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Asili nido, in arrivo un nuovo bando
LAVORI PUBBLICI
Asili nido, in arrivo un nuovo bando
La novità è prevista dalla revisione degli obiettivi del PNRR in vista della richiesta della quarta rata

13/07/2023 - Il Governo emanerà un nuovo bando per incrementare o riqualificare gli asili nido, senza definanziare gli interventi già confermati.
Sarà, quindi, rivisto l’obiettivo intermedio dell’aggiudicazione degli interventi, previsto dalla quarta rata, con l’aggiudicazione di un primo set di interventi e l’impegno a lanciare un nuovo bando per raggiugere l’obiettivo finale della misura alla luce delle circostanze oggettive intervenute.
È la decisione sul tema degli asili nido presa dalla Cabina di Regia PNRR presieduta dal Ministro agli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, che si è riunita martedì sera per approvare la proposta di revisione della quarta rata e trasmetterla alla Commissione europea.
La revisione - ha spiegato il Ministro Fitto - riguarda sia casi di circostanze oggettive che hanno imposto la modifica degli obiettivi che mere correzioni formali, nel pieno rispetto della normativa UE sul dispositivo di ripresa e resilienza.
La necessità di modificare il PNRR in vista della quarta rata è emersa a marzo 2023, quando la Commissione europea ha emanato le linee guida per l’introduzione del Capitolo RePowerEU e per l’aggiornamento del Piano. Da quel momento, l’Italia ha avviato interlocuzioni con la Commissione per la modifica degli obiettivi e ad aprile ha segnalato alla Commissione la necessità di apportare modifiche, anche meramente formali, di alcuni obiettivi fissati al primo semestre 2023.
Dopo alcune settimane, è stato raggiunto l’accordo che “consentirà all’Italia di presentare regolare richiesta di pagamento per l’intero importo della quarta rata, preservando così il contributo finanziario previsto per il Paese” - si legge nella nota del Governo.
Si tratta del bando da 700 milioni di euro pubblicato a marzo 2021 per messa in sicurezza, ristrutturazione o costruzione di asili nido e scuole dell’infanzia, e del bando PNRR da 3 miliardi di euro di fine 2021 per la realizzazione di nuovi spazi o per la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia esistenti, entrambi rivolti ai Comuni.
La selezione dei progetti - ha ricordato Fitto - doveva concludersi a marzo 2022 ma i bandi sono stati riaperti più volte e la graduatoria è stata definitivamente approvata a ottobre 2022. I comuni, soggetti attuatori degli interventi - ha proseguito il Ministro -, hanno avviato le progettazioni. Molti Comuni, aggiungiamo, hanno demandato le gare ad Invitalia.
In questa fase - ha sottolineato il Governo - sono intervenuti gli aumenti dei costi delle materie prime a causa della guerra. L’aumento dei costi ha inciso sulle progettazioni e ha comportato la necessità per i soggetti attuatori di rivedere i numeri dei nuovi posti aggiuntivi creati. Ciò ha rallentato le procedure di affidamento.
“La modifica introdotta, quindi - ha chiarito il Governo -, non definanzia nessun intervento ma, per raggiugere l’obiettivo finale, impegna il governo a emanare un nuovo bando di selezione degli interventi. La nostra proposta, quindi, mira a rivedere l’obiettivo intermedio dell’aggiudicazione di tutti gli interventi previsto dalla quarta rata con l’aggiudicazione di un primo set di interventi e l’impegno a lanciare un nuovo bando per raggiugere l’obiettivo finale della misura alla luce delle circostanze oggettive intervenute”.
Tra gli elementi posti alla valutazione di Bruxelles - ha aggiunto il Ministero -, ai fini delle proprie determinazioni, i dati relativi al forte incremento dei prezzi (in alcune regioni ha superato il 50% per le principali lavorazioni in edilizia scolastica) che ha inciso sulle tempistiche di aggiudicazione e sulle procedure di gara dei lavori, atteso che i Comuni hanno dovuto riapprovare i progetti prima di andare in gara con i nuovi prezzari regionali tra luglio 2022 e marzo 2023.
Con riguardo al tema del raggiungimento del target finale relativo al numero complessivo di posti da incrementare, sul quale pesa ugualmente il forte incremento dei prezzi soprattutto sul numero dei nuovi posti attivabili nella fascia 0-6 anni, Bruxelles propone di individuare e finanziare (con altro bando o decreto) ulteriori interventi utili ai fini del raggiungimento di detto target finale - ha concluso il Ministero.
Sarà, quindi, rivisto l’obiettivo intermedio dell’aggiudicazione degli interventi, previsto dalla quarta rata, con l’aggiudicazione di un primo set di interventi e l’impegno a lanciare un nuovo bando per raggiugere l’obiettivo finale della misura alla luce delle circostanze oggettive intervenute.
