NORMATIVA
Immobili ristrutturati col superbonus, al via i controlli sulle rendite catastali
Cessione dei crediti alle Regioni, stop del Governo?
NORMATIVA
Cessione dei crediti alle Regioni, stop del Governo?
L’Esecutivo lavora a una soluzione organica: un disciplinare cui Regioni ed Enti locali dovrebbero adeguarsi
16/02/2023 - La cessione del credito alle Regioni, cioè la possibilità per le Regioni, ma anche per gli altri Enti locali, di acquistare i crediti fiscali corrispondenti al Superbonus e agli altri bonus edilizi, potrebbe avvenire sotto la regia del Governo.
Secondo le indiscrezioni circolte ieri, riportate dal Senatore del M5S, Emiliano Fenu, al Governo non piacerebbe la cessione del credito alle Regioni e il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrebbe intenzione di sbarrare la strada alle iniziative degli Enti locali per sostenere le imprese dei propri territori.
Il clima di incertezza sta suscitando l’allarme degli addetti ai lavori, come l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), che parla di conseguenze devastanti sul piano economico e sociale.
In alcuni casi, come la Sardegna e la Provincia di Treviso, le iniziative sono già a buon punto, mentre in altre Regioni, come Piemonte, Puglia e Basilicata, si sta procedendo a una ricognizione dei crediti incagliati e all’elaborazione di norme regionali ad-hoc.
Come spiegato ieri da Fenu all’Aska e sulla sua pagina Facebook, per evitare di incorrere in contenziosi con il Governo, le Regioni avrebbero chiesto un confronto al Ministero dell’Economia. Il Ministero avrebbe però espresso la sua contrarietà e potrebbe essere in arrivo una norma che vieti la cessione del credito a Regioni ed Enti locali.
Oggi però, l’on. FdI, Marco Osnato, intervistato da Edilportale, ha risposto che a suo avviso la cessione del credito alle Regioni non è una soluzione di sistema ed è opportuna una misura più organica.
E infatti la Senatrice FdI Maria Nocco in una dichiarazione rilasciata oggi a Edilportale ha spiegato l'intenzione del Governo di mettere a punto un disciplinare per orientare l'attività delle Regioni.
Anche la Presidente Ance, Federica Brancaccio, ha commentato le indiscrezioni di ieri ricordando che le imprese da ottobre aspettano una soluzione, senza la quale ci sarebbero conseguenze devastanti sul piano economico sociale e si rischierebbe una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati.
Secondo Brancaccio, il Governo non può fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza prima aver individuato una soluzione strutturale che eviti il tracollo.
L'annuncio del disciplinare sembra andare quindi nella direzione di una soluzione strutturale e organica. Se l'idea sarà confermata, le Regioni e gli Enti locali potranno acquistare i crediti delle imprese, ma dovranno seguire regole uniformi dettate dal Governo.
Per dare certezza al mercato, la parola d'ordine è fare presto. Il disciplinare, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni, dovrebbe definire delle linee guida. Le Regioni potranno quindi normare l'acquisto dei crediti. Solo quando il panorama delle regole sarà ben definito il mercato si rimetterà in moto.
Secondo le indiscrezioni circolte ieri, riportate dal Senatore del M5S, Emiliano Fenu, al Governo non piacerebbe la cessione del credito alle Regioni e il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrebbe intenzione di sbarrare la strada alle iniziative degli Enti locali per sostenere le imprese dei propri territori.
Il clima di incertezza sta suscitando l’allarme degli addetti ai lavori, come l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), che parla di conseguenze devastanti sul piano economico e sociale.
Cessione dei crediti alle Regioni, regia del Governo o stop?
Per evitare il fallimento di professionisti e imprese che, dopo aver praticato lo sconto in fattura e acquisito il relativo credito fiscale, non riescono a smaltirlo per la congestione del sistema, le Regioni vogliono acquistare i crediti generati dai lavori agevolati con il Superbonus e gli altri bonus edilizi, realizzati sul territorio, e usarli in compensazione dei propri oneri fiscali nei prossimi anni.In alcuni casi, come la Sardegna e la Provincia di Treviso, le iniziative sono già a buon punto, mentre in altre Regioni, come Piemonte, Puglia e Basilicata, si sta procedendo a una ricognizione dei crediti incagliati e all’elaborazione di norme regionali ad-hoc.
Come spiegato ieri da Fenu all’Aska e sulla sua pagina Facebook, per evitare di incorrere in contenziosi con il Governo, le Regioni avrebbero chiesto un confronto al Ministero dell’Economia. Il Ministero avrebbe però espresso la sua contrarietà e potrebbe essere in arrivo una norma che vieti la cessione del credito a Regioni ed Enti locali.
Oggi però, l’on. FdI, Marco Osnato, intervistato da Edilportale, ha risposto che a suo avviso la cessione del credito alle Regioni non è una soluzione di sistema ed è opportuna una misura più organica.
E infatti la Senatrice FdI Maria Nocco in una dichiarazione rilasciata oggi a Edilportale ha spiegato l'intenzione del Governo di mettere a punto un disciplinare per orientare l'attività delle Regioni.
Cessione crediti alle Regioni, clima di incertezza
Le indiscrezioni circolate ieri hanno messo in allarme gli addetti ai lavori. Fenu ha criticato il Ministero dell'Economia per la mancanza di volontà “di affrontare con decisione il tema della circolazione dei crediti fiscali, in primis quelli legati a Superbonus e bonus edilizi”.Anche la Presidente Ance, Federica Brancaccio, ha commentato le indiscrezioni di ieri ricordando che le imprese da ottobre aspettano una soluzione, senza la quale ci sarebbero conseguenze devastanti sul piano economico sociale e si rischierebbe una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati.
Secondo Brancaccio, il Governo non può fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza prima aver individuato una soluzione strutturale che eviti il tracollo.
L'annuncio del disciplinare sembra andare quindi nella direzione di una soluzione strutturale e organica. Se l'idea sarà confermata, le Regioni e gli Enti locali potranno acquistare i crediti delle imprese, ma dovranno seguire regole uniformi dettate dal Governo.
Per dare certezza al mercato, la parola d'ordine è fare presto. Il disciplinare, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni, dovrebbe definire delle linee guida. Le Regioni potranno quindi normare l'acquisto dei crediti. Solo quando il panorama delle regole sarà ben definito il mercato si rimetterà in moto.