20/09/2023 - La quota di fonti di energia rinnovabile nel consumo finale di energia della UE sale al 42,5% (dal 32%) entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere il 45%. Lo ha deciso la scorsa settimana il Parlamento europeo approvando in via definitiva l’aggiornamento della direttiva sulle energie rinnovabili (RED III), in linea con il Green Deal e con REPowerEU.
Questa revisione legislativa fa parte del pacchetto ‘Pronti per il 55% -
Fit for 55’, che adatta la legislazione UE esistente in materia di clima ed energia per raggiungere il nuovo obiettivo dell’UE di una riduzione minima del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 (REDIII). Tali obiettivi sono stati ulteriormente innalzati nell’ambito del pacchetto REPowerEU, volto a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia in seguito alla guerra contro l’Ucraina.
Nuovi impianti, iter di approvazione
La nuova normativa prevede, inoltre, lo snellimento delle procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile, come pannelli solari e centrali eoliche, o per l’adeguamento di quelli esistenti.
Le autorità nazionali non potranno impiegare più di 12 mesi per autorizzare la costruzione di nuovi impianti di energia rinnovabile situati nelle cosiddette ‘
zone di riferimento per le energie rinnovabili’. Al di fuori di queste zone, la procedura non potrà superare i 24 mesi.
Rinnovabili e silenzio assenso
“Nel perseguire una maggiore indipendenza energetica e una riduzione delle emissioni di CO2 - ha dichiarato il relatore, Markus Pieper (PPE, Germania) -, abbiamo innalzato i nostri obiettivi in materia di energie rinnovabili. Questa direttiva dimostra che Bruxelles può essere poco burocratica e molto pragmatica. Abbiamo designato le energie rinnovabili come interesse pubblico prevalente, snellendo il loro processo di approvazione”.
“L’attenzione è rivolta all’energia eolica, fotovoltaica, idroelettrica, geotermica e alle correnti di marea. La biomassa da legno rimarrà classificata come energia rinnovabile. In base al
principio del ‘silenzio assenso’, gli investimenti saranno considerati approvati in assenza di riscontri amministrativi contrari. Ora abbiamo urgentemente bisogno di una riforma del mercato dell’elettricità dell’UE e di un passaggio immediato all’idrogeno per una transizione più verde”.
La legislazione è stata approvata con 470 voti favorevoli, 120 contrari e 40 astensioni. Per entrare in vigore, il testo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio.