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Politiche per la casa, le città chiedono al Governo di impegnarsi

Politiche per la casa, le città chiedono al Governo di impegnarsi

‘La regionalizzazione delle politiche urbane integrate ha reso il diritto alla casa diverso o minore a seconda del luogo di residenza’

Vedi Aggiornamento del 28/07/2023
Politiche per la casa - Ph. ahfotobox 123rf.com
Politiche per la casa - Ph. ahfotobox 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 28/07/2023
13/04/2023 - Una legge quadro sull’edilizia pubblica e sociale, la restituzione gratuita ai Comuni degli immobili statali inutilizzati, una norma per disciplinare gli affitti brevi turistici.
 
Lo chiedono al Governo gli assessori alla Casa di 11 città italiane. Sono, in tutto, cinque i punti qualificanti, concordati e sostenuti dall’Anci, che gli assessori alla Casa di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Verona, Padova, Parma, Lodi e Bergamo porteranno presto all’attenzione del governo:
 
1. una legge quadro sull’edilizia pubblica e sociale;
2. la restituzione gratuita ai Comuni degli immobili statali inutilizzati per utilizzo abitativo;
3. il rifinanziamento dei fondi Locazione e Morosi Incolpevoli;
4. una legge di regolamentazione per governare gli impatti degli affitti brevi turistici;
5. una misura nazionale che riconosca strutturalmente l’emergenza abitativa e come fragilità cui dedicare interventi e risorse.
 
“Negli ultimi venti anni - hanno spiegato gli assessori - un progressivo processo di regionalizzazione delle politiche sulla casa ha determinato una frammentazione delle politiche per la casa e in particolare dell’edilizia residenziale pubblica. Questo ha portato a un sostanziale disimpegno dello Stato verso politiche urbane integrate, con la conseguenza che il diritto alla casa è diventato diverso o minore a seconda della regione di residenza”.
 


Politiche per la casa, le città chiedono al Governo di impegnarsi

“Basti solo accennare ad alcuni fenomeni emergenti - hanno rimarcato gli assessori alla Casa - che accomunano molte di queste città di medie e grandi dimensioni: dagli affitti brevi per uso turistico, che stanno progressivamente impattando sull’intero sistema abitativo, alla comunità degli studenti universitari fuori sede che spesso vedono negato il loro diritto all’istruzione superiore perché i costi dell’abitare sono insostenibili”.
 
E poi “la paradossale e troppo lunga vicenda degli immobili dismessi di proprietà di enti statali o parastatali - autentici buchi neri nelle città - o le esigenze dei cittadini migranti, o fruenti di protezione internazionale, che vengono scaricate sui comuni”.
 
Da qui le cinque proposte, “per ricomporre questi problemi e ricucire queste divergenze, attraverso azioni concrete alla scala nazionale al fine di garantire identici diritti e al contempo a riconoscere le diversità territoriali”. “Servono iniziative sia legislative che politiche finanziarie - hanno concluso gli assessori - perché i Comuni, in prima linea, hanno già pagato con un costo ormai insostenibile questo disimpegno”.
 
Il Manifesto di proposte è emerso al termine del workshop “Un’alleanza municipalista per una politica nazionale sulla casa”, organizzato la scorsa settimana a Bologna nell’ambito dell’evento “Abitare, salute e conoscenza per la Grande Bologna”.
 
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