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Miniascensori per interni, guida alla tecnologia

Miniascensori per interni, guida alla tecnologia

Seguono una normativa differente dagli ascensori tradizionali, sia per l’installazione che per la sicurezza, usufruiscono di agevolazioni e possono essere personalizzati

Vedi Aggiornamento del 15/09/2023
Miniascensore ARMONICO ©KONE
Miniascensore ARMONICO ©KONE
di Rossella di Gregorio
23/06/2023 - I miniascensori sono dei macchinari adatti per il trasporto delle persone, sono chiamati anche elevatori, piattaforme elevatrici oppure home lift, e vengono installati per esigenze di accessibilità, quando in casa vivono persone anziane o con disabilità o con difficoltà motorie, oppure di maggior comfort.
 

Differenza tra miniascensori ed ascensori

Un miniascensore è una tecnologia completamente differente da quella degli ascensori tradizionali. Di seguito le principali differenze:
 
  • Velocità minore: un miniascensore ha una velocità di corsa che raggiunge massimo 0,15 m/s.
  • Locale macchine non necessario: è sufficiente una fossa, cioè uno spazio sotto la cabina al piano inferiore, dall’ingombro molto ridotto, da 10 a 14 cm circa. L’assenza del locale macchine permette un notevole risparmio di spazio ed elimina la necessità di opere murarie specifiche o strutture portanti.
  • Consumi energetici contenuti: si può collegare un miniascensore a qualsiasi punto luce con alimentazione a 230 V monofase, come quella impiegata in ambito domestico. Non è necessario potenziare l’impianto elettrico, tuttavia è caldamente consigliato creare una linea specifica e autonoma, collegata al quadro elettrico principale.
  • Poco ingombro e silenziosità: un miniascensore non è munito del gruppo trazione a bordo macchina con il risultato che è possibile limitare al massimo lo spazio occupato ed eliminare i rumori.
  • Facilità e ridotte dimensioni d’istallazione: alcuni modelli hanno un ingombro poco superiore a un metro quadrato di superficie, e possono per questo essere installati in spazi molto ridotti; in alcuni casi è possibile posizionarli anche all’interno di un vano scala.
 
Miniascensori per interni, guida alla tecnologia Miniascensore elettrico MINIWATT ©A.R.E.


Come scegliere il miniascensore per interni

Un miniascensore si sceglie in base al tipo di ambiente in cui verrà installato (ville, scuole, abitazioni private su più piani, piccoli hotel e attività commerciali) e alle persone che principalmente se ne serviranno.
 
In genere, la portata di un miniascensore è compresa tra 250 e 400 kg, sufficiente per accogliere da 3 a 5 persone.
 
La piattaforma elevatrice può essere dotata o meno di porte in cabina.
 
Per piattaforme non dotate di porta in cabina, per garantire la sicurezza di chi le utilizza, l’azionamento è del tipo “manovra a uomo presente”, ovvero il movimento verticale avviene mantenendo premuto il pulsante fino all’arrivo della cabina al piano.
 
Quando la piattaforma elevatrice è dotata di porte di cabina, l’apertura di queste può essere manuale oppure automatica; quelle automatiche sono un obbligo quando un miniascensore è installato per l’abbattimento delle barriere architettoniche, come previsto dal DM 236/1989.
 
Un miniascensore può essere completamente personalizzato, diventando un vero e proprio elemento di arredo in casa. Può, infatti, essere equipaggiato in base alle necessità dell’utenza con: diversi tipi di apertura, anche salvaspazio, rivestimenti e finiture interne, pulsantiere, corrimano e specchi. Tra le dotazioni, ci sono anche luci a led, e se ce n’è la necessità (per esempio per anziani o diversamente abili) è possibile aggiungere un seggiolino.
 

Dotazioni di sicurezza del miniascensore

I miniascensori devono rispettare la Direttiva Macchine europea 2006/42/CE che ne fissa le caratteristiche. Devono inoltre avere la Dichiarazione di Conformità CE.
 
Per la sicurezza dei viaggiatori, secondo la direttiva, un miniascensore deve essere dotato di:
 
  • dispositivo vocale di soccorso, che permette alle persone in caso di emergenza di chiedere aiuto all'esterno;
  • luce di emergenza;
  • un pulsante di allarme in cabina che permette di segnalare un eventuale problema;
  • un segnalatore di sovraccarico, che è un segnale acustico o visivo che si attiva in caso di eccessivo carico in cabina;
  • fotocellule poste sui due lati della porta che ne bloccano il funzionamento in presenza di ostacoli.
 
