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Lavori privati con fondi pubblici, Mit e Anac in disaccordo sul nuovo Codice Appalti

Lavori privati con fondi pubblici, Mit e Anac in disaccordo sul nuovo Codice Appalti

Il Ministero delle Infrastrutture colma una lacuna del nuovo Codice, ma la sua idea diverge dall’interpretazione dell’Anticorruzione

Vedi Aggiornamento del 05/08/2024
Nuovo Codice Appalti - Foto: loft39studio 123RF.com
Nuovo Codice Appalti - Foto: loft39studio 123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 05/08/2024
06/02/2024 - Il nuovo Codice Appalti si applica ai lavori privati finanziati per più della metà con risorse pubbliche?
 
Il nuovo interrogativo deriva di nuovo da una lacuna del nuovo Codice Appalti, che con l’obiettivo di snellire il testo, ha omesso alcuni dettagli fondamentali per orientare gli operatori del settore.
 

I lavori privati con fondi pubblici nel nuovo Codice Appalti

Il nuovo Codice Appalti (D-lgs. 36/2023) non contiene alcuna previsione in merito ai privati che realizzano lavori finanziati per più del 50% da risorse pubbliche.
 
Al contrario, il Codice precedente (D.lgs. 50/2016) prevedeva, all’articolo 1, comma 2 lettera a), che le regole sui contratti pubblici valessero anche per gli appalti di lavori di importo superiore a 1 milione di euro realizzati da soggetti privati e finanziati per più del 50% da risorse pubbliche.
 
 
Alcuni operatori hanno quindi chiesto al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti:
- se il nuovo Codice Appalti si applica ai lavori privati;
- se gli operatori privati devono essere qualificati con le stesse regole previste per le Stazioni Appaltanti dall’articolo 62 e dall’Allegato II.4 del nuovo Codice Appalti.
 

Lavori privati con fondi pubblici, il Codice si applica oltre le soglie UE

Il Mit ha risposto che il nuovo Codice Appalti si applica agli appalti di lavori realizzati da soggetti privati e finanziati per più del 50% da risorse pubbliche.
 
Tuttavia, secondo il Mit, questa regola non vale per gli appalti di importo superiore a 1 milione d euro, come previsto dal vecchio Codice Appalti, ma per gli appalti di importo superiore alle soglie comunitarie (5,5 milioni di euro per i lavori). Questo perché, in mancanza di una norma espressa, si devono applicare le soglie previste dalla Direttiva 2014/24/UE.
 
Il Mit ha dato una risposta più permissiva rispetto all’Autorità nazionale anticorruzione. Lo scorso novembre, l’Anac ha affermato che anche alla luce del nuovo Codice Appalti, il privato che realizza un intervento di importo superiore a 1 milione di euro, ricevendo finanziamenti pubblici che coprono più del 50% del costo, deve applicare le norme sui contratti pubblici.
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