Edilizia residenziale pubblica, il Governo sperimenterà modelli innovativi
LAVORI PUBBLICI
Edilizia residenziale pubblica, il Governo sperimenterà modelli innovativi
Nell’emendamento alla Manovra 2024: recupero di edifici esistenti, riconversione di immobili pubblici, riuso pubblico di case private invendute e partenariato pubblico-privato
14/12/2023 - Recuperare gli immobili esistenti, riconvertire gli edifici pubblici, destinare ad alloggi pubblici le abitazioni private rimaste invendute, promuovere operazioni immobiliari di partenariato pubblico-privato.
Sono i criteri ai quali il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con quelli dell’Economia e Finanze e per gli Affari regionali e le Autonomie, e d’intesa con la Conferenza Unificata, dovrà attenersi per redigere, entro aprile 2024 (120 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024), le linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica, al fine di contrastare il disagio abitativo sul territorio nazionale.
Lo prevede uno dei quattro emendamenti del Governo al disegno di legge di Bilancio 2024, presentati ieri in Senato.
Secondo l’emendamento, le linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica dovranno essere coerenti con le seguenti linee di attività:
- contrasto al disagio abitativo attraverso azioni di recupero del patrimonio immobiliare esistente e di riconversione di edifici aventi altra destinazione pubblica, secondo quanto previsto dal programma nazionale pluriennale di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico (di cui all’art. 28-quinquies, comma 2, del DL 75/2023 convertito nella Legge 112/2023);
- destinazione ad obiettivi di edilizia residenziale pubblica delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute;
- realizzazione di progetti di edilizia residenziale pubblica tramite operazioni di partenariato pubblico-privato finalizzate al recupero o alla riconversione del patrimonio immobiliare esistente o alla realizzazione di nuovi edifici su aree già individuate come edificabili nell’ambito dei Piani Regolatori Generali.
Per ciascuna di queste linee di attività - si legge ancora nell’emendamento -, devono essere individuate le modalità di assegnazione, erogazione e revoca dei finanziamenti, la predisposizione, realizzazione e monitoraggio dei corrispondenti interventi di edilizia residenziale, che andranno identificati con un Codice Unico di Progetto (CUP) e corredati di cronoprogramma.
Ancora, il Ministero dovrà individuare criteri e modalità di presentazione, da parte degli enti locali, di progetti pilota, i criteri per la selezione di tali progetti, che saranno poi realizzati prioritariamente delle città capoluogo di provincia selezionate in modo da rappresentare il più ampio campione possibile di Regioni.
Con quali risorse? Per realizzare gli interventi edilizi, l’emendamento prevede l’istituzione di un Fondo da 100 milioni di euro per il biennio 2027-2028: 50 milioni per il 2027 e 50 milioni per il 2028.
Nel frattempo, il comparto delle costruzioni resta in attesa del Piano Casa più volte annunciato dal Ministro delle Infrastrutture e del Trasporti, Matteo Salvini.
A fine novembre Salvini ha dichiarato che prima di Natale il suo Ministero convocherà un tavolo sul Piano Casa, con i Comuni, le Fondazioni previdenziali, i grandi proprietari immobiliari, Cassa depositi e prestiti, la Bei e le cooperative edilizie.
Pochi giorni prima, il Ministro aveva annunciato nuovi investimenti per la rigenerazione urbana, la realizzazione di edifici adeguati alle esigenze contemporanee, e norme di facile applicazione. E aveva assicurato che le attività del suo Dicastero per la predisposizione del nuovo Piano Casa inizieranno entro la fine dell’anno con la convocazione della prima riunione di un apposito tavolo di lavoro.
Annunci simili erano stati fatti dal Ministro alcuni mesi prima: a giugno, intervenendo all’assemblea annuale dell’Ance, Salvini aveva assicurato che il Governo in autunno si sarebbe messo al lavoro su un nuovo rivoluzionario e ambizioso Piano Casa, che avrebbe reso l’Italia più moderna e competitiva.
