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Cappotto termico: soluzioni innovative per le finiture
FOCUS
Cappotto termico: soluzioni innovative per le finiture
Dalle vernici con pigmenti a base di ossidi alle pitture termiche e riflettenti anti-irraggiamento, fino ai rivestimenti modulari ceramici o in pietra ricostruita: le nuove alternative ai rivestimenti per cappotti esterni offerte dalla tecnologia
22/05/2024 - La finitura di un cappotto esterno rappresenta l’ultimo strato di rivestimento di un Sistema a Cappotto. In quanto tale, svolge un ruolo di protezione del Sistema stesso dalle sollecitazioni termo-igrometriche e dagli agenti atmosferici e determina l'aspetto estetico della facciata.
Ricordiamo che c’è differenza tra un cappotto termico e un Sistema a Cappotto termico; quest’ultimo è composto da un kit con componenti testati in combinazione tra loro.
Le finiture per i Sistemi a Cappotto devono essere incluse nel kit del Sistema a Cappotto, che è fornito da un unico produttore, dotato di certificato ETA (Valutazione Tecnica Europea) e marcatura CE. Maggiori dettagli sulla corretta scelta della finitura sono nell’articolo “Sistema a Cappotto, come scegliere le giuste finiture”.
L’aspetto finale che si ottiene è quello di una facciata uniforme ed omogenea, spesso definita da un punto di vista architettonico “flat”, ovvero facciata piatta dall’effetto scatola.
Tale risultato poco si allinea con il ruolo, sempre più fondamentale, che le facciate ricoprono negli organismi edilizi, sia privati che pubblici. Esse influenzano l'architettura del contesto urbano nel quale s'inseriscono e per questo richiedono finiture più elaborate e originali rispetto alle tradizionali. Necessità che vale anche per gli edifici rivestiti con Cappotto Termico.
Vedremo nei prossimi paragrafi come l'avvento di nuove tecnologie offre nuove alternative di rivestimenti per cappotti esterni.
Pertanto, per ottenere una maggiore libertà di espressione nel design architettonico e passare dai toni neutri e naturali ai colori audaci e vivaci, vanno utilizzati pigmenti adatti per esposizione all'esterno, in grado di garantire maggiore durabilità alla finitura; come gli ossidi: quelli di titanio, di ferro, di cromo per il verde, i nichel-titanati per i gialli limone, i bismuto-vanadati per i gialli caldi, l'arancione o il rosso, i blu oltremare o sali di cobalto verdi e blu. A questi, va associato un legante stabile nel tempo e che non tenda ad ingiallire.
Le facciate esposte a Sud o a Ovest sono quelle maggiormente esposte alla luce solare, che nel nostro clima mediterraneo può raggiungere elevate temperature, con il conseguente rischio di formazione di fessurazioni o crepe, che possono intaccare il pannello isolante sottostante.
Un valido aiuto è fornito dalle pitture riflettenti anti-irraggiamento, che grazie all’elevato Indice di Riflettanza Solare, non solo rendono la finitura più resistente ma migliorano il comportamento estivo del cappotto termico, contrastando il passaggio del calore all’interno dell’edificio.
Le pareti rivolte a nord o in aree prossime a zone ricche di vegetazione sono quelle maggiormente esposte alla formazione di alghe e muffe superficiali per via della condensa che si crea. In questo caso è importante scegliere la corretta finitura per il cappotto esterno e un valido aiuto arriva dalle pitture termiche, che sarebbe più corretto chiamare pitture ad "effetto termico"; sono vernici speciali a base d'acqua con l’aggiunta di additivi. A seconda degli additivi e pigmenti utilizzati, esse possono avere la capacità di uniformare la temperatura sulle pareti riducendo la formazione di condensa, così come anche di riflettere una parte dell'energia solare.
Queste pitture inoltre consentono di mantenere le facciate pulite per tempi lunghi, poiché favorendo lo “scivolamento” dell’acqua meteorica riducono l’assorbimento delle particelle di sporco prodotte dagli agenti inquinanti.
