NORMATIVA
Superbonus condomìni, niente proroga del 110% e 90%
Piano Casa a consumo di suolo zero, la richiesta al Governo
LAVORI PUBBLICI
Piano Casa a consumo di suolo zero, la richiesta al Governo
Il M5S chiede un programma nazionale pluriennale di edilizia residenziale pubblica, misure per la rigenerazione urbana e superbonus per gli IACP

28/06/2023 - Finanziare e realizzare un programma nazionale pluriennale di edilizia residenziale pubblica, cioè un Piano Casa, a consumo di suolo zero; attuare le misure del PNRR per la rigenerazione urbana; favorire gli insediamenti di cohousing e le comunità energetiche rinnovabili; prevedere incentivi per il ripopolamento dei piccoli borghi.
Sono le principali richieste che il Movimento 5 Stelle fa al Governo attraverso una Mozione in tema di politiche abitative depositata lunedì alla Camera e presentata in una conferenza stampa dal Deputato Agostino Santillo e dalle Senatrici Alessandra Maiorino e Gabriella Di Girolamo.
Disagio abitativo, caro-affitti, caro-mutui e inflazione sono i problemi, sempre più pressanti per gli italiani, che hanno indotto i parlamentari grillini a farsi carico del tema e a chiedere al Governo di mettere in atto una serie di importanti azioni.
Prima fra tutte la previsione e attuazione in tempi certi di un programma nazionale pluriennale di edilizia residenziale pubblica a consumo di suolo zero, adeguatamente finanziato, che consenta di far fronte in modo sistematico e risolutivo alla grave situazione di disagio ed emergenza abitativa dovuta alla carenza di alloggi.
Per non disperdere quanto fatto in passato, la mozione chiede di effettuare una ricognizione delle risorse stanziate con le leggi in materia di edilizia residenziale pubblica e rimaste inutilizzate, e di reimpiegare gli eventuali importi residui. Nei casi di conclamata inadempienza, chiede di prevedere interventi sostitutivi, anche tramite la nomina di commissari ad acta.
Inoltre, per una migliore pianificazione dell’offerta abitativa, si chiede di prevedere una complessiva ricognizione del patrimonio edilizio esistente, comprensivo del patrimonio in stato di degrado, incluso il patrimonio industriale dismesso suscettibile di riconversione all’edilizia residenziale pubblica.
La mozione chiede anche di dare attuazione alle misure previste dalla missione 5 del PNRR, in modo da garantire il coordinamento degli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, con l’obiettivo di accompagnare all’edilizia residenziale pubblica la creazione di spazi e/o servizi culturali e socioassistenziali in grado di migliorare l’inclusione e la qualità della vita dei cittadini destinatari di tali interventi.
Un’altra richiesta è quella di introdurre misure di monitoraggio e sostegno all’utilizzo del Superbonus 110% per gli interventi effettuati da IACP ed enti equivalenti e di garantire la continuità dei bonus edilizi prevedendo meccanismi premiali che tengano in considerazione, insieme al livello socio-economico degli interessati, le caratteristiche tecniche degli interventi in termini di efficientamento energetico dell’edificio, utilizzo di materiali riciclati o provenienti da filiere rinnovabili, abbattimento delle barriere architettoniche, installazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili; messa in sicurezza sismica dell’edificio.
Per dare avvio a questa attività con regole aggiornate, si chiede di definire una normativa quadro sull’edilizia residenziale pubblica e sociale che definisca i livelli essenziali del servizio abitativo, in linea con la normativa europea sul diritto all’abitazione.
E ancora, il M5S preme sul Governo affinchè favorisca la costituzione e la diffusione di insediamenti di cohousing, in linea con le normative e le best practices già esistenti in molti Paesi europei, e contrasti il declino infrastrutturale e demografico dei piccoli borghi che ne sta causando lo spopolamento.
“Finora il Governo si è dimostrato letteralmente incapace di spendere i soldi del PNRR strappati in Ue nel 2020 da Giuseppe Conte. Di quegli oltre 200 miliardi di euro, 3,3 sono destinati a progetti di rigenerazione urbana per l’inclusione: i membri del governo Meloni parlano tanto ma non hanno speso un euro finora - ha detto il vicecapogruppo M5s alla Camera Agostino Santillo -. Non basta soltanto dare una casa agli italiani, ma pensare a una qualità dell’abitare alta perché gli italiani hanno diritto di vivere in case sicure, salubri e efficienti da un punto di vista energetico”.
“Il ministro delle Infrastrutture Salvini ha detto: ‘rimetteremo mano dopo decenni a un nuovo Piano Casa perché serve un nuovo piano di edilizia non vecchia ma nuova’”. “Il Governo ha in mente, tanto per cambiare, solo un piano di cementificazione”. In Italia ci sono “persone che non riescono ad accedere ad alloggi o affitti ragionevoli, ma poi abbiamo un’infinità di case sfitte, con uno dei patrimoni immobiliari più vetusti d’Europa” - ha aggiunto Alessandra Maiorino, vicecapogruppo M5s al Senato.
