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Ambiente, al via la riscrittura del Codice

Ambiente, al via la riscrittura del Codice

Entro il 30 settembre 2024 la legge delega, entro il 30 giugno 2025 il nuovo Testo Unico. Nominata la Commissione

Vedi Aggiornamento del 21/06/2024
Codice Ambiente, al via la riscrittura - Foto: dookdui 123rf.com
Codice Ambiente, al via la riscrittura - Foto: dookdui 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 21/06/2024
23/02/2024 - Il Codice dell’Ambiente sarà riscritto e la normativa in materia ambientale nel suo complesso sarà sottoposta a revisione per mettere a punto un nuovo Testo Unico che recepisca i nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione che hanno introdotto la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
 
Entro il 30 settembre 2024 sarà pronto uno schema di legge delega; successivamente, entro il 30 giugno 2025, arriveranno uno o più decreti legislativi attuativi della legge delega che costituiranno un unico testo normativo per il riassetto e la codificazione delle normative in materia ambientale, che sostituirà il vigente Codice dell’Ambiente (Dlgs 152/2006).
 
 

Codice Ambiente, al via la riscrittura

La redazione dei provvedimenti sarà affidata ad una Commissione interministeriale di 33 esperti appena nominata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) Gilberto Pichetto e dalla Ministra delle Riforme e della Semplificazione Normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati.
 
La Commissione, che opera a titolo gratuito, sarà presieduta dal Professor Eugenio Picozza; l’Avvocato Generale Pasquale Fimiani sarà Copresidente. Altri componenti sono magistrati, giuristi, accademici, ingegneri, rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale Italia Nostra, Legambiente e WWF. Ulteriori 38 esperti potranno collaborare con i Commissari.
 
Su aspetti specifici potrà essere acquisito il parere della Commissione VIA-VAS, di ISPRA, del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto e della Guardia di Finanza. Se necessario, per favorire il più ampio ascolto, potranno essere invitati a partecipare alle sedute di lavoro istituzioni, stakeholder, associazioni di categoria, enti e società “in house” vigilati dal MASE.
 
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