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Schema di posa per piastrelle: guida alla scelta
FOCUS
Schema di posa per piastrelle: guida alla scelta
Che sia orizzontale o verticale, sfalsato o a spina di pesce, il disegno di posa determina l’aspetto finale di pavimenti o rivestimenti
31/10/2023 - Versatilità, durata, resistenza e design sono alcune delle ragioni che fanno delle piastrelle in ceramica una delle scelte più popolari quando si tratta di rivestimenti.
Tuttavia, quando si sceglie di rivestire pareti e pavimenti con piastrelle, va sin da subito definito lo schema di posa, ovvero lo schema grafico secondo il quale vengono disposte le piastrelle durante la messa in opera dei pavimenti e dei rivestimenti.
Gli schemi di posa per piastrelle influenzeranno in maniera permanente l’aspetto finale dello spazio che si sta progettando; per questo motivo è cruciale scegliere la corretta disposizione delle piastrelle, sia a parete che a pavimento, per far sì che il risultato estetico atteso sia gradevole e duraturo.
Inoltre, pianificare attentamente il layout delle piastrelle ha anche vantaggi da un punto di vista economico, perché aiuta ad evitare di acquistare quantitativi superflui di materiale e ridurre al minimo lo sfrido.
In altre parole, il disegno della pavimentazione e dei rivestimenti deve essere definito già in fase di progetto. Il committente visiterà gli showroom con le idee chiare.
Nei successivi paragrafi vedremo i più comuni schemi di posa per pavimento e rivestimento.
Nel caso della posa dritta orizzontale, le piastrelle sono posate in modo che le linee delle giunture siano parallele alle pareti lunghe della stanza. Uno schema di posa con prevalenza di linee orizzontali fa sembrare lo spazio più dilatato e classico.
Nella posa dritta verticale, invece, le piastrelle sono posate in modo che le linee delle giunture siano parallele alle pareti corte della stanza. Uno schema di posa verticale fa sembrare lo spazio più ampio, moderno e minimal.
Ovviamente tutti questi aspetti si fondono quando si sceglie un formato di piastrella quadrato.
Foto: Pavimento con posa dritta orizzontale
Pavimento con posa dritta verticale | Foto: ICONICA NAVONA ©Ceramiche Caesar
La posa a correre ricalca le stesse regole dello schema di posa a cassero del parquet, per questo motivo è la più idonea per le piastrelle effetto legno.
Come per il parquet, anche per la ceramica effetto legno la posa a correre può essere regolare o irregolare.
Pavimento con posa a cassero irregolare | Foto: ESSENCE GOLD ©Italgraniti
Nella posa a correre regolare le teste delle piastrelle sono posizionate all’esatta metà di quelle adiacenti, in quella irregolare le giunzioni di testa sono invece sfalsate.
Il primo è un disegno più rigido, il secondo restituisce invece un effetto più naturale.
Con i pavimenti effetto legno si può optare anche per i gettonatissimi schemi di posa a spina di pesce, che appartengono alla macro-famiglia della posa a cassero. La scelta può variare tra la posa:
Pavimento con posa a spina italiana | Foto: BOREALIS INARI ©Panaria Ceramica
Grazie alle linee oblique che allungano visivamente la stanza, questa tecnica può far sembrare uno spazio più grande,
Inoltre, la posa a 45° maschera le imperfezioni. In presenza di pareti o piani irregolari, la posa a 45° può contribuire a nascondere le imperfezioni.
D’altro canto, lo schema di posa a 45° produce uno sfrido maggiore e data la particolarità richiede la realizzazione da parte di personale esperto e qualificato in questa tipologia di posa.
Questa tipologia di posa è adatta o per i maxi-formati a tutt’altezza o per i piccoli formati, ossia per i listelli usati per creare la struttura cannettata, un disegno di posa sempre più in auge tra le tendenze del mondo ceramica.
Per quanto riguarda la manutenzione, essa è semplificata dalla posa verticale, in quanto le superfici verticali tendono a raccogliere meno polvere e sporco rispetto a quelle orizzontali, rendendo la pulizia più agevole.
Rivestimento posato in verticale con maxi formato | Foto: GEMME ©FAP ceramiche
Rivestimento posato in verticale con piccolo formato | Foto: CONFETTO ©MARAZZI
Infatti, è la più indicata per spazi contenuti come i bagni e cucine, adatta a tutti i tipi di formato, si presta anche molto bene alla combinazione di formati differenti tra loro.
