
Caro materiali e tempi di pagamento, soluzioni nel Decreto PNRR 3
NORMATIVA
Caro materiali e tempi di pagamento, soluzioni nel Decreto PNRR 3
Le imprese potranno emettere fattura anche se non hanno ancora ricevuto le risorse dei Fondi per la prosecuzione e l’avvio delle opere
Aggiornato al 19/04/2023

18/04/2023 - Nuove iniziative contro il caro materiali e i ritardi nei pagamenti per cercare di evitare la crisi di liquidità delle imprese.
Sono alcune misure contenute nel disegno di legge per la conversione del Decreto PNRR 3 (DL 13/2023), oggi all’esame della Camera dopo l’approvazione della scorsa settimana in Senato.
Il ddl, limitatamente alle opere del PNRR e del PNC, introduce una semplificazione alla procedura che le Stazioni Appaltanti devono seguire per accedere alle risorse del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.
In base al ddl, la Stazione Appaltante che presenta la domanda di accesso al Fondo consegna all’impresa una copia dell’istanza con il calcolo del maggiore importo rispetto a quello previsto dalle iniziali condizioni contrattuali. Munita di questa copia, l’impresa può emettere fattura anche se la SA non ha rilasciato il certificato di pagamento. Questo passaggio consente alle imprese di non aggravare la propria crisi di liquidità.
Il ddl punta inoltre a rimuovere un vincolo per l’accesso al Fondo per le opere indifferibili, che copre i rincari nelle procedure di affidamento avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Fino ad ora, chi ha ottenuto le risorse del Fondo per i lavori in corso nel 2022 non ha potuto presentare domanda per il 2023. Se le novità del ddl saranno confermate, per il 2023 le SA potranno chiedere l’accesso al Fondo a condizione che la richiesta non riguardi le stesse lavorazioni eseguite e contabilizzate nel 2022.
Il raggiungimento di tali obiettivi sarà valutato, ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato, in misura non inferiore al 30%.
Sono alcune misure contenute nel disegno di legge per la conversione del Decreto PNRR 3 (DL 13/2023), oggi all’esame della Camera dopo l’approvazione della scorsa settimana in Senato.
Caro materiali
Il disegno di legge per la conversione del decreto PNRR 3 contiene una serie di iniziative a favore delle imprese, coinvolte nei lavori finanziari dal PNRR e dal PNC, messe in difficoltà dall’aumento dei prezzi dei materiali edili.Il ddl, limitatamente alle opere del PNRR e del PNC, introduce una semplificazione alla procedura che le Stazioni Appaltanti devono seguire per accedere alle risorse del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.
In base al ddl, la Stazione Appaltante che presenta la domanda di accesso al Fondo consegna all’impresa una copia dell’istanza con il calcolo del maggiore importo rispetto a quello previsto dalle iniziali condizioni contrattuali. Munita di questa copia, l’impresa può emettere fattura anche se la SA non ha rilasciato il certificato di pagamento. Questo passaggio consente alle imprese di non aggravare la propria crisi di liquidità.
Il ddl punta inoltre a rimuovere un vincolo per l’accesso al Fondo per le opere indifferibili, che copre i rincari nelle procedure di affidamento avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Fino ad ora, chi ha ottenuto le risorse del Fondo per i lavori in corso nel 2022 non ha potuto presentare domanda per il 2023. Se le novità del ddl saranno confermate, per il 2023 le SA potranno chiedere l’accesso al Fondo a condizione che la richiesta non riguardi le stesse lavorazioni eseguite e contabilizzate nel 2022.
Tempi di pagamento della PA
Le Pubbliche Amministrazioni adotteranno misure specifiche per migliorare i processi di spesa e, nell’ambito dei sistemi di valutazione della performance, assegneranno ai dirigenti obiettivi per il rispetto dei tempi di pagamento.Il raggiungimento di tali obiettivi sarà valutato, ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato, in misura non inferiore al 30%.