PROGETTAZIONE
Progettazione BIM da 4 milioni di euro in su, la richiesta dei Comuni
La casa Mangiarotti a Edit Napoli 2023
AZIENDE
La casa Mangiarotti a Edit Napoli 2023
Un'installazione site specific racconta gli arredi Agapecasa negli spazi di Palazzo Ravaschieri
09/10/2023 - La casa Mangiarotti prende vita con un'installazione site specific progettata dall'architetta Camilla Benedini, in occasione di Edit Napoli 2023, conclusasi lo scorso weekend. In "CASA MANGIAROTTI by Agape e Agapecasa”, gli arredi Agapecasa animano gli spazi di Palazzo Ravaschieri durante l'esposizione che svela gli iconici luoghi del centro storico partenopeo.
Con gli arredi Agapecasa, Camilla Benedini dà spazio alla cultura del buon progetto, portando in scena una sintesi tra materia, forma e tecnologia in una casa interamente dedicata al design senza tempo del maestro del '900 Angelo Mangiarotti. Così, sinuosa e filante, la seduta Clizia appare in contrasto con la durezza e la staticità del materiale lapideo da cui è plasmata. Dalle forme scultoree, il tavolo M è interamente realizzato in marmo con un sostegno centrale che accoglie il piano circolare, semplicemente appoggiato e fermato a incastro.
Rigore compositivo e creatività si incontrano nel tavolo Club 44 dove cemento, acciaio e marmo esprimono appieno le loro valenze materiche. Iconico l’incastro a gravità del tavolo Eros, mentre il potere espressivo del legno emerge nell'essenzialità di Cavalletto, sistema di arredo versatile basato su un unico principio costruttivo che permette di assemblare i moduli con estrema facilità. Completano l’esposizione i lavabi Bjhon e Lito, sculture per il bagno disegnate da Angelo Mangiarotti per Agape.
La potenza espressiva, materica e di pensiero degli arredi dialoga con la dimensione architettonica della Fondazione, curata dall’architetto Giuliano Andrea dell’Uva, svelando gli spazi storici in una nuova, originale prospettiva.
Agapecasa su Archiproducts
Agape su Archiproducts
Con gli arredi Agapecasa, Camilla Benedini dà spazio alla cultura del buon progetto, portando in scena una sintesi tra materia, forma e tecnologia in una casa interamente dedicata al design senza tempo del maestro del '900 Angelo Mangiarotti. Così, sinuosa e filante, la seduta Clizia appare in contrasto con la durezza e la staticità del materiale lapideo da cui è plasmata. Dalle forme scultoree, il tavolo M è interamente realizzato in marmo con un sostegno centrale che accoglie il piano circolare, semplicemente appoggiato e fermato a incastro.
Rigore compositivo e creatività si incontrano nel tavolo Club 44 dove cemento, acciaio e marmo esprimono appieno le loro valenze materiche. Iconico l’incastro a gravità del tavolo Eros, mentre il potere espressivo del legno emerge nell'essenzialità di Cavalletto, sistema di arredo versatile basato su un unico principio costruttivo che permette di assemblare i moduli con estrema facilità. Completano l’esposizione i lavabi Bjhon e Lito, sculture per il bagno disegnate da Angelo Mangiarotti per Agape.
La potenza espressiva, materica e di pensiero degli arredi dialoga con la dimensione architettonica della Fondazione, curata dall’architetto Giuliano Andrea dell’Uva, svelando gli spazi storici in una nuova, originale prospettiva.
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