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Calcolo parcella ingegneri, il bando di gara di progettazione deve indicarlo con chiarezza
PROFESSIONE
Calcolo parcella ingegneri, il bando di gara di progettazione deve indicarlo con chiarezza
Anac chiude il caso sollevato dal CNI: se i corrispettivi non sono dettagliati, i concorrenti non capiscono le attività da svolgere
29/05/2023 - Il metodo di calcolo della parcella degli ingegneri deve essere indicato con chiarezza nel bando di gara di progettazione.
Lo ha affermato l’Autorità nazionale anticorruzione, che con l’atto del Presidente del 17 maggio 2023 ha chiuso il caso sollevato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).
Il CNI ha evidenziato che l’importo delle opere da progettare ammonta a 99,7 milioni di euro, ma non risultano chiare le modalità di calcolo utilizzate per il computo del corrispettivo a base di gara. Per questo motivo, non è chiaro se il corrispettivo è stato correttamente calcolato secondo i Parametri indicati nel DM 17 giugno 2016.
Il CNI ha quindi chiesto come sono state computate le prestazioni accessorie.
La Stazione Appaltante ha risposto che, a suo avviso, non ci sono minimi inderogabili, ma le stazioni appaltanti possono decidere di discordare da questi ultimi, in presenza di esigenze ritenute legittime.
Il calcolo dei corrispettivi si è basato sull’elenco delle prestazioni tecniche, ma manca lo schema di determinazione dei corrispettivi che consenta di capire come è stato effettuato il calcolo della parcella degli ingegneri.
Secondo l’Anac non è quindi possibile stabilire se il corrispettivo è stato determinato correttamente.
L’Anac ha ricordato che, per motivi di trasparenza e correttezza, “è obbligatorio riportare nella documentazione di gara il procedimento adottato per il calcolo dei compensi posti a base di gara, inteso come elenco dettagliato delle prestazioni e dei relativi corrispettivi. Ciò permette non solo ai potenziali concorrenti di verificare la congruità dell’importo fissato e l’assenza di eventuali errori di impostazione o calcolo, ma è anche propedeutico alla determinazione della procedura di gara”.
L’Anticorruzione, rispondendo alla Stazione Appaltante, che sosteneva l’inesistenza di limiti inderogabili, ha spiegato che si può derogare ai Parametri contenuti nel DM 16 giugno 2016 solo in presenza di una motivazione adeguata. Ad ogni modo, anche nel caso in cui la deroga sia giustificata, la Stazione Appaltante deve indicare nella documentazione di gara, in modo dettagliato, le prestazioni da svolgere e il metodo usato per il calcolo dei corrispettivi.
Lo ha affermato l’Autorità nazionale anticorruzione, che con l’atto del Presidente del 17 maggio 2023 ha chiuso il caso sollevato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).
Calcolo parcella ingegneri, il caso
Il CNI ha segnalato all’Anac il bando per l’affidamento del progetto definitivo ed altri servizi relativi alla realizzazione di una diga.Il CNI ha evidenziato che l’importo delle opere da progettare ammonta a 99,7 milioni di euro, ma non risultano chiare le modalità di calcolo utilizzate per il computo del corrispettivo a base di gara. Per questo motivo, non è chiaro se il corrispettivo è stato correttamente calcolato secondo i Parametri indicati nel DM 17 giugno 2016.
Il CNI ha quindi chiesto come sono state computate le prestazioni accessorie.
La Stazione Appaltante ha risposto che, a suo avviso, non ci sono minimi inderogabili, ma le stazioni appaltanti possono decidere di discordare da questi ultimi, in presenza di esigenze ritenute legittime.
Il metodo di calcolo della parcella ingegneri deve essere chiaro
L’Anac ha osservato che nel disciplinare di gara sono indicati in modo generico i servizi della gara.Il calcolo dei corrispettivi si è basato sull’elenco delle prestazioni tecniche, ma manca lo schema di determinazione dei corrispettivi che consenta di capire come è stato effettuato il calcolo della parcella degli ingegneri.
Secondo l’Anac non è quindi possibile stabilire se il corrispettivo è stato determinato correttamente.
L’Anac ha ricordato che, per motivi di trasparenza e correttezza, “è obbligatorio riportare nella documentazione di gara il procedimento adottato per il calcolo dei compensi posti a base di gara, inteso come elenco dettagliato delle prestazioni e dei relativi corrispettivi. Ciò permette non solo ai potenziali concorrenti di verificare la congruità dell’importo fissato e l’assenza di eventuali errori di impostazione o calcolo, ma è anche propedeutico alla determinazione della procedura di gara”.
L’Anticorruzione, rispondendo alla Stazione Appaltante, che sosteneva l’inesistenza di limiti inderogabili, ha spiegato che si può derogare ai Parametri contenuti nel DM 16 giugno 2016 solo in presenza di una motivazione adeguata. Ad ogni modo, anche nel caso in cui la deroga sia giustificata, la Stazione Appaltante deve indicare nella documentazione di gara, in modo dettagliato, le prestazioni da svolgere e il metodo usato per il calcolo dei corrispettivi.