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Bonus edilizi, in Abruzzo le imprese industriali e commerciali acquisteranno i crediti incagliati

Bonus edilizi, in Abruzzo le imprese industriali e commerciali acquisteranno i crediti incagliati

Presentata una soluzione per contribuire a superare il blocco creato dal disimpegno delle banche e dai forti tassi d’interesse

Vedi Aggiornamento del 01/06/2023
Bonus edilizi e crediti incagliati - Ph. confindustriachpe.it
di Rossella Calabrese
27/04/2023 - Le imprese abruzzesi del settore industriale e commerciale acquisteranno dalle imprese edili i crediti maturati con i bonus edilizi al fine di superare il blocco del mercato creato dalle numerose e ravvicinate modifiche normative, dal disimpegno degli istituti di credito e dai forti tassi d’interesse.
 
La proposta per lo sblocco dei crediti incagliati nel settore bonus edilizi è stata illustrata venerdì scorso nella sede di Confindustria Chieti Pescara alla presenza di imprenditori, manager, dottori commercialisti ed esperti del settore.
 
L’obiettivo è quello di superare l’impasse causata - spiegano i promotori - dal passaggio “da un concetto di credito fiscale come ‘bene fungibile’, una sorta di nuova moneta cedibile senza limiti, ad un credito fiscale come ‘bene infungibile’, dotato di un codice univoco, cedibile limitatamente e la cui circolazione sul mercato comporta peculiari adempimenti”.
 
“I crediti - aggiungono - sono stati in gran parte ceduti dai proprietari degli immobili alle imprese edili (o ai General Contractors che hanno gestito tale tipo di lavori) che hanno operato mediante il cosiddetto ‘sconto in fattura’, al fine di consentire ai committenti di avere un impatto finanziario nullo o quasi”.
 
“La componente finanziaria relativa a questo sconto si è trasferita alle società appaltatrici, che in genere hanno operato con la ragionevole aspettativa di potere cedere tali crediti a banche o ad altri intermediari finanziari. Si tratta - sottolineano i proponenti - di imprese che, generalmente, presentano una adeguata redditività ed una adeguata patrimonializzazione ma che, tuttavia, si trovano in una situazione di sofferenza più o meno accentuata dal punto di vista finanziario”.
 
Queste imprese “hanno moltissimi crediti di natura fiscale, che non riescono ad incassare o cedere e, specularmente, molti debiti - soprattutto verso fornitori, ma anche di altra natura - che non possono onorare per carenza di liquidità”.
 


Bonus edilizi, in Abruzzo le imprese industriali e commerciali acquisteranno i crediti incagliati

L’iniziativa messa a punto, quindi, si prefigge di favorire l’incontro tra domanda ed offerta dei crediti fiscali generati dai bonus edilizi, tra aziende del sistema confindustriale locale, per scavalcare, nell’interesse reciproco delle parti, il blocco attuale delle cessioni creato dal disimpegno degli istituti di credito e dai forti tassi d’interesse a volte praticati da società finanziarie.
 
“Bene la conversione in legge del decreto sulla cessione dei crediti, a cui sono state apportate le necessarie modifiche, ma purtroppo resta ancora irrisolto il problema principale, che segnaliamo da tempo, e cioè lo sblocco dei crediti incagliati. I timidi segnali di apertura manifestati da alcuni istituti bancari e da altri soggetti non sono sufficienti a tranquillizzare le imprese, che stanno continuando a lavorare nell’assoluta incertezza e che a breve rischiano di dover bloccare i cantieri per mancanza di liquidità, con gravi conseguenze su lavoratori e condomini” ha commentato Stefano Betti, vicepresidente ANCE per Edilizia e Territorio.
 
Antonio D’Intino, presidente di ANCE Chieti Pescara, ha sottolineato: “I numeri della misura del superbonus per l’Abruzzo al 31 marzo 2023 ci confermano che si tratta di un catalizzatore per il raggiungimento degli obiettivi dell’efficientamento energetico e della ricostruzione: abbiamo 11mila cantieri, per un totale di investimenti ammessi a detrazione di più di 2 miliardi di euro con una percentuale di lavori realizzati pari al 75,6. Abbiamo però bisogno di strumenti certi e un quadro normativo stabile per favorire l’organizzazione e la pianificazione dei lavori nell’interesse di tutti gli attori. Questi aspetti vanno curati in modo da salvaguardare gli investimenti di imprese e famiglie ed evitare pesanti ripercussioni a livello economico e sociale nella nostra Regione”.
 

“La discesa in campo delle imprese del comparto industriale e commerciale - ha aggiunto Antonio Piscione, presidente della Commissione 110% ODCEC Pescara e Presidente A.S.P.P.I. - è fondamentale ma non deve avvenire a caso: è necessaria la predisposizione di una strategia di acquisto basata su pianificazione finanziaria, pianificazione fiscale, valutazione di convenienza, verifica del credito e del cedente, dotazione di un buon contratto di cessione. L’acquisto dei crediti per le imprese costituirà un’ottima opportunità di investimento, anche grazie alla Legge 38/2023, caratterizzata da un basso rischio ed una redditività ad un tasso medio garantito che va dal 7% al 10% annuo”.
 
“Confindustria è sempre stata in prima linea nel voler garantire il corretto ed efficiente funzionamento dei bonus edilizi e dei relativi meccanismi di utilizzo - ha detto Emanuele Orsini, vicepresidente Confindustria per il credito, la finanza e il fisco -. Fuori dall’emergenza, non possiamo esimerci, però, da una visione prospettica, sul futuro degli strumenti agevolativi improntati all’efficientamento energetico e sismico degli edifici; si dovranno contemperare, da un canto, l’esigenza di sostenere gli investimenti con aliquote appetibili, dall’altro quella di non gravare eccessivamente sul bilancio dello Stato”.
 
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