20/02/2024 - Nonostante le detrazioni ristrutturazione siano in vigore da diversi anni, i contribuenti esprimono ancora dubbi sulla possibilità di ottenere i bonus edilizi, complici i continui cambiamenti della normativa.
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente risposto al dubbio sulle modalità con cui il familiare convivente può beneficiare delle detrazioni ristrutturazione.
Detrazioni ristrutturazione, i dubbi del familiare convivente
Un contribuente ha scritto alla Posta di Fisco oggi perché sta ristrutturando il bagno dell’appartamento in cui vive con la moglie.
La moglie è la proprietaria esclusiva dell’appartamento, nonché l’intestataria della Cila.
Il contribuente ha chiesto se può farsi intestare le fatture, effettuare i pagamenti e usufruire delle detrazioni per la ristrutturazione.
Detrazioni ristrutturazione, le regole per il familiare convivente
Ripercorrendo la normativa sul bonus ristrutturazioni, l’Agenzia ha ricordato che, tra i contribuenti che possono richiedere le detrazioni per la ristrutturazione di un immobile, è compreso il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, cioè il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
L’Agenzia ha spiegato che il bonus ristrutturazioni spetta anche quando i titoli abilitativi e le autorizzazioni, eventualmente richieste per la realizzazione dei lavori, sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare.
L’Agenzia ha infine ricordato che, per usufruire delle detrazioni sulla ristrutturazione, è necessario che lo status di convivenza si verifichi sia nel momento in cui si presentano o si richiedono i titoli abilitativi o si iniziano i lavori sia nel momento del pagamento delle spese (che può anche precedere l’avvio dei lavori).