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Prezzo materiali edili, proposte per l’adeguamento in tempo reale

Prezzo materiali edili, proposte per l’adeguamento in tempo reale

Criteri omogenei per i prezzari regionali e gare entro 3 mesi dalla validazione del progetto. Le richieste del Parlamento per la modifica del nuovo Codice Appalti

Vedi Aggiornamento del 28/02/2023
Prezzo materiali edili - taitai6769123RF.com
di Paola Mammarella
24/02/2023 - Il prezzo dei materiali edili è una delle cause che rallenta o impedisce il completamento delle opere pubbliche.
 
Da una parte c’è l’aumento repentino del prezzo dei materiali edili, dall’altra meccanismi di adeguamento lenti. Nel frattempo, le gare vanno deserte perché gli operatori trovano che i prezzi a base di gara siano inadeguati rispetto alla realtà.
 
In altri casi i lavori iniziano, ma le imprese appaltatrici si trovano in difficoltà a causa degli aumenti del prezzo dei materiali edili e devono attendere le procedure di compensazione.
 
Per risolvere il problema alla radice, il Parlamento ha formulato delle proposte da inserire nel nuovo Codice Appalti.
 

Prezzo materiali edili, proposti prezzari regionali omogenei

Il Parlamento, nelle osservazioni collegate al parere reso sul nuovo Codice Appalti, ha chiesto di promuovere una omogeneizzazione nei metodi di rilevazione del prezzo dei materiali edili, delle attrezzature e delle lavorazioni utilizzati dalle regioni per predisporre i prezzari regionali.
 

 
Ricordiamo che, per effetto del Decreto Aiuti (Legge 91/2022), le Regioni e le Province Autonome hanno predisposto un aggiornamento straordinario dei prezzari regionali.
 
prezzari regionali dovrebbero essere utilizzati per un periodo limitato, cioè per determinare il prezzo dei materiali edili nei progetti a base di gara approvati entro il 31 dicembre 2022 e, in via transitoria, entro il 31 marzo 2023.

Per gli accordi quadro, la Legge “Milleproroghe”, approvata ieri in via definitiva, ha fatto slittare questa scadenza al 31 dicembre 2023. 
 
Limitatamente al mercato della progettazione, l’Oice ha rilevato l’importanza degli accordi quadro. A dicembre 2022, sono stati stipulati 43 accordi quadro per quasi 86 milioni di euro: il 16% del numero e il 63% del valore totale. A gennaio 2023 gli accordi quadro rappresentano il 5% del numero e il 43% del valore. 
 

Prezzo materiali edili, gare entro 3 mesi dalla validazione del progetto

Un’altra proposta, formulata dal Parlamento per controllare l’aumento del prezzo dei materiali edili, è quella di prevedere che le gare siano bandite entro 3 mesi dalla validazione del progetto.
 
In questo modo, il prezzo dei materiali edili sarebbe determinato facendo riferimento ai prezzi correnti sul mercato.
 
La norma eviterebbe intoppi e rallentamenti. A tal proposito ricordiamo che l’Autorità nazionale anticorruzione ha affermato che l’aumento del prezzo dei materiali edili è una causa che giustifica una variante in corso d'opera in grado di assicurare risparmi, a condizione che non si modifichi il corrispettivo dell’appalto.
 

Prezzo materiali edili, impatto delle opere e tempi delle gare

Come rilevato dal Parlamento, in alcuni casi i tempi delle gare si dilatano e i prezzi dei materiali edili non sono più corrispondenti alla realtà.
 
Perché questo non accada, è stata proposta un’azione per snellire la fase in cui si decide di realizzare un’infrastruttura.
 
Per evitare che un’opera si blocchi, la Commissione ha chiesto di inserire nel Codice Appalti norme che obblighino le Amministrazioni partecipanti alla Conferenza di servizi a tenere conto del caso concreto prima di prescrivere misure per la mitigazione dell’impatto dell’opera.
 
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