
Superbonus, chi può ancora scegliere la cessione del credito nel 2024
NORMATIVA
Superbonus, chi può ancora scegliere la cessione del credito nel 2024
Il Mef ha spiegato che l’opzione è ancora valida per gli Iacp, ma ci sono delle condizioni da rispettare
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del 19/12/2024

16/02/2024 - La cessione crediti Superbonus è definitivamente conclusa? La sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, ha spiegato che l’opzione è ancora valida per gli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e gli analoghi enti di house providing e ha ricordato le aliquote della detrazione per gli interventi realizzati su questi edifici.
Il Mef ha risposto che, ai sensi del Decreto blocca cessioni, gli Iacp possono continuare ad optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito a condizione che tali enti risultino costituiti entro il 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del decreto.
Il Mef ha affermato che la deroga vale solo per i soggetti espressamente indicati dal decreto blocca cessioni. Di conseguenza, per gli interventi realizzati su condomìni a prevalente proprietà degli Iacp, ma non interamente Iacp, non è possibile continuare a scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Secondo il Mef, infine, gli Iacp possono continuare a scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito indipendentemente dall’aliquota Superbonus spettante, che è determinata dalla data di realizzazione dei lavori antisismici o di efficientamento energetico.
Nel caso dei lavori realizzati dai privati, invece, la cessione dei crediti Superbonus è consentita solo se i titoli abilitativi, o le prove atte a dimostrare l’avvio dei lavori, sono stati acquisiti entro il 16 febbraio 2023, cioè prima dell’entrata in vigore del decreto blocca cessioni. I nuovi lavori possono essere agevolati solo con il Superbonus sotto forma di detrazione Irpef.
Nell’ambito dei lavori privati, l’unica eccezione è costituita dalle aree dei crateri sismici, dove il Superbonus continua ad essere fruibile fino al 31 dicembre 2025 con l’aliquota originaria del 110% e sotto forma di detrazione Irpef, sconto in fattura e cessione del credito. Per questi interventi, lo ricordiamo, il nuovo decreto Superbonus (DL 212/2023) ha introdotto l’obbligo di stipula di contratti assicurativi entro un anno dalla data di conclusione dei lavori.
- Superbonus 70% per le spese sostenute nel 2024;
- Superbonus 65% le spese sostenute nel 2025.
Per completare la panoramica, il Mef ha anche ricordato che gli Iacp nel 2023 hanno usufruito del Superbonus 90% o del Superbonus 110% nel caso in cui avessero completato almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023.
Il Mef ha concluso che le stesse regole valgono anche per i condomìni a prevalente proprietà degli Iacp.
Cessione crediti Superbonus, le regole 2024 per gli Iacp
Con un’interrogazione presentata in Commissione Finanze della Camera, i deputati del Gruppo Misto Gebhard e Manes hanno chiesto al Mef di confermare se gli Iacp e le cooperative possono ancora scegliere la cessione dei crediti Superbonus secondo le deroghe previste dal Decreto blocca cessioni (DL 11/2023, convertito nella Legge 38/2023).Il Mef ha risposto che, ai sensi del Decreto blocca cessioni, gli Iacp possono continuare ad optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito a condizione che tali enti risultino costituiti entro il 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del decreto.
Il Mef ha affermato che la deroga vale solo per i soggetti espressamente indicati dal decreto blocca cessioni. Di conseguenza, per gli interventi realizzati su condomìni a prevalente proprietà degli Iacp, ma non interamente Iacp, non è possibile continuare a scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Secondo il Mef, infine, gli Iacp possono continuare a scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito indipendentemente dall’aliquota Superbonus spettante, che è determinata dalla data di realizzazione dei lavori antisismici o di efficientamento energetico.
Le regole sulla cessione crediti Superbonus
Gli Iacp e gli enti analoghi, se costituiti entro il 17 febbraio 2023, possono quindi optare per la cessione dei crediti Superbonus anche per i nuovi lavori realizzati dopo l’entrata in vigore del decreto blocca cessioni.Nel caso dei lavori realizzati dai privati, invece, la cessione dei crediti Superbonus è consentita solo se i titoli abilitativi, o le prove atte a dimostrare l’avvio dei lavori, sono stati acquisiti entro il 16 febbraio 2023, cioè prima dell’entrata in vigore del decreto blocca cessioni. I nuovi lavori possono essere agevolati solo con il Superbonus sotto forma di detrazione Irpef.
Nell’ambito dei lavori privati, l’unica eccezione è costituita dalle aree dei crateri sismici, dove il Superbonus continua ad essere fruibile fino al 31 dicembre 2025 con l’aliquota originaria del 110% e sotto forma di detrazione Irpef, sconto in fattura e cessione del credito. Per questi interventi, lo ricordiamo, il nuovo decreto Superbonus (DL 212/2023) ha introdotto l’obbligo di stipula di contratti assicurativi entro un anno dalla data di conclusione dei lavori.
Le aliquote del Superbonus per gli Iacp
Tornando all'interrogazione sulle regole del Superbonus per gli Iacp e gli enti con finalità analoghe, il Mef ha ricordato che le aliquote del Superbonus attualmente in vigore sono le seguenti:- Superbonus 70% per le spese sostenute nel 2024;
- Superbonus 65% le spese sostenute nel 2025.
Per completare la panoramica, il Mef ha anche ricordato che gli Iacp nel 2023 hanno usufruito del Superbonus 90% o del Superbonus 110% nel caso in cui avessero completato almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023.
Il Mef ha concluso che le stesse regole valgono anche per i condomìni a prevalente proprietà degli Iacp.