenza;
  • se la piscina interrata provoca una trasformazione edilizia e urbanistica del territorio.
 

Piscina interrata senza permessi, il caso

I giudici si sono pronunciati sul caso di una piscina interrata senza permessi, realizzata in un’area vincolata ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004), scoperta casualmente durante i sopralluoghi successivi ad una frana.
 
La piscina interrata in muratura è stata costruita nell’ambito di un immobile destinato ad attività turistica extra-alberghiera e completata con una zona pavimentata destinata ad uso solarium.
 
Il Comune ha ordinato la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi, ma il proprietario dell’immobile ha presentato ricorso sostenendo che la piscina interrata:
  • non ha creato nuovo volume;
  • non ha creato mutamento della destinazione d’uso urbanisticamente rilevante;
  • è una pertinenza dell’immobile turistico.
 
Diverso il parere del Comune, secondo il quale la piscina interrata è una nuova costruzione che implica la trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio. Si tratta, sostiene il Comune, di un intervento che richiede il permesso di costruire ma anche l’autorizzazione paesaggistica perché altera lo stato dei luoghi.
 

Piscina interrata senza permessi, no alla sanatoria

I giudici hanno spiegato che, in base al Codice dei Beni culturali e del paesaggio, in zona vincolata si possono sanare solo le opere che, benchè costruite senza titolo abilitativo, non creano volumi o superfici utili aggiuntivi rispetto a quelli legittimamente esistenti.
 
Per quanto riguarda la piscina interrata, i giudici hanno ricordato che per la sanatoria è indifferente che i volumi realizzati siano fuori terra o sottoterra. In entrambi i casi, hanno spiegato, le opere non possono ottenere l’autorizzazione paesaggistica se realizzate senza titolo abilitativo.
 
Il Tar ha smentito l’irrilevanza paesaggistica dei volumi interrati che non possono essere sanati neanche se non rappresentano un ostacolo o un limite per le visuali panoramiche.
 
I giudici hanno infine ricordato che una piscina non può rientrare nella categoria urbanistica delle pertinenze dal momento che non è necessaria a completare l’uso dell’immobile principale, ma è un’attrezzatura per lo svago.
 
Per questi motivi, il Tar ha concluso che la piscina interrata è una nuova costruzione che incide in modo invasivo sul suolo su cui è realizzata e che necessita di idonei titoli abilitativi, cioè del permesso di costruire e, nel caso in esame, dell’autorizzazione paesaggistica.
 
Le più lette