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Reti idriche, in arrivo lavori per 13,5 miliardi di euro

Reti idriche, in arrivo lavori per 13,5 miliardi di euro

Ammessi a finanziamento 393 interventi al Centro-Nord e 169 al Sud. Ma Salvini annuncia un Piano straordinario per l’anno 2024

Vedi Aggiornamento del 17/04/2025
Reti idriche, in arrivo lavori per 13,5 miliardi di euro - Foto: bugnin 123rf.com
Reti idriche, in arrivo lavori per 13,5 miliardi di euro - Foto: bugnin 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 17/04/2025
22/03/2024 - Sono 562 le proposte di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico presentate dalle Regioni e ammesse a finanziamento, 393 interventi al Centro-Nord e 169 al Sud, per un valore di 13,5 miliardi di euro.
 
Gli interventi fanno parte del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (PNISSI) presentato a Palazzo Chigi, nell’ultima riunione della Cabina di regia per la crisi idrica, presieduta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, alla quale hanno partecipato i ministri per la Protezione civile, Nello Musumeci, per gli Affari europei, Sud, Coesione e PNRR, Raffaele Fitto, dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida, e Fulvio Bonavitacola, delegato dal presidente della Conferenza delle regioni e province autonome.
 

Severità idrica, siccità e cambiamento climatico

Nel corso della riunione della Cabina di regia, il Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, ha spiegato che la severità idrica si presenta in modo differenziato sul territorio nazionale, anche a causa dei cambiamenti climatici. Una ulteriore causa della scarsità idrica è rappresentata dalla frammentazione di competenze amministrative e gestionali.
 
Dai dati elaborati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) relativamente alla riduzione delle perdite di rete arrivano segnali positivi ma ancora insufficienti: abbiamo un miglioramento di quasi il 14% per l’indicatore delle perdite idriche lineari e quasi il 6% per l’indicatore delle perdite idriche percentuali. Positiva è anche la strada intrapresa relativamente ai bilanci idrici, dopo l’istituzione degli Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici, quali organi dell’Autorità di bacino distrettuali.
 

Il Commissario straordinario ha proposto, quali azioni immediate: la redazione dei bilanci idrici in tempo reale da parte degli Osservatori distrettuali permanenti, l’accelerazione delle nuove opere e la redazione di un Piano della siccità di adattamento al cambiamento climatico, lo studio di una nuova governance per l’Approvvigionamento idrico primario (inteso come l’insieme delle infrastrutture idriche a monte dei settori di impiego dell’acqua), il coordinamento dello studio sulle proiezioni climatiche a cura degli Enti meteo nazionali, necessario per la pianificazione. 
 
Relativamente al Piano per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico, è stata illustrata la Prima analisi degli interventi presentati e la possibile proposta di lavoro, a seguito del bando lanciato dal Ministero delle Infrastrutture: si contano 773 proposte inserite a sistema delle quali 562 ammesse, per un totale di valore economico di oltre 13,5 miliardi di euro, con un cofinanziamento di 1,5 miliardi, prevalentemente da Reti di distribuzione.
 

Ministro Salvini: ‘Piano straordinario per l’anno 2024’

Come detto, i 562 interventi ammessi a finanziamento fanno parte del PNISSI ma, in attesa di completare il Piano e farlo approvare con l’articolata procedura prevista dalla norma vigente, il ministro Salvini ha proposto di anticipare un Piano straordinario per l’anno 2024. Ha chiesto quindi ai ministeri presenti di comunicare le risorse disponibili non ancora assegnate e ha condiviso i criteri per scegliere gli interventi da inserire, prendendoli tra quelli presentati al MIT.
 
La proposta operativa del MIT prevede di concludere entro il 25 marzo prossimo la ricognizione delle risorse disponibili e degli interventi in corso, per passare alla successiva predisposizione del piano. Si è espressa la valutazione di opportunità di un’analisi multi-criteriale, che tenga conto sia dell’esecutività sia della strategicità dei progetti.
 
Infatti, i criteri scelti dalla cabina mirano a valutare la messa a terra degli investimenti maggiormente strategici nei tempi più celeri. Riguarderanno l’incremento dei volumi idrici disponibili, il completamento o il potenziamento delle infrastrutture idriche destinate a usi agricoli e civili, opere strategiche come le grandi dighe che da tempo aspettano la realizzazione o la messa in esercizio.
 
Il ministro Salvini si è impegnato a presentare alla cabina di regia entro aprile il piano straordinario per poi approvarlo entro giugno. Tutti gli interventi prescelti confluiranno, una volta approvati, nel dpcm da redigersi entro giugno.
 
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