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Appalti pubblici, in vigore il nuovo Codice dei contratti

Appalti pubblici, in vigore il nuovo Codice dei contratti

Elevate le soglie per gli affidamenti della progettazione e dei lavori, nessun limite per l’appalto integrato e il subappalto, spinta verso la digitalizzazione

Vedi Aggiornamento del 23/07/2024
Nuovo Codice Appalti in vigore - Ph. scyther5 123rf.com
Nuovo Codice Appalti in vigore - Ph. scyther5 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 23/07/2024
03/07/2023 - Soglie più alte per l’affidamento diretto e per la procedura negoziata dei servizi di progettazione e dei lavori di realizzazione delle opere pubbliche; nessun limite per l’appalto integrato e il subappalto; debuttano il dissenso costruttivo, la revisione automatica dei prezzi, la qualificazione delle Stazioni Appaltanti; digitalizzazione degli appalti e BIM.
 
Sono le principali novità del nuovo Codice Appalti (Dlgs 36/2023) entrato in vigore il 1° luglio 2023.
 

Progettazione: soglie più alte nel nuovo Codice Appalti

Al di sotto dei 140mila euro, i servizi di ingegneria e architettura e l'attività di progettazione possono essere affidati con l’affidamento diretto, anche senza consultazione di più operatori economici.
 
I servizi di ingegneria e architettura e l'attività di progettazione, di importo compreso tra 140mila euro e le soglie di rilevanza europea, invece, possono essere affidati con procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, ove esistenti, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici.
 

Affidamento diretto lavori pubblici, soglie più alte

Sotto i 150mila euro, è consentito l’affidamento diretto dei lavori pubblici, anche senza consultazione di più operatori economici. Da 150mila euro a 1 milione di euro, è consentita la procedura negoziata, senza pubblicazione del bando, previa consultazione di almeno 5 operatori economici. Da 1 milione a 5,38 milioni di euro è consentita la procedura negoziata, senza pubblicazione del bando, previa consultazione di almeno 10 operatori economici.
 


Appalto integrato e subappalto senza limiti

L’appalto integrato, cioè l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e realizzazione dell’opera, e il subappalto non sono più limitati ma rientrano tra le modalità ordinarie di realizzazione dei lavori pubblici e non sono più considerati come procedure derogatorie, da utilizzare in casi ristretti previa motivazione.
 

Opere pubbliche, il nuovo Codice accorcia i tempi

Arrivano nuove regole finalizzate ad accorciare i tempi che vanno dalla decisione di realizzare un’opera pubblica alla sua costruzione e ultimazione: il dissenso costruttivo, in base al quale le Amministrazioni non potranno limitarsi ad esprimere un parere negativo, ma dovranno fornire delle alternative progettuali; la qualificazione delle Stazioni Appaltanti, che potranno bandire solo gare commisurate alle proprie capacità; la revisione automatica dei prezzi, che eviterà il blocco dei cantieri a causa di eventuali rincari.
 

Digitalizzazione appalti e BIM, nuove regole dal 2024

Per ridurre i tempi delle gare e il rischio di contenziosi, arriva la digitalizzazione degli appalti e l’utilizzo massiccio del BIM. Nonostante il nuovo Codice Appalti sia efficace dal 1° luglio 2023, le norme in materia di e-procurement entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024.
 
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