Sul tema della pulizia delle superfici ed il mantenimento nel tempo delle caratteristiche estetiche, viene in soccorso anche la nanotecnologia, realizzando finiture per cappotti esterni “autopulenti”. Si tratta di finiture dotate di componenti in grado di decomporre le sostanze organiche che vengono a contatto con i rivestimenti per cappotto termico e che sono pertanto ideali per edifici realizzati in ambienti particolarmente ricchi di inquinanti.
Tra i vari principi troviamo ad esempio quello della fotocatalisi, che avevamo ampiamente trattato in questo focus.
Modularità e adattabilità si traducono anche in soluzioni per i rivestimenti per cappotti termici.
L’utilizzo di un rivestimento modulare offre i seguenti vantaggi:
Un esempio di finitura modulare per cappotto esterno è quella che prevede l’impiego di mattoni faccia a vista. Sul mercato sono disponibili Sistemi a Cappotto prefabbricato con finitura in mattone faccia a vista.
Ci sono anche le finiture per cappotto termico con rivestimento in pietra ricostruita che abbiamo trattato ampiamente in questo focus.
All’elenco si aggiungono anche i rivestimenti a cappotto con materiale ceramico. Il grès porcellanato è sempre stato un’ottima soluzione per le facciate ventilate, ispirati da questa tecnologia consolidata, negli ultimi anni i produttori di lastre ceramiche e Sistemi a Cappotto hanno collaborato assieme per realizzare dei kit completi anche per il cappotto termico.
Tale soluzione, caratterizzata dall’estrema leggerezza del rivestimento, da forza materica ed eleganza, dalla varietà dei colori, delle finiture e dei formati, che arrivano anche alle grandi lastre, consente di spingere al massimo la personalizzazione della facciata.
Ricordiamo che c’è differenza tra un cappotto termico e un Sistema a Cappotto termico; quest’ultimo è composto da un kit con componenti testati in combinazione tra loro.
Le finiture per i Sistemi a Cappotto devono essere incluse nel kit del Sistema a Cappotto, che è fornito da un unico produttore, dotato di certificato ETA (Valutazione Tecnica Europea) e marcatura CE. Maggiori dettagli sulla corretta scelta della finitura sono nell’articolo “Sistema a Cappotto, come scegliere le giuste finiture”.
Finitura per cappotto esterno, oltre le classiche soluzioni
Le vernici di tipo acrilico, acrilsilossanico, silossanico o a base di silicati sono le principali finiture utilizzate su Sistemi a Cappotto, solitamente scelte in tonalità neutre per evitare il rischio di decolorazione.L’aspetto finale che si ottiene è quello di una facciata uniforme ed omogenea, spesso definita da un punto di vista architettonico “flat”, ovvero facciata piatta dall’effetto scatola.
Tale risultato poco si allinea con il ruolo, sempre più fondamentale, che le facciate ricoprono negli organismi edilizi, sia privati che pubblici. Esse influenzano l'architettura del contesto urbano nel quale s'inseriscono e per questo richiedono finiture più elaborate e originali rispetto alle tradizionali. Necessità che vale anche per gli edifici rivestiti con Cappotto Termico.
Vedremo nei prossimi paragrafi come l'avvento di nuove tecnologie offre nuove alternative di rivestimenti per cappotti esterni.
Soluzioni che preservano il colore della finitura
La perdita del colore, o decolorazione, in una pitturazione per esterni dipende dai pigmenti o meglio dalla loro natura chimica.Pertanto, per ottenere una maggiore libertà di espressione nel design architettonico e passare dai toni neutri e naturali ai colori audaci e vivaci, vanno utilizzati pigmenti adatti per esposizione all'esterno, in grado di garantire maggiore durabilità alla finitura; come gli ossidi: quelli di titanio, di ferro, di cromo per il verde, i nichel-titanati per i gialli limone, i bismuto-vanadati per i gialli caldi, l'arancione o il rosso, i blu oltremare o sali di cobalto verdi e blu. A questi, va associato un legante stabile nel tempo e che non tenda ad ingiallire.