A luglio, rispondendo ad un’interrogazione sull’emergenza abitativa, Salvini aveva spiegato che il Governo era già al lavoro su un nuovo Piano Casa ambizioso, rivoluzionario, visionario, ispirato a modelli di cohousing e cohousing intergenerazionale, i cui dettagli sarebbero stati resi noti in autunno.
Sono i criteri ai quali il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con quelli dell’Economia e Finanze e per gli Affari regionali e le Autonomie, e d’intesa con la Conferenza Unificata, dovrà attenersi per redigere, entro aprile 2024 (120 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024), le linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica, al fine di contrastare il disagio abitativo sul territorio nazionale.
Lo prevede uno dei quattro emendamenti del Governo al disegno di legge di Bilancio 2024, presentati ieri in Senato.
Secondo l’emendamento, le linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica dovranno essere coerenti con le seguenti linee di attività:
- contrasto al disagio abitativo attraverso azioni di recupero del patrimonio immobiliare esistente e di riconversione di edifici aventi altra destinazione pubblica, secondo quanto previsto dal programma nazionale pluriennale di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico (di cui all’art. 28-quinquies, comma 2, del DL 75/2023 convertito nella Legge 112/2023);
- destinazione ad obiettivi di edilizia residenziale pubblica delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute;
- realizzazione di progetti di edilizia residenziale pubblica tramite operazioni di partenariato pubblico-privato finalizzate al recupero o alla riconversione del patrimonio immobiliare esistente o alla realizzazione di nuovi edifici su aree già individuate come edificabili nell’ambito dei Piani Regolatori Generali.
Per ciascuna di queste linee di attività - si legge ancora nell’emendamento -, devono essere individuate le modalità di assegnazione, erogazione e revoca dei finanziamenti, la predisposizione, realizzazione e monitoraggio dei corrispondenti interventi di edilizia residenziale, che andranno identificati con un Codice Unico di Progetto (CUP) e corredati di cronoprogramma.
Ancora, il Ministero dovrà individuare criteri e modalità di presentazione, da parte degli enti locali, di progetti pilota, i criteri per la selezione di tali progetti, che saranno poi realizzati prioritariamente delle città capoluogo di provincia selezionate in modo da rappresentare il più ampio campione possibile di Regioni.
Con quali risorse? Per realizzare gli interventi edilizi, l’emendamento prevede l’istituzione di un Fondo da 100 milioni di euro per il biennio 2027-2028: 50 milioni per il 2027 e 50 milioni per il 2028.
E il Piano Casa annunciato dal Ministro Salvini?
Nel frattempo, il comparto delle costruzioni resta in attesa del Piano Casa più volte annunciato dal Ministro delle Infrastrutture e del Trasporti, Matteo Salvini.A fine novembre Salvini ha dichiarato che prima di Natale il suo Ministero convocherà un tavolo sul Piano Casa, con i Comuni, le Fondazioni previdenziali, i grandi proprietari immobiliari, Cassa depositi e prestiti, la Bei e le cooperative edilizie.
Pochi giorni prima, il Ministro aveva annunciato nuovi investimenti per la rigenerazione urbana, la realizzazione di edifici adeguati alle esigenze contemporanee, e norme di facile applicazione. E aveva assicurato che le attività del suo Dicastero per la predisposizione del nuovo Piano Casa inizieranno entro la fine dell’anno con la convocazione della prima riunione di un apposito tavolo di lavoro.
Annunci simili erano stati fatti dal Ministro alcuni mesi prima: a giugno, intervenendo all’assemblea annuale dell’Ance, Salvini aveva assicurato che il Governo in autunno si sarebbe messo al lavoro su un nuovo rivoluzionario e ambizioso Piano Casa, che avrebbe reso l’Italia più moderna e competitiva.
A luglio, rispondendo ad un’interrogazione sull’emergenza abitativa, Salvini aveva spiegato che il Governo era già al lavoro su un nuovo Piano Casa ambizioso, rivoluzionario, visionario, ispirato a modelli di cohousing e cohousing intergenerazionale, i cui dettagli sarebbero stati resi noti in autunno.