Il rivestimento in orizzontale si adatta, inoltre, alla posa con fughe sfalsate che riprende il pattern tipico del mattone.
Lo schema di posa orizzontale ha un minore impatto visivo, in quanto le linee interrompono meno il flusso visivo rispetto a una posa verticale, creando un aspetto più fluido e uniforme.
Rivestimento con orizzontale lineare | Foto: KALKAREA ©Supergres
Rivestimento con posa orizzontale e fughe sfalsate | Foto: TETRIS ARIA ©CERAMICA SANT'AGOSTINO
Il motivo a spina di pesce è classico ed elegante e si adatta a tutti gli spazi, anche se è la cucina quello in cui trova la massima espressione, poiché la disposizione a spina di pesce delle piastrelle crea un'illusione di movimento e profondità.
Tuttavia, quando si sceglie di rivestire pareti e pavimenti con piastrelle, va sin da subito definito lo schema di posa, ovvero lo schema grafico secondo il quale vengono disposte le piastrelle durante la messa in opera dei pavimenti e dei rivestimenti.
Gli schemi di posa per piastrelle influenzeranno in maniera permanente l’aspetto finale dello spazio che si sta progettando; per questo motivo è cruciale scegliere la corretta disposizione delle piastrelle, sia a parete che a pavimento, per far sì che il risultato estetico atteso sia gradevole e duraturo.
Perché la scelta dello schema di posa è importante?
Lo schema di posa delle piastrelle influenza non solo l’aspetto estetico ma anche la durata e la modalità di manutenzione della superficie. I progettisti, conoscendo le esigenze della committenza, sapranno indirizzare verso la corretta scelta.Inoltre, pianificare attentamente il layout delle piastrelle ha anche vantaggi da un punto di vista economico, perché aiuta ad evitare di acquistare quantitativi superflui di materiale e ridurre al minimo lo sfrido.
Quando va fatta la scelta dello schema di posa
In virtù di quello che si è detto in precedenza, ovvero che lo schema di posa influenza la percezione dello spazio, lo schema di posa deve essere chiaro sin dalla scelta della piastrella; non si può improvvisare successivamente.In altre parole, il disegno della pavimentazione e dei rivestimenti deve essere definito già in fase di progetto. Il committente visiterà gli showroom con le idee chiare.
Come scegliere il giusto schema di posa
Per definire uno schema di posa bisogna valutare diversi fattori, come ad esempio le dimensioni dello spazio nel quale si interviene, la luce dell’ambiente e le caratteristiche delle piastrelle.Nei successivi paragrafi vedremo i più comuni schemi di posa per pavimento e rivestimento.
Come posare il pavimento
Esistono molteplici combinazioni di posa per i pavimenti ceramici. Tuttavia, gli schemi di posa comunemente utilizzati sono la posa dritta con layout a prevalenza di linee verticali o orizzontali, in diagonale a 45° e a correre.Pavimento con posa dritta
La posa dritta è quella in cui le piastrelle sono disposte parallelamente ai muri perimetrali della stanza. La posa dritta è molto versatile ed è adatta a qualsiasi spazio e formato.Nel caso della posa dritta orizzontale, le piastrelle sono posate in modo che le linee delle giunture siano parallele alle pareti lunghe della stanza. Uno schema di posa con prevalenza di linee orizzontali fa sembrare lo spazio più dilatato e classico.
Nella posa dritta verticale, invece, le piastrelle sono posate in modo che le linee delle giunture siano parallele alle pareti corte della stanza. Uno schema di posa verticale fa sembrare lo spazio più ampio, moderno e minimal.
Ovviamente tutti questi aspetti si fondono quando si sceglie un formato di piastrella quadrato.
Foto: Pavimento con posa dritta orizzontale
Pavimento con posa dritta verticale | Foto: ICONICA NAVONA ©Ceramiche Caesar
Pavimento con posa a correre
In questo schema, la disposizione delle piastrelle è in parallelo al perimetro della stanza, come nella posa dritta, ma le piastrelle risultano sfalsate tra loro.La posa a correre ricalca le stesse regole dello schema di posa a cassero del parquet, per questo motivo è la più idonea per le piastrelle effetto legno.
Come per il parquet, anche per la ceramica effetto legno la posa a correre può essere regolare o irregolare.