Soluzioni che preservano l’integrità della finitura
La finitura di un cappotto esterno è soggetta a tante sollecitazioni, da quelle termo-igrometriche a quelle causate dagli agenti atmosferici.Le facciate esposte a Sud o a Ovest sono quelle maggiormente esposte alla luce solare, che nel nostro clima mediterraneo può raggiungere elevate temperature, con il conseguente rischio di formazione di fessurazioni o crepe, che possono intaccare il pannello isolante sottostante.
Un valido aiuto è fornito dalle pitture riflettenti anti-irraggiamento, che grazie all’elevato Indice di Riflettanza Solare, non solo rendono la finitura più resistente ma migliorano il comportamento estivo del cappotto termico, contrastando il passaggio del calore all’interno dell’edificio.
Le pareti rivolte a nord o in aree prossime a zone ricche di vegetazione sono quelle maggiormente esposte alla formazione di alghe e muffe superficiali per via della condensa che si crea. In questo caso è importante scegliere la corretta finitura per il cappotto esterno e un valido aiuto arriva dalle pitture termiche, che sarebbe più corretto chiamare pitture ad "effetto termico"; sono vernici speciali a base d'acqua con l’aggiunta di additivi. A seconda degli additivi e pigmenti utilizzati, esse possono avere la capacità di uniformare la temperatura sulle pareti riducendo la formazione di condensa, così come anche di riflettere una parte dell'energia solare.
Queste pitture inoltre consentono di mantenere le facciate pulite per tempi lunghi, poiché favorendo lo “scivolamento” dell’acqua meteorica riducono l’assorbimento delle particelle di sporco prodotte dagli agenti inquinanti.
Sul tema della pulizia delle superfici ed il mantenimento nel tempo delle caratteristiche estetiche, viene in soccorso anche la nanotecnologia, realizzando finiture per cappotti esterni “autopulenti”. Si tratta di finiture dotate di componenti in grado di decomporre le sostanze organiche che vengono a contatto con i rivestimenti per cappotto termico e che sono pertanto ideali per edifici realizzati in ambienti particolarmente ricchi di inquinanti.
Tra i vari principi troviamo ad esempio quello della fotocatalisi, che avevamo ampiamente trattato in questo focus.
Finitura per cappotto esterno, i rivestimenti modulari
I sistemi modulari consentono di adattarsi facilmente a diverse configurazioni architettoniche, dando la possibilità al progettista di spaziare nella ricerca estetica.Modularità e adattabilità si traducono anche in soluzioni per i rivestimenti per cappotti termici.
L’utilizzo di un rivestimento modulare offre i seguenti vantaggi:
- miglioramento della durata estetica della facciata;
- diminuzione del fabbisogno energetico del fabbricato, in fase invernale ed estiva;
- poca manutenzione;
- adattabilità ad ogni contesto.
Un esempio di finitura modulare per cappotto esterno è quella che prevede l’impiego di mattoni faccia a vista. Sul mercato sono disponibili Sistemi a Cappotto prefabbricato con finitura in mattone faccia a vista.
Ci sono anche le finiture per cappotto termico con rivestimento in pietra ricostruita che abbiamo trattato ampiamente in questo focus.
All’elenco si aggiungono anche i rivestimenti a cappotto con materiale ceramico. Il grès porcellanato è sempre stato un’ottima soluzione per le facciate ventilate, ispirati da questa tecnologia consolidata, negli ultimi anni i produttori di lastre ceramiche e Sistemi a Cappotto hanno collaborato assieme per realizzare dei kit completi anche per il cappotto termico.
Tale soluzione, caratterizzata dall’estrema leggerezza del rivestimento, da forza materica ed eleganza, dalla varietà dei colori, delle finiture e dei formati, che arrivano anche alle grandi lastre, consente di spingere al massimo la personalizzazione della facciata.