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Reti idriche, assegnato 1 miliardo di euro per ridurre le perdite di acqua
LAVORI PUBBLICI
Reti idriche, assegnato 1 miliardo di euro per ridurre le perdite di acqua
Dei quasi 2 miliardi di euro del PNRR, il 70,9% va al Centro-Nord e il 29,1% al Mezzogiorno
13/05/2024 - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha assegnato poco meno di 1 miliardo di euro alle aziende che gestiscono le reti di distribuzione dell’acqua per realizzare 103 interventi di riduzione delle perdite idriche. Al Centro-Nord vanno oltre 780 milioni di euro pari all’81,4% delle risorse, al Mezzogiorno vanno invece 178 milioni di euro pari al 18,6%.
Lo stanziamento si riferisce all’investimento M2C2 - 4.2 che punta alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, alla digitalizzazione e al monitoraggio delle reti. L’obiettivo è quello di ridurre in modo significativo la dispersione di acqua potabile, modernizzando le reti di distribuzione e introducendo sistemi di controllo avanzati che consentano di monitorare i nodi principali e i punti più vulnerabili della rete.
I fondi sono aggiuntivi rispetto alla programmazione iniziale e sono stati destinati agli acquedotti con la rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) fatta nel 2023 da Governo Meloni. L’8 dicembre 2023 il Consiglio dell’Unione europea ECOFIN ha approvato l’aumento della dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.
Nei giorni scorsi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il decreto direttoriale per l’assegnazione di 959 milioni di euro ai soggetti che erano risultati ammessi ma non finanziati nell’ambito dell’Avviso Pubblico pubblicato nella GURI 29 del 9 marzo 2022.
Nel 2022, infatti, sono stati assegnati 607 milioni di euro e successivamente 293 milioni di euro per progetti volti a ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti, per un totale di 900 milioni di euro, dei quali il 59,6% destinati al Centro-Nord e il 40,4% al Mezzogiorno.
Con i 959 milioni di euro di risorse aggiuntive, ad oggi, sono dunque stati assegnati complessivamente poco meno di 1.900 milioni di euro a 103 interventi così distribuiti: il 70,9% al Centro-Nord e il 29,1% al Mezzogiorno.
Le risorse aggiuntive - spiega il Ministero - consentiranno di ampliare l’ambizione dell’investimento, che oggi si propone di costruire almeno 45.000 km di rete idrica a livello distrettuale entro il 31 marzo 2026.
Lo stanziamento si riferisce all’investimento M2C2 - 4.2 che punta alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, alla digitalizzazione e al monitoraggio delle reti. L’obiettivo è quello di ridurre in modo significativo la dispersione di acqua potabile, modernizzando le reti di distribuzione e introducendo sistemi di controllo avanzati che consentano di monitorare i nodi principali e i punti più vulnerabili della rete.
I fondi sono aggiuntivi rispetto alla programmazione iniziale e sono stati destinati agli acquedotti con la rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) fatta nel 2023 da Governo Meloni. L’8 dicembre 2023 il Consiglio dell’Unione europea ECOFIN ha approvato l’aumento della dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.
Reti idriche, assegnati 1,9 miliardi di euro del PNRR
Nei giorni scorsi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il decreto direttoriale per l’assegnazione di 959 milioni di euro ai soggetti che erano risultati ammessi ma non finanziati nell’ambito dell’Avviso Pubblico pubblicato nella GURI 29 del 9 marzo 2022.Nel 2022, infatti, sono stati assegnati 607 milioni di euro e successivamente 293 milioni di euro per progetti volti a ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti, per un totale di 900 milioni di euro, dei quali il 59,6% destinati al Centro-Nord e il 40,4% al Mezzogiorno.
Con i 959 milioni di euro di risorse aggiuntive, ad oggi, sono dunque stati assegnati complessivamente poco meno di 1.900 milioni di euro a 103 interventi così distribuiti: il 70,9% al Centro-Nord e il 29,1% al Mezzogiorno.
Le risorse aggiuntive - spiega il Ministero - consentiranno di ampliare l’ambizione dell’investimento, che oggi si propone di costruire almeno 45.000 km di rete idrica a livello distrettuale entro il 31 marzo 2026.