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Cemento stampato: il rivestimento decorativo per pavimentazioni esterne

Cemento stampato: il rivestimento decorativo per pavimentazioni esterne

Pressando gli stampi sulla superficie in cls ancora fresca si riproduce il disegno e la tessitura di vari tipi di materiali, come il mattone, la pietra o le piastrelle

Vedi Aggiornamento del 23/09/2024
Pavimento stampato in cemento PLAM STAMPABLE ©Isoplam
Pavimento stampato in cemento PLAM STAMPABLE ©Isoplam
di Rossella di Gregorio
Vedi Aggiornamento del 23/09/2024
09/06/2023 - Il cemento stampato è un pavimento monolitico e continuo che viene realizzato stendendo un sottofondo in calcestruzzo (su suolo o pavimentazione esistente), sul quale, quando è ancora fresco e attraverso la tecnica dell’imprinting (stampi che vengono pressati sulla superficie), è possibile riprodurre il disegno e la tessitura di vari tipi di materiali, come ad esempio il mattone, la pietra, il legno, o altri ancora, ma anche imprimere un particolare disegno a scelta dell’utente.  
 

I vantaggi del cemento stampato

Tra i maggiori vantaggi di questa soluzione vi è di certo la possibilità di realizzare un pavimento di gran effetto estetico in tempi e con costi contenuti rispetto ad altri materiali utilizzati per le pavimentazioni esterne.
 
Ai tempi di realizzazione brevi e costi non elevati si aggiunge una bassa richiesta di interventi di manutenzione.
 
Essendo una pavimentazione monolitica, ossia che diventa un tutt’uno con il sottofondo, un pavimento in cemento stampato non è soggetto a possibili movimenti che creano avvallamenti e quindi ristagni d’acqua; non essendoci colla non corre il rischio di distacchi causati dai fenomeni di gelo e disgelo.
 
Inoltre, lo strato di finitura in resina, che viene applicato a fine lavoro, dà al pavimento elevate caratteristiche idrorepellenti, conferendo alla superficie resistenza alle macchie che comunemente attaccano le lavorazioni in calcestruzzo.
 
Il pavimento in cemento stampato è solido e robusto, resistente all’abrasione a all’usura, questo gli consente di sopportare anche duri carichi di lavoro, ma al contempo di apparire esteticamente più gradevole rispetto al tradizionale calcestruzzo.
 

Campi di applicazione

I pavimenti in cemento stampato sono particolarmente adatti per la realizzazione, sia in ambito pubblico che privato, di:
 
  • viali, corsie, rampe di accesso ai garage e parcheggi, anche ad intenso traffico veicolare;
  • piazzali e patii;
  • pavimenti bordo piscina;
  • piste ciclabili, marciapiedi e aree pedonali;
 

Le fasi di realizzazione di un pavimento stampato

Per la realizzazione dei pavimenti in calcestruzzo stampato la prima fase da realizzare è la preparazione del supporto.
 
Prima di tutto viene steso un telo di nylon in TNT (tessuto non tessuto) su cui viene messa la rete elettrosaldata; viene poi fatto il getto di cls e la staggiatura, ovvero un primo livellamento della superficie.
 
Con apposite tavole si procede alla lisciatura e all’applicazione della prima mano del prodotto indurente colorante (sotto forma di sabbia), si ripete nuovamente la lisciatura che consente l'incorporazione del prodotto indurente.
 
La realizzazione del sottofondo deve essere fatta con estrema attenzione e da personale qualificato, poiché una sua errata realizzazione potrebbe portare alla formazione di microlesioni sulla superficie finale.
 
A questo punto delle lavorazioni il supporto in calcestruzzo non è del tutto asciutto e si passerà pertanto alla fase di stampaggio. Lavorando fresco su fresco si trasforma il calcestruzzo in un pavimento finito.
 
Per stampare sul cemento texture, forme e decori desiderati si usano apposite sagome e/o stencil realizzati in materiale morbido e flessibile come la gomma, che consentono di imprimere sulla superficie del cemento i disegni desiderati.
 
 

Esempio di posa di un pavimento in cemento stampato ©Ideal Work

 
Dopo la fase di stampaggio bisognerà attendere il tempo necessario all’asciugatura della pavimentazione per poi procedere con la finitura.
 
Nella fase di finitura vengono realizzati i giunti di contrazione; successivamente il pavimento va lavato. Se la committenza desidera particolari decori, come disegni geometrici o astratti, essi vanno realizzati prima delle mani di resina e impiegando dell’acido colorante.
 
Dopodiché la pavimentazione va protetta con la stesura di due mani di resina acrilica trasparente monocomponente in base solvente.
 

Cemento stampato, una soluzione a basso spessore

Un sottofondo per pavimentazioni tradizionali generalmente non è mai alto meno di 10 cm, a cui poi si aggiunge lo spessore del massetto, per un'altezza totale di spessore minimo uguale a 15 cm.
 
Quando si realizzano pavimentazioni per esterni classiche, nasce, pertanto, la necessità di abbassare la quota del terreno di almeno 15 cm dalla quota del pavimento finito. Con la pavimentazione in cemento stampato sono sufficienti, invece, circa 10 cm.
 
Questo vale quando il pavimento stampato è realizzato su supporti in calcestruzzo nuovi, ma grazie alle innovative tecnologie è possibile lavorare anche su pavimenti che già esistenti, rivestiti con piastrelle o pietra naturale, senza rimuoverle, aumentando però lo spessore di qualche cm.
 

Criticità riscontrate nel pavimento stampato

Essendo un pavimento a base di cemento, il sale e il processo di carbonatazione, che abbiamo esposto in un focus dedicato alle facciate in cemento faccia a vista, potrebbero rappresentare una criticità per questa soluzione.
 
Quando le temperature scendono al di sotto dello zero il sale viene generalmente utilizzato per far disciogliere il ghiaccio; il sale potrebbe screpolare la superficie, corrodendo la resina, che se non ripristinata perde la sua funzione di protettivo e di conseguenza la superficie del pavimento sarà più sensibile a rovinarsi e macchiarsi.
 

Quanto costa il pavimento in cemento stampato?

Il prezzo varia a seconda del tipo di lavorazione scelta ed anche in base al costo del calcestruzzo; tuttavia, per questa tipologia di lavorazione, il prezzo è solitamente da considerarsi comprensivo di fornitura, posa e finitura, ovvero un prezzo finito al metro quadro.
 
Va sottolineato che la lavorazione fresco su fresco elimina una serie di lavorazioni che sono proprie dei pavimenti tradizionali, pertanto, l’abbattimento dei tempi di posa influisce anche sui costi di posa in opera e dei prodotti.
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