
Superbonus e bonus edilizi, le regole 2024 per la cessione del credito
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NORMATIVA
Superbonus e bonus edilizi, le regole 2024 per la cessione del credito
Dall’Agenzia delle Entrate la guida aggiornata all’utilizzo della piattaforma dedicata
Vedi Aggiornamento
del 04/03/2025

Vedi Aggiornamento del 04/03/2025
05/02/2024 - Cambia ancora la piattaforma per la cessione del credito e l'Agenzia ha aggiornato la guida per il suo utilizzo. Nonostante il Superbonus e gli altri bonus edilizi siano in continuo cambiamento, e alcuni anche in scadenza a fine anno, ci sono ancora molti crediti in circolazione, per i quali è necessario fare il punto della situazione sulle regole da seguire.
Bisogna precisare che la cessione del credito è consentita solo nel caso di lavori per i quali i titoli abilitativi, o le prove atte a dimostrare l’avvio dei lavori, sono stati acquisiti entro il 16 febbraio 2023.
L’Agenzia spiega che la piattaforma consente ai fornitori e ai cessionari di visualizzare e accettare le transazioni, per utilizzare in compensazione il credito tramite modello F24. In alternativa all’utilizzo in compensazione, è possibile comunicare all’Agenzia l’ulteriore cessione del credito avvenuta nei confronti di altri soggetti, nel rispetto delle disposizioni di legge in vigore.
Fino a quando non si accetta la transazione, non possono essere effettuate compensazioni o ulteriori cessioni. Se l’utente ritiene di non essere il corretto cessionario del credito, o che i relativi dati non siano corretti, deve rifiutare la cessione attraverso l’apposita funzione della piattaforma.
Ricordiamo che la comunicazione obbligatoria dei crediti non più utilizzabili è stata prevista dal Decreto “Omnibus” (DL 104/2023). Il decreto ha anche fissato una multa di 100 euro per il mancato invio della comunicazione. Gli interessati hanno avuto tempo fino al 2 gennaio per inviare la comunicazione.
Dal momento che il totale dei crediti fermi è stato stimato in 135 miliardi di euro, si pensava che sottraendo dal totale l’ammontare dei crediti non più utilizzabili per ragioni diverse dalla scadenza, si sarebbe risaliti alla vera mole dei crediti incagliati per poter studiare soluzioni adatte. Le comunicazioni sono state esigue e non è stato possibile tracciare un quadro chiaro.
Come funziona la cessione del credito
La guida illustra tutte le funzionalità della piattaforma per la cessione del credito, spiegando che, per quanto riguarda i bonus edilizi, è possibile comunicare la cessione dei crediti relativi a Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, bonus facciate, colonnine di ricarica, ristrutturazioni ed eliminazione delle barriere architettoniche.Bisogna precisare che la cessione del credito è consentita solo nel caso di lavori per i quali i titoli abilitativi, o le prove atte a dimostrare l’avvio dei lavori, sono stati acquisiti entro il 16 febbraio 2023.
L’Agenzia spiega che la piattaforma consente ai fornitori e ai cessionari di visualizzare e accettare le transazioni, per utilizzare in compensazione il credito tramite modello F24. In alternativa all’utilizzo in compensazione, è possibile comunicare all’Agenzia l’ulteriore cessione del credito avvenuta nei confronti di altri soggetti, nel rispetto delle disposizioni di legge in vigore.
Fino a quando non si accetta la transazione, non possono essere effettuate compensazioni o ulteriori cessioni. Se l’utente ritiene di non essere il corretto cessionario del credito, o che i relativi dati non siano corretti, deve rifiutare la cessione attraverso l’apposita funzione della piattaforma.
Cessione del credito, le comunicazioni della riduzione del credito
Tra le funzionalità disponibili sulla piattaforma c’è la “Riduzione del credito”. In quest’area è stato possibile comunicare i crediti derivanti dai bonus edilizi non più utilizzabili per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzoRicordiamo che la comunicazione obbligatoria dei crediti non più utilizzabili è stata prevista dal Decreto “Omnibus” (DL 104/2023). Il decreto ha anche fissato una multa di 100 euro per il mancato invio della comunicazione. Gli interessati hanno avuto tempo fino al 2 gennaio per inviare la comunicazione.
Dal momento che il totale dei crediti fermi è stato stimato in 135 miliardi di euro, si pensava che sottraendo dal totale l’ammontare dei crediti non più utilizzabili per ragioni diverse dalla scadenza, si sarebbe risaliti alla vera mole dei crediti incagliati per poter studiare soluzioni adatte. Le comunicazioni sono state esigue e non è stato possibile tracciare un quadro chiaro.
Norme correlate
Linee Guida 31/01/2024
Agenzia delle Entrate - La piattaforma cessione crediti - quando si usa, come si utilizza
Provvedimento 23/11/2023
Agenzia delle Entrate - Modalità di comunicazione dei crediti d’imposta non utilizzabili, di cui all’articolo 25, comma 1, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104
Legge dello Stato 09/10/2023 n.136
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici (DL Asset e Investimenti o DL Omnibus)
Decreto Legge 10/08/2023 n.104
Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici (DL Asset e Investimenti o DL Omnibus)
Approfondimenti
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