09/03/2023 - A febbraio si registra un boom nei concorsi di idee e di progettazione. Lo rileva l’Osservatorio Oice, che ha pubblicato i dati mensili sull’andamento delle gare per i servizi di ingegneria e architettura.
Anche se i dati sono incoraggianti, il presidente dell’Oice, Giorgio Lupoi, mette in guardia dal rischio di paralisi per assenza di regole, che potrebbe verificarsi se il Governo non intervenisse sul nuovo Codice Appalti.
Boom di concorsi di idee e progettazione
Oice rileva che a febbraio è stato pubblicato un numero considerevole di concorsi di idee e di progettazione.
L’aumento, sottolinea Oice, è dovuto al fatto che
il 18 febbraio sono scaduti i termini per l’utilizzo delle risorse del Fondo concorsi di progettazione e idee per la coesione territoriale.
A febbraio i concorsi di idee sono stati 15, per un valore di 2,5 milioni di euro, mentre i concorsi di progettazione 216 per 49 milioni. Rispetto a gennaio c’è stata una crescita considerevole. Nel primo mese dell’anno, infatti, sono stati pubblicati 3 concorsi di idee, per un valore di 58mila euro, e 18 concorsi di progettazione, per un valore totale di 10 milioni di euro.
Questo significa che nel primo bimestre del 2023 sono stati pubblicati, in totale, 252 concorsi di idee e di progettazione, per un valore complessivo di circa 62 milioni di euro. Rispetto al totale delle gare pubblicate, i concorsi di idee e progettazione rappresentano il 29,5% del numero e quasi il 14% del valore.
Confrontando questi dati con quelli del primo bimestre del 2022, Oice rileva che i concorsi di idee e di progettazione sono cresciuti complessivamente del 2191% in numero e del 1858% in valore.
Il Fondo concorsi idee e progettazione da 161,5 milioni
Il Fondo concorsi di progettazione e idee per la coesione territoriale, con una dotazione di
161,5 milioni di euro, è nato per
favorire la partecipazione ai bandi PNRR attraverso il finanziamento delle attività di progettazione. Il Fondo è destinato a Comuni, Province e Città metropolitane delle regioni del Sud, Marche e Umbria, nonché ai centri delle aree interne, per indire concorsi di progettazione e idee e acquisire progetti da candidare ai bandi. Inoltre, i Comuni più piccoli possono utilizzare il Fondo anche per affidare direttamente progetti di fattibilità tecnica ed economica.
L’attenzione riservata all’iniziativa ha dato i suoi frutti, facendo crescere il numero dei concorsi pubblicati.
Gare di ingegneria e architettura e rischio blocco
I dati dell’Oice rivelano che, in generale, a febbraio i bandi di gara per servizi di ingegneria e architettura sono cresciuti del 51,5% in numero e del 28% in valore rispetto a febbraio 2022. Rispetto a gennaio, i bandi sono cresciuti del 91% in numero e del 17% in valore.
Oltre ai concorsi di idee e di progettazione, a rivestire un ruolo fondamentale sono gli
accordi quadro: 28 gare per 107 milioni di euro, che sono il 5% in numero e il 44% in valore sul totale. Rispetto a febbraio 2022, gli accordi quadro sono cresciuti del 7% in numero e del 346% in valore.
Le gare di sola progettazione a febbraio sono state 436 per 108 milioni di euro. Rispetto a gennaio c’è stata una crescita del 121% in numero e un calo del 24,5% in valore. Rispetto a febbraio 2022, si è verificata una crescita dell’82% nel numero e del 37% nel valore.
Gli
appalti integrati sono stati 86, con valore complessivo dei lavori di 1.596 milioni di lavori e con un importo di progettazione stimato in 49 milioni. Rispetto al mese di febbraio 2022 il numero è cresciuto del 132%, il valore dei lavori del 5,4% e quello della progettazione compresa nei bandi del 121,2%. Nel primo bimestre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, gli appalti integrati sono aumentati del 214% nel numero, del 30,5% nel valore dei lavori e del 13,6% in quello dei servizi compresi nelle gare.
Secondo il presidente dell’Oice, Giorgio Lupoi, nonostante i dati siano incoraggianti, bisogna considerare che le Amministrazioni, soprattutto soprattutto quelle che ricorrono massicciamente ad accordi quadro e appalti integrati, pubblichino in un arco molto breve numerosi ed impegnativi bandi di gara, con l’effetto di determinare una rarefazione della partecipazione.
Lupoi ritiene che nei prossimi mesi bisognerà verificare l’andamento, anche in relazione allo spostamento degli incarichi del PNRR su fasi successive e sull’esecuzione dei lavori.
A destare le maggiori preoccupazioni, sottolinea Lupoi, è il Codice dei Contratti che ha abbandonato la centralità del progetto esecutivo. Lupoi ritiene che si dovrà intervenire su una serie di vuoti normativi, come la responsabilità del progettista, il subappalto e i compensi.