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Alloggi universitari, assegnati 500 milioni di euro

Alloggi universitari, assegnati 500 milioni di euro

Regioni e Università realizzeranno interventi di ristrutturazione e riqualificazione o acquisiranno edifici per creare 5400 nuovi posti letto

Vedi Aggiornamento del 01/12/2023
Alloggi universitari - Foto: karandaev 123RF.com
Alloggi universitari - Foto: karandaev 123RF.com
di Paola Mammarella
14/11/2023 - In arrivo 500 milioni di euro per la realizzazione di 5400 nuovi alloggi universitari. Lo prevedono due decreti con cui il Ministero dell’Università e della ricerca (Mur) ha assegnato le risorse ai progetti, presentati da Regioni, Università ed Enti per il diritto allo studio, che sono risultati idonei.
 
Alcuni dei progetti presentati sono i vincitori di concorsi di progettazione indetti dai vari enti. L’assegnazione delle risorse darà ora impulso a nuovi bandi, con opportunità per progettisti e imprese.
 

5400 alloggi universitari con 500 milioni di euro

Le risorse assegnate derivano dalla Legge 388/2000, in base alla quale il Mur emana i bandi per il recupero degli edifici in cui creare gli alloggi universitari.
 
Queste risorse costituiscono un cofinanziamento, che si aggiunge ai fondi stanziati dagli Enti proponenti dei progetti.
 
A seguito del quinto bando, il Mur ha assegnato le risorse predisponendo due graduatorie. La prima graduatoria, allegata al DM 2 novembre 2023, riguarda gli interventi rientranti nella categoria A2 di efficientamento e miglioramento energetico degli edifici. Questi lavori saranno finanziati con circa 14 milioni di euro.

La seconda graduatoria, allegata al DM 6 novembre 2023, comprende interventi per più di 483 milioni di euro, appartenenti alle categorie:
- A1, manutenzione straordinaria, recupero, ristrutturazione edilizia e urbanistica, restauro, risanamento, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento alle disposizioni in materia di sismica, igiene e sicurezza;
- B, demolizione e ricostruzione, trasformazione, ampliamento o completamento di immobili esistenti;
- C, acquisto di edifici da adibire a strutture residenziali universitarie.
 
La scelta degli immobili ammessi al finanziamento ha tenuto conto di diversi fattori, come la capacità di rispettare il cronoprogramma col minimo consumo di risorse, l’utilità del progetto per la comunità di riferimento, la sostenibilità delle successive fasi di gestione e attuazione.
 
 

Alloggi universitari, appalti in arrivo

Dopo aver ottenuto le risorse, gli Enti beneficiari dovranno bandire le gare di appalto per la realizzazione dei lavori di manutenzione, demolizione e ricostruzione o riqualificazione energetica oppure dovranno selezionare gli operatori da cui acquistare o affittare gli edifici da adibire ad alloggi universitari.
 
In Puglia, le gare sono iniziate già dalla fase di selezione dei progetti da presentare al Ministero. Dei cinque progetti di Regione Puglia finanziati, tre riguardano i progetti vincitori dei concorsi di progettazione lanciati negli scorsi mesi dall’Assessorato regionale all’Istruzione, in collaborazione con le agenzie regionali Adisu e Asset, per riqualificare l’ex Caserma Cimarrusti di Lecce, Palazzo Frisini a Taranto e l’ex Cassa Artigiani a Brindisi.

Le risorse assegnate all’Emilia Romagna, insieme ai finanziamenti regionali, consentiranno l’apertura di quattro nuovi studentati: San Giuseppe Sposo in via Bellinzona a Bologna, Residenze Bonacorsa e San Barnaba per l’Università di Modena e Reggio Emilia, ex convento dei Frati Cappuccini - borgo Santa Caterina a Parma e Ippodromo comunale a Ferrara.
 

Le iniziative per la realizzazione di nuovi alloggi universitari

“Confermiamo la priorità della tutela del diritto allo studio - ha spiegato il Ministro Anna Maria Bernini - Con l’assegnazione di questi 500 milioni facciamo un altro passo avanti che ci permetterà di avere 5.400 posti letto in più che vanno ad aggiungersi agli 8.500 che abbiamo già realizzato nell’ultimo anno. Si tratta di risorse che ha messo a disposizione il Governo e che consentiranno di avere anche edifici più moderni e più attenti all’ambiente. Lavoriamo con l’obiettivo di risultati concreti per trasformare una criticità mai risolta in tutti questi anni, in una grande opportunità”.

Con l’assegnazione delle risorse, prosegue quindi il piano per la creazione di nuovi alloggi universitari. Quelli esistenti sono infatti insufficienti e nei mesi scorsi sono stati al centro di una serie di proteste.

Per risolvere la carenza di alloggi universitari, il ministero ha quindi iniziato a cercare immobili sia pubblici sia privati.
 
Invimit ha poi lanciato una call per enti locali e PA centrali, attivando una piattaforma su cui candidare gli immobili da destinare ad alloggi universitari.
 
È stato inoltre istituito il Fondo da 262 milioni di euro per comprare e prendere in affitto immobili da adibire a residenze universitarie da soggetti pubblici e privati.

 
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