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Proseguire i lavori nonostante il caro materiali, assegnati 235,5 milioni di euro

Proseguire i lavori nonostante il caro materiali, assegnati 235,5 milioni di euro

Le risorse del ‘Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche’ dovrebbero evitare il blocco di 1584 cantieri

Aggiornato al 07/06/2023 Vedi Aggiornamento del 12/01/2024
Rincaro materiali edili - Foto: 123RF.com
Rincaro materiali edili - Foto: 123RF.com
di Paola Mammarella 06/06/2023
Vedi Aggiornamento del 12/01/2024
06/06/2023 - Per fronteggiare il rincaro dei materiali edili, che rischia di bloccare i cantieri, il Ministero delle Infrastrutture ha assegnato 235,5 milioni di euro alle Stazioni Appaltanti che ne hannno fatto richiesta entro lo scorso 30 aprile.
 
A beneficiare delle risorse, provenienti dal ‘Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche’, saranno 1584 cantieri.
 

Rincaro materiali edili, assegnati 235,5 milioni di euro

Il decreto con cui il Mit ha assegnato le risorse contro il rincaro dei materiali edili è stato approvato il 31 maggio, cioè l’ultimo giorno utile previsto dal DM 1° febbraio 2023, che ha dettato le regole per l’accesso al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.
 
Il decreto di febbraio ha previsto, per le Stazioni Appaltanti di opere messe in difficoltà dal rincaro dei materiali edili, quattro finestre temporali per l’invio delle richieste:
- 1° aprile 2023 - 30 aprile 2023;
- 1° luglio 2023 - 31 luglio 2023;
- 1° ottobre 2023 - 31 ottobre 2023;
- 1° gennaio 2024 al 31 gennaio 2024.
 
L’assegnazione del 31 maggio riguarda le richieste inviate fino al 30 aprile 2023, durante l’apertura della prima finestra temporale.
 
Dopo che il Mit erogherà le risorse, le Stazioni Appaltanti beneficiarie potranno adeguare gli importi dei contratti e pagare le attività svolte da imprese e professionisti.

 


Le opere che hanno ottenuto le risorse conto il rincaro dei materiali edili

Il DM 31 maggio 2023 contiene l’elenco delle opere che otterranno le risorse dopo la valutazione delle richieste da parte del Mit.
 
Si tratta, come stabilito dal DM 1° febbraio 2023, di:
- appalti di lavori e accordi quadro aggiudicati sulla base di offerte scadute il 31 dicembre 2021, relativamente alle lavorazioni contabilizzate o annotate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023;
- appalti di lavori e accordi quadro aggiudicati sulla base di offerte con termine di presentazione tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 che non hanno beneficiato delle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili relativamente alle lavorazioni contabilizzate o annotate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023;
- appalti di lavori gestiti da Ferrovie dello Stato e Anas nel caso in cui non vengano applicati i prezzari regionali aggiornati.
 

Rincaro materiali edili, il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche

Ricordiamo che il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche è stato istituito dal Decreto Semplificazioni (Legge 120/2020).
 
Per combattere il rincaro dei prezzi in edilizia, la Legge di Bilancio per il 2023 ha incrementato di 1,6 miliardi di euro (1,1 miliardi per il 2023 e 500 milioni per il 2024).
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