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Installazione di un ascensore in condominio, quando si ha diritto al bonus 75%
di NPC - Avvocati e Consulenti

Installazione di un ascensore in condominio, quando si ha diritto al bonus 75%

Norme e requisiti per ottenere l’agevolazione destinata all’abbattimento delle barriere architettoniche

Vedi Aggiornamento del 13/02/2025
Ascensore in condominio e bonus 75% - Foto: r4films 123rf.com
Ascensore in condominio e bonus 75% - Foto: r4films 123rf.com
di NPC - Avvocati e Consulenti
Vedi Aggiornamento del 13/02/2025
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15/09/2023 - Il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato prorogato fino al 2025? Ebbene sì. La Legge di Bilancio del 2023, approvata nel mese di Dicembre 2022 è entrata in vigore dal 1° gennaio 2023 prorogando le agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
 
Il motivo per il quale tale scelta è stata formalizzata nasce per rafforzare la tutela a favore delle persone affette da disabilità motoria, affinché siano garantiti a quest’ultimi, il comodo accesso e l’agevole spostamento sia all’interno di edifici pubblici che di strutture private. Da qui il risparmio.
 
Infatti, con la Legge di Bilancio è stata confermata la possibilità, in caso di installazione di ascensore agevolato per le persone affette da handicap, di ottenere una detrazione pari al 75% della spesa. Pertanto, fino al 31 dicembre 2025, è stato confermato quanto previsto all’art. 1, comma 42, della Legge di Bilancio 2022.
 
Andiamo a capire cosa prevede tale agevolazione e quali sono i requisiti per l’accoglimento della domanda. Innanzitutto, specifichiamo “chi” può richiedere la detrazione: tutte le imprese e tutti i cittadini. Quindi persone fisiche, enti pubblici e privati, associazioni ed imprese.
 

Ascensore in condominio, bonus 75%

Interessante il fatto che per l’ottenimento (così come specificato dall’Agenzia delle Entrate) non è necessario che all’interno dello stabile siano presenti soggetti con disabilità. Perché tale scelta?
È ovvia la risposta. Perché in qualsiasi momento, che si tratti di edifici pubblici o privati, ad esempio un Condominio, è possibile che debba accedere una persona affetta da disabilità motoria.
 
Naturalmente deve essere dimostrato che l’intervento richiesto sia finalizzato all’abbattimento di barriere architettoniche non conformi a quanto previsto per tale disabilità. Non si può, cioè, ottenere la detrazione del 75% su un ascensore già di per sé è idoneo allo spostamento di soggetti affetti da handicap.
 
Fermo restando che non è possibile, per gli edifici di nuova costruzione, ottenere tali agevolazioni: in questo caso i costruttori dovranno necessariamente fa riferimento ad altri tipi, se presenti, di agevolazioni fiscali.
 
Le spese ammesse come detraibili sono quelle spese attinenti, ci si ripete, all’abbattimento delle barriere architettoniche come, per esempio, la sostituzione delle scale con le rampe che permettano una salita adeguata o, diversamente, il montaggio di piattaforme elevatrici e servoscala, nonché il totale adeguamento di alcuni servizi, tra i quali rientrano anche quelli igienici.
 

Bonus barriere architettoniche 75%

Ma la domanda è: quali sono le regole, e soprattutto, è previsto un tetto di spesa? Assolutamente sì. Le spese di detrazione relative all’abbattimento devono essere sostenute dal 1° gennaio 2023 sino al 31 dicembre 2025.

Il rimborso è suddiviso in cinque rate annuali, ognuna per lo stesso importo. Queste sono erogate in detrazione all’interno della dichiarazione dei redditi. Però, oltre la detrazione in dichiarazione, è possibile richiedere ed ottenere il Bonus ascensori anche mediante la cessione del credito ad un ente terzo o attraverso lo sconto in fattura, del quale se ne occuperà direttamente la ditta esecutrice dei lavori.

In tali ultimi due casi però, ricordate che ai fini dell’approvazione è necessario - per spese superiori ad un tetto massimo di 10.000 euro - l’ottenimento da parte di un professionista del visto di conformità. Quest’ultimo è finalizzato a dimostrare la congruità tra le lavorazioni effettuate e le spese realmente sostenute.

I tetti di spesa previsti per il bonus abbattimento barriere architettoniche sono i seguenti:
- 50.000 euro per le singole unità immobiliari indipendenti (che siano però collocate all’interno di edifici plurifamiliari) o per le abitazioni familiari, sempre indipendenti;
- 40.000 euro per tutti quegli edifici composti da due a otto singoli immobili;
- 30.000 euro per tutti quegli edifici che invece superano le otto unità immobiliari.

Si raccomanda però, a chiunque sia intenzionato ad usufruire di tali agevolazioni, non solo di studiare dettagliatamente la normativa di riferimento ma anche di conservare tutte le fatture e gli scontrini delle opere eseguite. Questo è fondamentale per l’ottenimento della detrazione. L’agevolazione e la sua proroga sono elastiche ma è comunque obbligatorio provare ogni singola spesa sostenuta.
 
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