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Cosa resta del Superbonus
di Redazione Edilportale

Cosa resta del Superbonus

Doppia scadenza per le villette, aliquote decrescenti in condominio e possibilità di detrazione in 10 anni in attesa del restyling del Governo

Vedi Aggiornamento del 17/02/2025
Superbonus cosa resta - Foto: rawpixel123RF.com
Superbonus cosa resta - Foto: rawpixel123RF.com
di Redazione Edilportale
Vedi Aggiornamento del 17/02/2025
edilportale+
08/08/2023 - Quali chance restano a chi ha investito nel Superbonus? La detrazione è stata ridimensionata rispetto alla sua versione iniziale e si avvia verso la scadenza.
 
La deadline non è unica. Villette e condomìni hanno termini e condizioni diverse. La possibilità di cessione del credito e sconto in fattura è rimasta in piedi per pochi, ma chi non ha ancora utilizzato i crediti in compensazione può spalmarli in 10 anni come detrazione fiscale.
 
Nel frattempo, il Governo sta studiando un restyling completo di tutte le detrazioni fiscali per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza antisismica.
 

Superbonus, doppia scadenza per le villette

Per le unità immobiliari unifamiliari la possibilità di ottenere il Superbonus è determinata dal momento in cui sono stati realizzati i lavori. Dalla data di avvio degli interventi e dall’avanzamento dei lavori raggiunto dipendono le aliquote della detrazione e la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
 
Le unifamiliari in cui è stato realizzato almeno il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022 beneficiano del Superbonus al 110% fino al 30 settembre 2023 (aggiornamento del 10 agosto 2023: scadenza prorogata al 31 dicembre 2023) e hanno la possibilità di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito.
 
C’è poi un buco temporale: chi ha iniziato i lavori dal 1° luglio al 31 dicembre 2022 non ha avuto diritto al Superbonus.
 
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 il Superbonus è limitato alle unifamiliari destinate a prima casa di proprietari con reddito di riferimento fino a 15mila euro e ha un’aliquota del 90%. L’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito è riservata ai casi in cui la Cilas è stata presentata entro il 16 febbraio 2023.
 

Superbonus decrescente in condominio

Nei condomìni ci sono più date da tenere in considerazione. Innanzittutto bisogna precisare che il Superbonus al 110%, con sconto in fattura e cessione del credito, non esiste più. Continuano a beneficiarne solo i condomìni che hanno deliberato i lavori e presentato le Cilas entro novembre 2022.
 
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 l’aliquota si è abbassata al 90% e la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito è rimasta solo per i condomìni che hanno presentato la Cilas entro il 16 febbraio 2023.
 
Secondo la normativa attuale, il Superbonus sarà pari al:
- 70% per il 2024;
- 65% per il 2025.
 
Nel 2024 e nel 2025 non ci sarà l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito.
 

Detrazione Superbonus in 10 anni

Per andare incontro a fornitori e cessionari messi in difficoltà dal blocco del mercato delle cessioni, è stata introdotta la possibilità di utilizzare i crediti residui Superbonus come detrazione rateizzata in 10 anni.
 
Questa chance è aperta ai fornitori e ai cessionari che hanno comunicato all’Agenzia delle Entrate l’’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito entro il 31 ottobre 2022, ma non hanno ancora utilizzato il credito in compensazione.
 
L’utilizzo della quota residua di ciascuna rata annuale in 10 rate di pari importo è consentito a partire dall’anno successivo a quello di riferimento della rata originaria. Questo significa che la detrazione può essere ripartita in 10 rate a partire dal periodo di imposta 2023, con la dichiarazione dei redditi che si presenta nel 2024, a condizione che la rata di detrazione relativa al periodo di imposta 2022 non sia stata indicata nella dichiarazione dei redditi presentata nel 2023.
 

Il nuovo volto del Superbonus e delle detrazioni sulla casa

Se, quindi, il Superbonus si avvia verso la sua naturale scadenza, il Governo pensa ad un nuovo sistema di detrazioni fiscali, ma anche forze politiche ed operatori del settore avanzano delle proposte.
 
Nella rimodulazione del PNRR, il Governo ha inserito un Ecobonus sociale per i redditi bassi, non indicando però né aliquote né tempi di rimborso né se ci sarà la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
 
Ci sono poi delle proposte di legge presentate in Parlamento, come quella della Lega, che chiede una detrazione dal 60% al 100%, e di Forza Italia, che ipotizza una detrazione fino al 90%.
 
Tra gli operatori del settore che stanno partecipando al confronto sul restyling del Superbonus c’è l’Associazione nazionale costruttori edili, che ha chiesto mutui verdi per sostenere le famiglie ad affrontare la spesa a loro carico, e Fillea Cgil, che propone il Testo Unico dei bonus edilizi.
 
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