11/03/2024 - Quali sono i limiti al bonus ristrutturazione nel caso di lavori realizzati in diversi anni sullo stesso immobile?
L’Agenzia delle Entrate è tornata a chiarire i dubbi sulla normativa che regola il bonus ristrutturazione, spiegando che le regole sono diverse a seconda che si tratti di lavori autonomi o della prosecuzione di interventi già iniziati.
Bonus ristrutturazione, il dubbio sui limiti di detrazione
Un contribuente ha scritto alla posta di Fisco Oggi per un dubbio sui limiti alle detrazioni del bonus ristrutturazione.
Il richiedente ha eseguito lavori di ristrutturazione iniziati nel 2022 e terminati nel 2023. Per questi lavori, con cui ha raggiunto il limite di spesa agevolabile di 96mila euro, ha presentato al Comune la Cila e la comunicazione di fine lavori.
Sempre nel 2023, ha realizzato altri lavori di manutenzione straordinaria per un importo di 12mila euro. Dato che questi lavori sono diversi da quelli indicati nella Cila precedente, ha chiesto se possono essere agevolati con il bonus ristrutturazione 50%.
I limiti del bonus ristrutturazione
L’Agenzia delle entrate ha risposto che i nuovi interventi possono beneficiare del bonus ristrutturazione a condizione che siano “autonomamente detraibili”.
L’Agenzia ha ricordato che, quando gli interventi realizzati in ciascun anno sono una prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti sulla stessa unità immobiliare, per determinare il limite massimo delle spese ammesse in detrazione bisogna tener conto anche delle spese sostenute negli anni passati.
Questa regola non vale per gli interventi “autonomi”, che non consistono nella prosecuzione degli interventi già realizzati.
Gli interventi sono considerato autonomamente detraibili, e non una prosecuzione dei lavori iniziati negli anni precedenti, se sono autonomamente certificati, ad esempio con una nuova comunicazione di inizio lavori, con una nuova Scia o con una autocertificazione nel caso in cui gli interventi non richiedano alcun titolo abilitativo.