Oltre a questi sistemi obbligatori, i miniascensori possono essere dotati in aggiunta di comandi touch, telefono in cabina, e di un sistema di alimentazione indipendente molto utile in caso di blackout poiché riporta l’elevatore automaticamente al piano più basso.
 
Miniascensori per interni, guida alla tecnologiaMiniascensore idraulico STRATUM FE ©STANNAH


Tipologie di installazione

Il miniascensore può scorrere in una struttura verticale in muratura chiusa oppure nel castelletto, un vano metallico destinato ad accogliere la cabina dell'ascensore e tutte quelle parti che ne controllano il movimento.
 
Per il posizionamento, gli ascensori di dimensioni ridotte possono stare all’interno del vano scala. Se invece non c’è questa possibilità, è necessario forare il solaio dei vari piani. In mancanza di spazio interno, si può optare per un’installazione esterna della piattaforma.
 

Normativa di riferimento per l’installazione di un miniascensore

Quando si parla di normative in tema di piattaforme elevatrici, queste devono rispondere sia agli aspetti edilizi e quindi alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche, sia agli aspetti di prodotto.
 
Le norme di riferimento sono il DPR 459 del 4/7/96 che obbliga l’utilizzo di materiali e componenti marchiati CE, e la più recente Direttiva Macchine 2006/42/CE che è stata recepita dal nostro ordinamento dal D.lgs. 17/2010.
 
La norma comunitaria impone l’obbligo della marcatura CE, del libretto di uso e manutenzione e della valutazione dei rischi, oltre ad alcune disposizioni in materia di manutenzione.
 

Manutenzione degli home lift

L’azienda che effettua l’installazione deve essere in grado di intervenire sugli impianti eseguendo:
 
  • ispezioni periodiche;
  • verifiche periodiche;
  • manutenzione periodiche.
 
La manutenzione periodica di un miniascensore è obbligatoria per legge; essendo una macchina soggetta a usura deve essere manutenuta affinché rimanga efficiente nel tempo.
 
La manutenzione del miniascensore è regolata sempre dalla Direttiva Macchine, la quale prevede che la verifica periodica di tali impianti sia effettuata ogni due anni da un manutentore o un’azienda abilitata.
 
Miniascensori per interni, guida alla tecnologiaMiniascensore elettrico per interni DOMOFLEX 2 INTERNI ©AREALIFT


Iter burocratico per l’installazione di un miniascensore

Il Glossario unico per le opere di edilizia libera (Decreto Ministeriale del 2 marzo 2018) fa rientrare l’installazione dei sistemi per l’abbattimento delle barriere architettoniche tra i lavori che non prevedono una richiesta al Comune o la sua approvazione.
 
Quindi un miniascensore per interni rientra nell’elenco, così come le rampe, i montascale o i servoscala e i montacarichi. Per gli ascensori interni, però, il Glossario specifica che gli interventi (anche di messa a norma), per essere considerati liberi, non devono incidere sulla struttura portante.
 
Diverso è il caso in cui il miniascensore è installato all’esterno. Per questo è sempre utile informarsi presso il Comune in cui verrà installata la macchina, in particolare se il fabbricato si trova in zona sismica.
 
Su questo argomento c’è stata una sentenza del Consiglio di Stato, la 467/2022, che ha precisato che la normativa specifica va coordinata con quella dettata per gli interventi edilizi in zona sismica, contenuta agli artt. 94 e seguenti del D.P.R. 380/2001, che richiede sempre l’autorizzazione del competente ufficio tecnico regionale, per tutti gli interventi edilizi realizzati in zona sismica, a prescindere dal titolo edilizio necessario.
 

Agevolazioni per l’installazione di un miniascensore

Diverse sono le agevolazioni per l’installazione di un miniascensore:
 
  • il bonus 75%, l’agevolazione per la rimozione delle barriere architettoniche prorogata dalla Legge di Bilancio per il 2023 fino al 31 dicembre 2025;
  • il superbonus al 110% e al 90%, l'impianto ascensore è ammissibile al superbonus come intervento trainato;
  • il bonus ristrutturazioni 50%, anche questo confermato con scadenza il 31 dicembre 2024. Si può optare per questa detrazione in alternativa al bonus 75% per gli interventi che non rispettano i requisiti del decreto 236/1989. 
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