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Contratti pubblici più che dimezzati a luglio con il nuovo Codice

Contratti pubblici più che dimezzati a luglio con il nuovo Codice

Presidente Anac Busia: ‘non si è investito sufficientemente nella qualificazione delle stazioni appaltanti’

Vedi Aggiornamento del 20/09/2023
Contratti pubblici più che dimezzati a luglio con il nuovo Codice - Ph. fotogestoeber 123rf.com
Contratti pubblici più che dimezzati a luglio con il nuovo Codice - Ph. fotogestoeber 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 20/09/2023
02/08/2023 - Nel mese di luglio, dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, i contratti pubblici si sono più che dimezzati. Ad un mese dall’introduzione della nuova disciplina, confrontando luglio con giugno 2023, ultimo mese regolato dal Codice del 2016, si è registrato un notevole calo di affidamenti.
 
L’indicazione emerge dalla Banca Dati dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che raccoglie e monitora tutti gli appalti e i contratti pubblici del Paese, PNRR compreso.
 
Se si guardano gli importi, per quanto concerne le forniture a luglio ne sono state avviate circa 1/4 di quelle realizzate nel mese di giugno. Per i lavori il calo è ancora più marcato: circa 1/7 di quelli registrati nel mese di giugno. Per i servizi poco più di un quinto.
 
Se invece si parte dal numero degli affidamenti, le percentuali di calo sono minori, ma comunque molto significative: i contratti pubblici sono più che dimezzati, anche tenendo conto anche delle richieste di CIG non ancora perfezionate.
 

Busia: ‘insufficiente la qualificazione delle stazioni appaltanti’

“Pur considerando che si tratta solo del primo mese, e che il fenomeno dovrà essere osservato su un periodo più lungo - commenta il Presidente di Anac Giuseppe Busìa -, non si può negare che a trenta giorni dalla prima applicazione del Codice Appalti, si registri una frenata. I contratti pubblici di luglio sono più che dimezzati”. 
 

“In parte è fisiologico che l’entrata in vigore di nuove regole - continua Busìa - comporti un rallentamento per la necessità di adattarsi alle novità dei testi. Dobbiamo, tuttavia, stare molto attenti, e lavorare a fianco delle stazioni appaltanti per aiutarle e supportarle, come Anac sta facendo con molto impegno.
 
Purtroppo, pesa in particolare il fatto che non si sia investito sufficientemente per rafforzare le stazioni appaltanti, qualificandole adeguatamente, anche attraverso l’assunzione di nuovi funzionari capaci di applicare in modo corretto le nuove regole. Ce ne rendiamo conto anche misurando il processo di qualificazione, dove il numero delle stazioni appaltanti qualificate sta aumentando, ma a un ritmo molto più lento”.
 
Appalti giugno 2023
- Numero appalti per lavori: 13767 - tot. euro 21.669.357.082,07
- Numero appalti per servizi: 23786 - tot. euro 24.313.235.763,87
 
Appalti luglio 2023 nuovo codice
- Numero appalti per lavori: 5606 - tot. euro 3.196580.965,21
- Numero appalti per servizi: 9035 - tot. euro 4.985.622.677,34
 
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