
Bonus Ambiente 65%, ecco come ottenerlo
NORMATIVA
Bonus Ambiente 65%, ecco come ottenerlo
Online la Piattaforma per effettuare erogazioni liberali in favore di interventi ambientali e ricevere il credito d’imposta
Vedi Aggiornamento
del 01/06/2023

05/05/2023 - Diventa operativo il Bonus Ambiente 65%, il credito d’imposta per chi contribuisce a realizzare bonifiche, opere contro il dissesto e la vori di ristrutturazione di un parco o di un’area verde.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) ha messo online la Piattaforma web per il Bonus Ambiente 65% che consente di donare somme per sostenere interventi ambientali recuperandone una parte attraverso un credito d’imposta.
Il Bonus Ambiente 65% è stato istituito nel 2019 e consiste nella possibilità di effettuare erogazioni liberali in denaro a favore di interventi su edifici e terreni pubblici, per la bonifica ambientale anche dall’amianto, la prevenzione e il risanamento del dissesto idrogeologico, la realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate, il recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
Chi effettua la donazione riceve un contributo sotto forma di credito d’imposta del 65%.
- persone fisiche;
- enti non commerciali, pubblici o privati, diversi dalle società;
- soggetti titolari di reddito d’impresa.
Alle persone fisiche e agli enti non commerciali, il credito d’imposta del 65% spetta nel limite del 20% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Andrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento e in quelle relative ai due periodi di imposta successivi. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Dopo che gli interventi promossi dalle PA proprietarie saranno stati approvati e pubblicati, la nuova piattaforma conterrà l’elenco di opere e azioni finanziabili, continuamente aggiornato dal Ministero.
Il donatore, attraverso una procedura automatizzata, potrà contattare l’amministrazione proprietaria del bene per concordare l’importo e i termini dell’erogazione liberale. Il contributo andrà poi prenotato, comunicando tutti i riferimenti al MASE, che avrà 10 giorni per dare il via libera all’erogazione, mentre entro i successivi 10 dovrà essere fatto il pagamento.
Sulla Piattaforma web Bonus Ambiente 65% sono presenti tutte le istruzioni per il riconoscimento del credito d’imposta. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica potrà poi pubblicare sul portale Bonus Ambiente il nominativo e l’entità del contributo, previa autorizzazione del donatore.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) ha messo online la Piattaforma web per il Bonus Ambiente 65% che consente di donare somme per sostenere interventi ambientali recuperandone una parte attraverso un credito d’imposta.
Il Bonus Ambiente 65% è stato istituito nel 2019 e consiste nella possibilità di effettuare erogazioni liberali in denaro a favore di interventi su edifici e terreni pubblici, per la bonifica ambientale anche dall’amianto, la prevenzione e il risanamento del dissesto idrogeologico, la realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate, il recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
Chi effettua la donazione riceve un contributo sotto forma di credito d’imposta del 65%.
Bonus Ambiente 65%, chi può ottenerlo
Il Bonus Ambiente 65% è riconosciuto per le erogazioni liberali effettuate da:- persone fisiche;
- enti non commerciali, pubblici o privati, diversi dalle società;
- soggetti titolari di reddito d’impresa.
Alle persone fisiche e agli enti non commerciali, il credito d’imposta del 65% spetta nel limite del 20% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Andrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento e in quelle relative ai due periodi di imposta successivi. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Bonus Ambiente 65%, come funziona
Dopo che gli interventi promossi dalle PA proprietarie saranno stati approvati e pubblicati, la nuova piattaforma conterrà l’elenco di opere e azioni finanziabili, continuamente aggiornato dal Ministero.Il donatore, attraverso una procedura automatizzata, potrà contattare l’amministrazione proprietaria del bene per concordare l’importo e i termini dell’erogazione liberale. Il contributo andrà poi prenotato, comunicando tutti i riferimenti al MASE, che avrà 10 giorni per dare il via libera all’erogazione, mentre entro i successivi 10 dovrà essere fatto il pagamento.
Sulla Piattaforma web Bonus Ambiente 65% sono presenti tutte le istruzioni per il riconoscimento del credito d’imposta. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica potrà poi pubblicare sul portale Bonus Ambiente il nominativo e l’entità del contributo, previa autorizzazione del donatore.