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Systab, tecnica mista pali e resine per stabilizzare le fondazioni
di Systab

Systab, tecnica mista pali e resine per stabilizzare le fondazioni

Micropali Precaricati e Iniezione di resine a lenta espansione per il consolidamento di un edificio nelle colline di Rignano sull’Arno FI

di Systab
31/07/2023 - Normalmente si individua un metodo di consolidamento che massimizi il rapporto risultato - costi - bassa invasività e si procede con la stessa tecnologia su tutto il fabbricato da consolidare. Può succedere però che per ridurre i costi o non intervenire in modo troppo invasivo sulle murature interne, si decida di utilizzare soluzioni miste.

Nel caso che si illustra di seguito, si è infatti deciso di:
- consolidare l’angolo a valle, interessato dai cedimenti maggiori, con Pali Precaricati impostati su un nuovo cordolo di fondazione
- consolidare il nodo terreno - fondazione di tutto il resto della struttura con iniezioni di resina a lenta espansione.
 
Tipo di dissesto
Si tratta di un mini-condominio composto da sole due unità abitative e situato sulle belle colline di Rignano sull’Arno, tra Firenze e Arezzo. 

La casa è costruita tutta in muratura e negli ultimi 3-4 anni ha subito un progressivo dissesto dovuto a cedimenti differenziali del terreno. Il problema più evidente si è avuto nell’angolato esposto sud, con tipiche lesioni a 45° passanti su entrambi i lati. In generale tutta la struttura ha però subito movimenti, seppur più lievi, che hanno danneggiato sia i muri interni che pavimentazione e solai, interessati da diverse crepe e fessurazioni.
Il quadro fessurativo in evoluzione ha convinto i Proprietari ad intervenire con un consolidamento totale della struttura, con tecnica mista Pali - Resine su tutto l’edificio.

Consolidamento dell’intero edifico con pali precaricati sull’angolata peggiore e iniezioni di resina diffusa su tutto il resto dell’impronta fondale
I Tecnici incaricati hanno valutato tutte le possibili tecnologie di consolidamento delle fondazioni, orientandosi però fin da subito su fondazioni profonde. Infatti in situazioni geotecniche dove i cedimenti interessano strati di terreno molto importanti, i micropali rappresentano certamente la soluzione più sicura. Tra le varie metodologie gli Ingegneri si sono orientati sui Pali Precaricati di SYStab, infatti questa tipologia di micropalo presenta indubbi vantaggi rispetto ai metodi di palificazione tradizionali. Visto che l’intervento risultava troppo invasivo per operare sui muri interni si è deciso di combinare i micropali con le iniezioni di resine espandenti a densità differenziata.

Di seguito le fasi operative con cui si è svolto l’intervento di consolidamento fondale:

- scavo e realizzazione di un nuovo cordolo in c.a. solidarizzato alle murature esistenti
- predisposizione di idonei tubi camicia all’interno del cordolo stesso
- getto del nuovo cordolo in cemento armato
​- maturazione del getto (28 giorni)
- infissione dei pali con monitoraggio continuo delle pressioni di installazione, fino al raggiungimento delle portate/profondità di progetto
- precarico di ogni palo con pressioni superiori a quelle di esercizio
- fissaggio finale di tutti i pali al collare dei tubi camicia
- iniezione di resine espandenti al di sotto di tutti i muri non consolidati con i micropali.

Vantaggi del consolidamento fondale con pali precaricati e resine espandenti
Il consolidamento fondazioni con micropali precaricati ha permesso di stabilizzare l’angolo interessato dai cedimenti più gravi, ridando sicurezza e permettendo il ripristino delle crepe nei muri.  Questa metodologia di consolidamento ha svariati vantaggi che la caratterizzano rispetto alle tradizionali tecniche e abbinata alle iniezioni di resina permette di risolvere la stragrande maggioranza dei dissesti:

- tempi molto rapidi rispetto alle metodologie classiche di micropalificazione
non produce nessun materiale di risulta
non vengono impiegati normalmente né fanghi né acqua (cantiere asciutto idoneo anche in ambienti stretti e interni)
- non produce alcuna vibrazione dannosa per le sovrastrutture
- la portata di ogni micropalo viene testata in corso d’opera
- precarico per l’annullamento dei cedimenti primari per tutti i pali
possibilità di sollevamenti e recupero della planarità se la struttura lo consente e ne ha necessità.

L’opera complessiva di infissione micropali e iniezione di resine è durata solamente 7 giorni ed ha consentito l’infissione di 13 micropali diametro 114 mm e lunghezza media 10 metri, compreso il fissaggio finale dei micropali ai tubi camicia. Sono inoltre stati consolidati circa 75 metri lineari di muratore, mediante iniezione nel terreno di resine a lenta espansione.

La tecnica mista usata ha permesso di operare rapidamente, con disagi minimi e senza produrre sollecitazioni dannose per la struttura abitata. 

 
 


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