
Comunità Energetiche Rinnovabili, ecco le regole operative
AMBIENTE
Comunità Energetiche Rinnovabili, ecco le regole operative
Pubblicate le modalità e le tempistiche per accedere agli incentivi. Ministro Pichetto: ‘avanti a ritmo serrato’. Domande dall’8 aprile 2024
Vedi Aggiornamento
del 14/03/2025

26/02/2024 - Sono state definite le regole operative per accedere agli incentivi dedicati alle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il documento del GSE che disciplina le modalità e le tempistiche per accedere agli aiuti. Si tratta di un Decreto al quale sono allegate le regole del GSE, attuativo del Decreto CER, entrato in vigore lo scorso 24 gennaio.
La misura di incentivazione delle CER prevede una doppia modalità per promuovere lo sviluppo delle CER:
- la tariffa incentivante rivolta a tutto il territorio nazionale;
- un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese sostenute nei comuni sotto i 5000 abitanti.
“Questo importante lavoro tecnico - spiega il Ministro Gilberto Pichetto - ci permette di procedere a ritmo serrato verso il nuovo step, l’apertura dei portali dedicati agli incentivi. Ogni nostro impegno amministrativo è rivolto a consolidare il ruolo delle Comunità Energetiche nel Paese: non solo con regole chiare e misure di potenziale grande impatto, ma anche con una forte campagna di informazione per portare questa novità alla più ampia platea di potenziali beneficiari”.
Il GSE informa che i portali per presentare le domande di accesso agli incentivi verranno aperti l’8 aprile 2024.
Il decreto - lo ricordiamo - stanzia 5,7 miliardi di euro per la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e la diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
L’incentivo in tariffa:
- è rivolto a tutto il territorio nazionale: dal piccolo comune alla città metropolitana;
- comporterà un risparmio sui costi dell’energia per chi costituisce una Comunità;
- costituirà tariffa incentivante sull’energia condivisa;
La misura, con un bilancio totale di 3,5 miliardi di euro, sarà finanziata mediante un prelievo sulle bollette dell'energia elettrica di tutti i consumatori. La potenza massima agevolabile e pari a 5 Gigawatt entro il 31 dicembre 2027.
Il contributo a fondo perduto:
- è rivolto ai territori dei Comuni sotto i 5.000 abitanti;
- copre fino al 40% dell’investimento per chi crea una Comunità Energetica;
- attinge a risorse PNRR pari a 2,2 miliardi di euro (sono agevolabili almeno 2 Gigawatt fino al 30 giugno 2026);
- è cumulabile con l’incentivo in tariffa.
Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.
Per le Comunità Energetiche Rinnovabili, i destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare 1 Megawatt.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il documento del GSE che disciplina le modalità e le tempistiche per accedere agli aiuti. Si tratta di un Decreto al quale sono allegate le regole del GSE, attuativo del Decreto CER, entrato in vigore lo scorso 24 gennaio.
La misura di incentivazione delle CER prevede una doppia modalità per promuovere lo sviluppo delle CER:
- la tariffa incentivante rivolta a tutto il territorio nazionale;
- un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese sostenute nei comuni sotto i 5000 abitanti.
“Questo importante lavoro tecnico - spiega il Ministro Gilberto Pichetto - ci permette di procedere a ritmo serrato verso il nuovo step, l’apertura dei portali dedicati agli incentivi. Ogni nostro impegno amministrativo è rivolto a consolidare il ruolo delle Comunità Energetiche nel Paese: non solo con regole chiare e misure di potenziale grande impatto, ma anche con una forte campagna di informazione per portare questa novità alla più ampia platea di potenziali beneficiari”.
Il GSE informa che i portali per presentare le domande di accesso agli incentivi verranno aperti l’8 aprile 2024.
Il decreto - lo ricordiamo - stanzia 5,7 miliardi di euro per la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e la diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
L’incentivo in tariffa:
- è rivolto a tutto il territorio nazionale: dal piccolo comune alla città metropolitana;
- comporterà un risparmio sui costi dell’energia per chi costituisce una Comunità;
- costituirà tariffa incentivante sull’energia condivisa;
La misura, con un bilancio totale di 3,5 miliardi di euro, sarà finanziata mediante un prelievo sulle bollette dell'energia elettrica di tutti i consumatori. La potenza massima agevolabile e pari a 5 Gigawatt entro il 31 dicembre 2027.
Il contributo a fondo perduto:
- è rivolto ai territori dei Comuni sotto i 5.000 abitanti;
- copre fino al 40% dell’investimento per chi crea una Comunità Energetica;
- attinge a risorse PNRR pari a 2,2 miliardi di euro (sono agevolabili almeno 2 Gigawatt fino al 30 giugno 2026);
- è cumulabile con l’incentivo in tariffa.
Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.
Per le Comunità Energetiche Rinnovabili, i destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare 1 Megawatt.