Pavimento con posa a cassero irregolare | Foto: ESSENCE GOLD ©Italgraniti
Nella posa a correre regolare le teste delle piastrelle sono posizionate all’esatta metà di quelle adiacenti, in quella irregolare le giunzioni di testa sono invece sfalsate.
Il primo è un disegno più rigido, il secondo restituisce invece un effetto più naturale.
Con i pavimenti effetto legno si può optare anche per i gettonatissimi schemi di posa a spina di pesce, che appartengono alla macro-famiglia della posa a cassero. La scelta può variare tra la posa:
- a spina di pesce italiana, in cui i singoli elementi vengono disposti a 90°;
- a spina di pesce francese che si caratterizzata invece per il taglio delle lastre rettangolari a 45°;
- a spina ungherese, in cui il taglio degli elementi è a 30° o a 60°.
Pavimento con posa a spina italiana | Foto: BOREALIS INARI ©Panaria Ceramica
Pavimento con posa a 45°
Nella posa in diagonale le piastrelle vengono ruotate di 45° rispetto alle pareti. Questo angolo offre una prospettiva diversa rispetto alla posa dritta, dando al pavimento un aspetto dinamico e una sensazione di movimento.Grazie alle linee oblique che allungano visivamente la stanza, questa tecnica può far sembrare uno spazio più grande,
Inoltre, la posa a 45° maschera le imperfezioni. In presenza di pareti o piani irregolari, la posa a 45° può contribuire a nascondere le imperfezioni.
D’altro canto, lo schema di posa a 45° produce uno sfrido maggiore e data la particolarità richiede la realizzazione da parte di personale esperto e qualificato in questa tipologia di posa.
Come posare il rivestimento a parete
Anche per i rivestimenti ceramici esistono molteplici combinazioni di posa, ma quelle più note ed utilizzate sono la posa verticale, orizzontale lineare, orizzontale con fughe sfalsate o a spina di pesce.Rivestimento con posa verticale
Questa tipologia di posa è ideale in spazi con soffitti bassi o ristretti, in quanto la posa in verticale slancia verso l’alto e può dunque aprire visivamente lo spazio. Le linee verticali delle piastrelle conducono l'occhio verso l'alto, facendo sembrare il soffitto più alto di quanto lo sia effettivamente.Questa tipologia di posa è adatta o per i maxi-formati a tutt’altezza o per i piccoli formati, ossia per i listelli usati per creare la struttura cannettata, un disegno di posa sempre più in auge tra le tendenze del mondo ceramica.
Per quanto riguarda la manutenzione, essa è semplificata dalla posa verticale, in quanto le superfici verticali tendono a raccogliere meno polvere e sporco rispetto a quelle orizzontali, rendendo la pulizia più agevole.
Rivestimento posato in verticale con maxi formato | Foto: GEMME ©FAP ceramiche
Rivestimento posato in verticale con piccolo formato | Foto: CONFETTO ©MARAZZI
Rivestimento con posa orizzontale
Questa è la tipologia più usata fra tutte. Se quella verticale amplia lo spazio verso l’alto, quella orizzontale dà l’illusione di allargarlo.Infatti, è la più indicata per spazi contenuti come i bagni e cucine, adatta a tutti i tipi di formato, si presta anche molto bene alla combinazione di formati differenti tra loro.
Il rivestimento in orizzontale si adatta, inoltre, alla posa con fughe sfalsate che riprende il pattern tipico del mattone.
Lo schema di posa orizzontale ha un minore impatto visivo, in quanto le linee interrompono meno il flusso visivo rispetto a una posa verticale, creando un aspetto più fluido e uniforme.
Rivestimento con orizzontale lineare | Foto: KALKAREA ©Supergres
Rivestimento con posa orizzontale e fughe sfalsate | Foto: TETRIS ARIA ©CERAMICA SANT'AGOSTINO
Rivestimenti con posa a spina di pesce
Utilizzato principalmente per i pavimenti, questo schema di posa sta diventando una tendenza sempre più in voga anche per i rivestimenti. Nella sua realizzazione sono utilizzate, rigorosamente, piastrelle di piccolo formato.Il motivo a spina di pesce è classico ed elegante e si adatta a tutti gli spazi, anche se è la cucina quello in cui trova la massima espressione, poiché la disposizione a spina di pesce delle piastrelle crea un'illusione di movimento e profondità.