Superbonus, il 2023 chiude con investimenti che superano i 104 miliardi di euro
Dai dati Enea emerge un aumento della spesa per efficientamento energetico di 6 miliardi rispetto alla fine di novembre
Il motivo di questa accelerazione sta nell’abbassamento dell’aliquota della detrazione, che nel 2024 è passata dal 110% o 90% al 70%. I condomìni hanno quindi puntato a realizzare il maggior numero di lavori per ottenere un’agevolazione più favorevole.
Investimenti Superbonus a 104 miliardi di euro
Secondo il consueto report mensile diffuso da Enea, gli investimenti Superbonus complessivi a fine dicembre ammontano a 104 miliardi di euro e gli investimenti ammessi a detrazione a 102,6 miliardi di euro.
Il totale degli investimenti per lavori conclusi e ammessi a detrazione ammonta a 91 miliardi di euro, mentre le detrazioni maturate per tali lavori, quindi il costo per lo Stato, è pari a 99,7 miliardi di euro.
Investimenti Superbonus nei condomìni
L’aumento della spesa Superbonus è sostenuto dai condomìni. Gli investimenti totali a fine dicembre 2023 ammontano a 64,4 miliardi di euro, contro i 58 miliardi di fine novembre. Gli edifici coinvolti dal Superbonus sono in tutto 461.433, cioè 14.555 in più rispetto alla fine di novembre.
Il totale di investimenti ammessi a detrazione ammonta a 64 miliardi di euro e sono stati realizzati lavori ammessi alla detrazione per 54,3 miliardi di euro. Questo significa che restano da terminare lavori pari a circa 10 miliardi di euro. Considerando che dal 2024 l’aliquota del Superbonus è scesa dal 110% o 90% al 70%, il costo per lo Stato sarebbe di circa 7 miliardi di euro.
I lavori completati nei condomìni a fine 2023 sono l’85% di quelli totali. Nel 2024 resta quindi da realizzare il 15% dei lavori. Parte di questi lavori potrebbe non essere terminata perché l’abbassamento dell’aliquota potrebbe aver reso poco conveniente la prosecuzione dei cantieri.
In base alla normativa sui bonus edilizi, il mancato completamento dei lavori comporta la revoca della detrazione. Per evitare un simile scenario, il nuovo decreto “Superbonus” ha previsto che, nel caso in cui i lavori non dovessero essere completati e se non dovesse essere raggiunto il miglioramento energetico di 2 classi, l’Agenzia delle Entrate non procederà alla revoca della detrazione riconosciuta per gli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2023.
Inoltre, per consentire la conclusione dei cantieri Superbonus 110% che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori (SAL) non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023, il nuovo decreto "Superbonus" ha introdotto un contributo per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024, destinato ai cittadini con reddito di riferimento inferiore a 15mila euro. Questa misura potrebbe pesare sulle casse dello Stato per 16.441.000 euro. I contributi saranno infatti finanziati dallo stesso Fondo per il contributo erogato nel 2023, istituito con una dotazione di 20 milioni, dei quali sono stati utilizzati 3.559.000 euro.