È la decisione sul tema degli asili nido presa dalla Cabina di Regia PNRR presieduta dal Ministro agli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, che si è riunita martedì sera per approvare la proposta di revisione della quarta rata e trasmetterla alla Commissione europea.
La revisione - ha spiegato il Ministro Fitto - riguarda sia casi di circostanze oggettive che hanno imposto la modifica degli obiettivi che mere correzioni formali, nel pieno rispetto della normativa UE sul dispositivo di ripresa e resilienza.
La necessità di modificare il PNRR in vista della quarta rata è emersa a marzo 2023, quando la Commissione europea ha emanato le linee guida per l’introduzione del Capitolo RePowerEU e per l’aggiornamento del Piano. Da quel momento, l’Italia ha avviato interlocuzioni con la Commissione per la modifica degli obiettivi e ad aprile ha segnalato alla Commissione la necessità di apportare modifiche, anche meramente formali, di alcuni obiettivi fissati al primo semestre 2023.
Dopo alcune settimane, è stato raggiunto l’accordo che “consentirà all’Italia di presentare regolare richiesta di pagamento per l’intero importo della quarta rata, preservando così il contributo finanziario previsto per il Paese” - si legge nella nota del Governo.
Asili nido PNRR, in arrivo un nuovo bando
Sul tema degli asili nido, Fitto ha ricordato che il precedente Governo, a partire dal 2021, ha emanato bandi per selezionare proposte di interventi finalizzati ad incrementare o riqualificare i posti per asilo nido.Si tratta del bando da 700 milioni di euro pubblicato a marzo 2021 per messa in sicurezza, ristrutturazione o costruzione di asili nido e scuole dell’infanzia, e del bando PNRR da 3 miliardi di euro di fine 2021 per la realizzazione di nuovi spazi o per la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia esistenti, entrambi rivolti ai Comuni.
La selezione dei progetti - ha ricordato Fitto - doveva concludersi a marzo 2022 ma i bandi sono stati riaperti più volte e la graduatoria è stata definitivamente approvata a ottobre 2022. I comuni, soggetti attuatori degli interventi - ha proseguito il Ministro -, hanno avviato le progettazioni. Molti Comuni, aggiungiamo, hanno demandato le gare ad Invitalia.
In questa fase - ha sottolineato il Governo - sono intervenuti gli aumenti dei costi delle materie prime a causa della guerra. L’aumento dei costi ha inciso sulle progettazioni e ha comportato la necessità per i soggetti attuatori di rivedere i numeri dei nuovi posti aggiuntivi creati. Ciò ha rallentato le procedure di affidamento.
“La modifica introdotta, quindi - ha chiarito il Governo -, non definanzia nessun intervento ma, per raggiugere l’obiettivo finale, impegna il governo a emanare un nuovo bando di selezione degli interventi. La nostra proposta, quindi, mira a rivedere l’obiettivo intermedio dell’aggiudicazione di tutti gli interventi previsto dalla quarta rata con l’aggiudicazione di un primo set di interventi e l’impegno a lanciare un nuovo bando per raggiugere l’obiettivo finale della misura alla luce delle circostanze oggettive intervenute”.
Asili e infanzia, Valditara: ‘nuovo bando per ulteriori interventi’
“La Commissione europea ha valutato positivamente la percentuale di aggiudicazioni dei lavori da parte degli enti locali sinora effettuate, pari a oltre il 91%” - ha sottolineato il Ministero dell’Istruzione e del Merito. “I tempi medi per la progettazione e per l’appalto dei lavori sono stati di 7-9 mesi anziché di circa 3 anni per opere inferiori a 1 milione di euro e di circa 4 anni per interventi tra 1 milione e 5 milioni di euro”.Tra gli elementi posti alla valutazione di Bruxelles - ha aggiunto il Ministero -, ai fini delle proprie determinazioni, i dati relativi al forte incremento dei prezzi (in alcune regioni ha superato il 50% per le principali lavorazioni in edilizia scolastica) che ha inciso sulle tempistiche di aggiudicazione e sulle procedure di gara dei lavori, atteso che i Comuni hanno dovuto riapprovare i progetti prima di andare in gara con i nuovi prezzari regionali tra luglio 2022 e marzo 2023.
Con riguardo al tema del raggiungimento del target finale relativo al numero complessivo di posti da incrementare, sul quale pesa ugualmente il forte incremento dei prezzi soprattutto sul numero dei nuovi posti attivabili nella fascia 0-6 anni, Bruxelles propone di individuare e finanziare (con altro bando o decreto) ulteriori interventi utili ai fini del raggiungimento di detto target finale - ha concluso il Ministero.