30/11/2023 - Lo
scannafosso è un'intercapedine utile ad isolare dalle
infiltrazioni d’acqua e quindi dall'
umidità di risalita e dalla
condensazione interstiziale quelle strutture murarie che si trovano a piano terra, interrato o seminterrato, come le pareti perimetrali interrate o le fondazioni in muratura.
L’
infiltrazione è il fenomeno che causa l’apporto d’acqua e umidità all’interno della muratura, come ad esempio l’acqua meteorica che non defluisce per assenza di preventive opere di drenaggio, le fondazioni a stretto contatto con il terreno con presenza di falde acquifere, la rottura di una tubazione, ecc.
L'
umidità di risalita e la condensazione interstiziale sono invece una condizione patologica dei muri, che si innesca come diretta conseguenza dell’infiltrazione.
L’azione esercitata dall’umidità di risalita va ben oltre la porzione di muro che giace a stretto contatto con il terreno, e può raggiungere con estrema facilità anche i piani fuori terra.
La condensazione interstiziale è molto più insidiosa rispetto a quella superficiale perché non è visibile. La condensazione interstiziale si forma all'interno degli elementi costitutivi l'edificio, quando il vapore acqueo passa dallo stato gassoso a quello liquido.
Danni causati dall’umidità di risalita e soluzioni
La persistente formazione di umidità di risalita e di condensazione interstiziale può
dare origine alle efflorescenze e sub - efflorescenze e in seguito alle muffe.
Il degrado derivante si evidenzia inizialmente con il distacco e la polverizzazione degli intonaci e delle pitturazioni e, nel caso l’azione si protragga nel tempo, con danni irreversibili agli elementi costituenti la muratura.
Le murature colpite da questi fenomeni necessitano di essere
deumidificate e risanate.
La realizzazione di uno scannafosso, abbinato all'utilizzo di
intonaci ad alta traspirazione, è una delle possibili soluzioni; un’altra strada da percorrere è quella della
barriera chimica, ovvero un trattamento che prevede l’immissione di prodotti idrofobizzanti all’interno di opportuni fori realizzati alla base della muratura da risanare.
Come si realizza uno scannafosso
Per realizzare uno scannafosso bisogna in primo luogo accertarsi, presso l’ufficio tecnico di competenza, se vi sia o meno la necessità di presentare una pratica edilizia o se ci sono dei vincoli sovraordinati, come quello paesaggistico e/o idrogeologico, per cui è necessario ottenere un parere preventivo.
Dal punto di vista operativo, la realizzazione di uno scannafosso nell’ambito di una nuova costruzione non è particolarmente complicata in quanto c’è accesso diretto alle fondazioni.
Diverso è il discorso in un intervento di recupero. Le opere necessarie per realizzare uno scannafosso per una costruzione già esistente saranno sommariamente le seguenti:
- realizzazione di casseforme;
- realizzazione di uno scavo a sezione obbligata;
- costruzione di un muro di sostegno in calcestruzzo armato;
- inserimento alla base del muro di sostegno di una cunetta tondeggiante, il cui estradosso dovrà stare al di sotto del filo di fondazione dell’edifico e avere le opportune pendenze verso aree di drenaggio;
- realizzazione di aree di drenaggio.
Schema grafico di uno scannafosso ©Edilportale
Tipologie di scannafosso
Uno scannafosso può essere:
- perimetrale: l’intercapedine è chiusa e corre lungo tutto il perimetro dell’edificio creando una vera e propria camera d’aria che isola le pareti;
- aerato: l’intercapedine è ventilata grazie all’installazione di griglie di aerazione. Questa tipologia si adotta quando il livello di umidità è davvero alto, e questa viene difficilmente smaltita.
Quali dimensioni ha uno scannafosso?
Lo scannafosso deve essere
ispezionabile, per cui la
larghezza della base dovrebbe essere almeno 60 cm. La larghezza aumenta qualora lo scannafosso venisse utilizzato anche come cavedio per il passaggio delle tubazioni. L’
altezza invece
varierà in relazione all’altezza della muratura interrata.
Quanto costa realizzare uno scannafosso
La realizzazione di uno scannafosso è un intervento importante che interessa, nella maggior parte dei casi, l’intero perimetro dell’edificio. Pertanto, non è possibile definire in maniera assoluta un costo, ma bisogna prendere in considerazione diversi aspetti:
- l’estensione dello scavo;
- quanto sia facile o meno l’accessibilità all’area di intervento;
- la necessità di opere preventive di sostegno;
- i costi di trasporto e smaltimento dei rifiuti;
- il costo dei materiali e la manodopera.
Inoltre, si tratta di una lavorazione a stretto contatto con le fondazioni che necessita di una progettazione eseguita da un tecnico specializzato in questo ambito. Di conseguenza, nella determinazione del costo, vanno considerati anche gli oneri professionali.