
Le stazioni appaltanti qualificate secondo il nuovo Codice
NORMATIVA
Le stazioni appaltanti qualificate secondo il nuovo Codice
Anac spiega le novità: i livelli di qualificazione, le centrali di committenza, la centralizzazione delle gare
Vedi Aggiornamento
del 28/08/2024

28/04/2023 - Alla centralizzazione e qualificazione delle stazioni appaltanti sono dedicati due articoli (62 e 63) e un allegato del nuovo Codice Appalti.
Sul tema torna l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), dopo le proprie Linee Guida del settembre 2022.
L’Anac spiega che il nuovo Codice Appalti fa una sostanziale distinzione tra stazioni appaltanti qualificate e stazioni appaltanti non qualificate stabilendo che la qualificazione è necessaria per tutte le acquisizioni di importo superiore a 500.000 euro.
Superato tale limite, le stazioni appaltanti non qualificate devono ricorrere a strumenti di acquisto messi a disposizione da altre stazioni appaltanti qualificate o centrali di committenza qualificate, o direttamente all’attività di committenza ausiliaria di altri soggetti qualificati (articolo 62). Tali soggetti possono provvedere alla nomina di un supporto al Responsabile Unico di Progetto (RUP).
Le stazioni appaltanti qualificate e le centrali di committenza qualificate - spiega Anac - sono scelte dai soggetti non qualificati all’interno di un elenco tenuto dall’Anac. Le stazioni appaltanti qualificate eseguono i contratti per conto delle stazioni appaltanti non qualificate quando queste ultime vi abbiano fatto ricorso. Sono previste sanzioni a carico delle stazioni appaltanti e centrali di committenza che rifiutino l’assegnazione d’ufficio da parte dell’Anac.
Sono previsti tre livelli di qualificazione per la progettazione e l’affidamento degli appalti:
- fino a 1 milione di euro;
- fino alla soglia comunitaria;
- illimitata,
attribuiti dall’Anac sulla base dei requisiti auto-dichiarati dalle stesse stazioni appaltanti (articolo 63).
I livelli sono attribuiti principalmente in ragione dell’organizzazione interna, delle competenze e della formazione del personale della stazione appaltante nonché sulle gare svolte nell’ultimo quinquennio e della regolare trasmissione dei relativi dati all’Anac.
Possono, inoltre, essere disciplinati dall’Autorità requisiti specifici di qualificazione per l’affidamento di contratti di partenariato pubblico-privato. Ove, per qualsiasi motivo, la qualificazione venga meno o sia sospesa, le procedure in corso possono comunque essere portate a compimento (articolo 63).
Sono qualificati di diritto i soggetti iscritti nell’apposito elenco (per esempio: MIT, Consip, Invitalia, Agenzia del Demanio), nonché stazioni appaltanti formate da unione di comuni, dai comuni capoluogo di provincia e delle regioni. Eventuali ulteriori iscrizioni di diritto - conclude l’Anac - potranno essere disposte con le modalità stabilite dal Codice.
Sul tema torna l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), dopo le proprie Linee Guida del settembre 2022.
L’Anac spiega che il nuovo Codice Appalti fa una sostanziale distinzione tra stazioni appaltanti qualificate e stazioni appaltanti non qualificate stabilendo che la qualificazione è necessaria per tutte le acquisizioni di importo superiore a 500.000 euro.
Superato tale limite, le stazioni appaltanti non qualificate devono ricorrere a strumenti di acquisto messi a disposizione da altre stazioni appaltanti qualificate o centrali di committenza qualificate, o direttamente all’attività di committenza ausiliaria di altri soggetti qualificati (articolo 62). Tali soggetti possono provvedere alla nomina di un supporto al Responsabile Unico di Progetto (RUP).
Le stazioni appaltanti qualificate e le centrali di committenza qualificate - spiega Anac - sono scelte dai soggetti non qualificati all’interno di un elenco tenuto dall’Anac. Le stazioni appaltanti qualificate eseguono i contratti per conto delle stazioni appaltanti non qualificate quando queste ultime vi abbiano fatto ricorso. Sono previste sanzioni a carico delle stazioni appaltanti e centrali di committenza che rifiutino l’assegnazione d’ufficio da parte dell’Anac.
Stazioni Appaltanti, i livelli di qualificazione
Sono previsti tre livelli di qualificazione per la progettazione e l’affidamento degli appalti:- fino a 1 milione di euro;
- fino alla soglia comunitaria;
- illimitata,
attribuiti dall’Anac sulla base dei requisiti auto-dichiarati dalle stesse stazioni appaltanti (articolo 63).
I livelli sono attribuiti principalmente in ragione dell’organizzazione interna, delle competenze e della formazione del personale della stazione appaltante nonché sulle gare svolte nell’ultimo quinquennio e della regolare trasmissione dei relativi dati all’Anac.
Possono, inoltre, essere disciplinati dall’Autorità requisiti specifici di qualificazione per l’affidamento di contratti di partenariato pubblico-privato. Ove, per qualsiasi motivo, la qualificazione venga meno o sia sospesa, le procedure in corso possono comunque essere portate a compimento (articolo 63).
Sono qualificati di diritto i soggetti iscritti nell’apposito elenco (per esempio: MIT, Consip, Invitalia, Agenzia del Demanio), nonché stazioni appaltanti formate da unione di comuni, dai comuni capoluogo di provincia e delle regioni. Eventuali ulteriori iscrizioni di diritto - conclude l’Anac - potranno essere disposte con le modalità stabilite dal Codice.