“Chiediamo un monitoraggio e sostegno sull’utilizzo del Superbonus per gli interventi degli IACP. Mai come in questo momento storico crediamo che ci sia la possibilità di ridurre le diseguaglianze cristallizzate in questo Paese” - ha concluso Gabriella Di Girolamo, capogruppo M5S in commissione Lavori Pubblici al Senato.
Sono le principali richieste che il Movimento 5 Stelle fa al Governo attraverso una Mozione in tema di politiche abitative depositata lunedì alla Camera e presentata in una conferenza stampa dal Deputato Agostino Santillo e dalle Senatrici Alessandra Maiorino e Gabriella Di Girolamo.
Disagio abitativo, caro-affitti, caro-mutui e inflazione sono i problemi, sempre più pressanti per gli italiani, che hanno indotto i parlamentari grillini a farsi carico del tema e a chiedere al Governo di mettere in atto una serie di importanti azioni.
Prima fra tutte la previsione e attuazione in tempi certi di un programma nazionale pluriennale di edilizia residenziale pubblica a consumo di suolo zero, adeguatamente finanziato, che consenta di far fronte in modo sistematico e risolutivo alla grave situazione di disagio ed emergenza abitativa dovuta alla carenza di alloggi.
Per non disperdere quanto fatto in passato, la mozione chiede di effettuare una ricognizione delle risorse stanziate con le leggi in materia di edilizia residenziale pubblica e rimaste inutilizzate, e di reimpiegare gli eventuali importi residui. Nei casi di conclamata inadempienza, chiede di prevedere interventi sostitutivi, anche tramite la nomina di commissari ad acta.
Inoltre, per una migliore pianificazione dell’offerta abitativa, si chiede di prevedere una complessiva ricognizione del patrimonio edilizio esistente, comprensivo del patrimonio in stato di degrado, incluso il patrimonio industriale dismesso suscettibile di riconversione all’edilizia residenziale pubblica.
Misure per la rigenerazione urbana e superbonus per IACP
La mozione chiede anche di dare attuazione alle misure previste dalla missione 5 del PNRR, in modo da garantire il coordinamento degli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, con l’obiettivo di accompagnare all’edilizia residenziale pubblica la creazione di spazi e/o servizi culturali e socioassistenziali in grado di migliorare l’inclusione e la qualità della vita dei cittadini destinatari di tali interventi.Un’altra richiesta è quella di introdurre misure di monitoraggio e sostegno all’utilizzo del Superbonus 110% per gli interventi effettuati da IACP ed enti equivalenti e di garantire la continuità dei bonus edilizi prevedendo meccanismi premiali che tengano in considerazione, insieme al livello socio-economico degli interessati, le caratteristiche tecniche degli interventi in termini di efficientamento energetico dell’edificio, utilizzo di materiali riciclati o provenienti da filiere rinnovabili, abbattimento delle barriere architettoniche, installazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili; messa in sicurezza sismica dell’edificio.
Per dare avvio a questa attività con regole aggiornate, si chiede di definire una normativa quadro sull’edilizia residenziale pubblica e sociale che definisca i livelli essenziali del servizio abitativo, in linea con la normativa europea sul diritto all’abitazione.
E ancora, il M5S preme sul Governo affinchè favorisca la costituzione e la diffusione di insediamenti di cohousing, in linea con le normative e le best practices già esistenti in molti Paesi europei, e contrasti il declino infrastrutturale e demografico dei piccoli borghi che ne sta causando lo spopolamento.
Piano Casa a consumo di suolo zero, la richiesta al Governo
“Finora il Governo si è dimostrato letteralmente incapace di spendere i soldi del PNRR strappati in Ue nel 2020 da Giuseppe Conte. Di quegli oltre 200 miliardi di euro, 3,3 sono destinati a progetti di rigenerazione urbana per l’inclusione: i membri del governo Meloni parlano tanto ma non hanno speso un euro finora - ha detto il vicecapogruppo M5s alla Camera Agostino Santillo -. Non basta soltanto dare una casa agli italiani, ma pensare a una qualità dell’abitare alta perché gli italiani hanno diritto di vivere in case sicure, salubri e efficienti da un punto di vista energetico”.“Il ministro delle Infrastrutture Salvini ha detto: ‘rimetteremo mano dopo decenni a un nuovo Piano Casa perché serve un nuovo piano di edilizia non vecchia ma nuova’”. “Il Governo ha in mente, tanto per cambiare, solo un piano di cementificazione”. In Italia ci sono “persone che non riescono ad accedere ad alloggi o affitti ragionevoli, ma poi abbiamo un’infinità di case sfitte, con uno dei patrimoni immobiliari più vetusti d’Europa” - ha aggiunto Alessandra Maiorino, vicecapogruppo M5s al Senato.
“Chiediamo un monitoraggio e sostegno sull’utilizzo del Superbonus per gli interventi degli IACP. Mai come in questo momento storico crediamo che ci sia la possibilità di ridurre le diseguaglianze cristallizzate in questo Paese” - ha concluso Gabriella Di Girolamo, capogruppo M5S in commissione Lavori Pubblici al Senato.