Lo split payment è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 per ridurre l’evasione fiscale ed è stato soggetto a proroghe successive. L’ultima è stata annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e ha suscitato le proteste dei costruttori.
Il Mef annuncia una nuova proroga dello split payment
La possibilità di utilizzare lo split payment deve essere autorizzata dall’Unione Europea in quanto costituisce una deroga alla Direttiva “Iva” 2006/112/CE.In Italia, lo split payment è consentito fino al 30 giugno 2023, ma il Mef ha affermato che, in vista dell’attuazione della riforma fiscale, in cui è prevista una revisione organica del sistema, è in arrivo il rinnovo dell'autorizzazione dell’UE ad applicare lo split payment.
Split payment: Ance: la proroga è una doccia fredda
“La proroga dell’applicazione dello split payment è una doccia fredda che peserà sulla situazione finanziaria delle imprese di costruzioni, già alle prese con gravi problemi di liquidità dovuti ai ritardi nell’erogazione delle compensazioni per il caro materiali”.La Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha commentato in questo modo la nota del Mef: “Come sosteniamo da tempo, la misura, nata con l’intento di combattere l’evasione Iva, dovrebbe essere ormai del tutto inutile vista l’introduzione della fatturazione elettronica, che ha permesso allo Stato di recuperare gettito Iva”.
“Se togliamo altra liquidità alle imprese che hanno il difficile e fondamentale compito di realizzare i lavori del PNRR e non solo rischiamo di mettere a repentaglio centinaia di opere”. “Una scelta paradossale - conclude Brancaccio - che “appare in netta contraddizione con un fisco amico, principio previsto dalla annunciata riforma fiscale”.