
Cambi di destinazione d’uso, le novità del Salva Casa
Condividi
NORMATIVA
Cambi di destinazione d’uso, le novità del Salva Casa
Il mutamento d’uso senza opere della singola unità immobiliare sarà sempre consentito e senza obbligo di reperire aree per servizi, verde e parcheggi. Pubblicato il decreto-legge
Vedi Aggiornamento
del 13/12/2024

Vedi Aggiornamento del 13/12/2024
30/05/2024 - Agevolare i cambi di destinazione d’uso di singole unità immobiliari senza opere, specialmente all’interno delle aree urbane. Lo prevede il Decreto Salva Casa che, insieme con le altre misure, punta a promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente, ridurre il consumo del suolo e fornire un riscontro al crescente fabbisogno abitativo.
Il Decreto Salva Casa (DL 69 del 29 maggio 2024) - pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale - introduce il principio dell’indifferenza funzionale tra destinazioni d’uso omogenee così come individuate dalla legge statale o regionale.
In primo luogo, la relazione al Decreto Salva Casa ricorda che per “unità immobiliare” si intende “l’elemento minimo inventariabile che ha autonomia reddituale e funzionale, esistente su una particella nell’ambito del Catasto dei Fabbricati, ferma restando l’ipotesi di fabbricati costituiti da un’unica unità immobiliare”.
1. all’interno della stessa categoria funzionale;
2. tra le categorie funzionali residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale e commerciale, di una singola unità immobiliare in immobili ricompresi nelle zone A, B e C di cui all’articolo 2 del DM 1444/1968 (o equipollenti secondo le leggi regionali in materia), cioè nei centri storici, nelle zone edificate e in quelle parzialmente edificate dei Comuni.
Il primo caso non è propriamente una novità perchè il vigente art. 23-ter del Testo Unico Edilizia prevede già questa possibilità.
Nel secondo caso, il Salva Casa dispone che il mutamento di destinazione d’uso della singola unità immobiliare tra categorie funzionali diverse (è esclusa quella rurale) sia sempre consentito purchè conforme alla forma di utilizzo dell’unità immobiliare prevalente nelle altre unità immobiliari presenti nell’immobile.
Eppure, in moltissime città italiane, soprattutto nei centri storici, c’è carenza di spazi verdi e di aree di parcheggio. Se tanti proprietari di immobili situati nella stessa porzione di città dovesse avvalersi della nuova norma, il carico urbanistico aumenterebbe in maniera rilevante ma non sarebbe sostenuto dal concomitante aumento di servizi e parcheggi.
Per le unità immobiliari poste al piano terra, il passaggio alla destinazione residenziale è ammesso nei soli casi espressamente previsti dal piano urbanistico e dal regolamento edilizio.
Una volta verificato che se ne hanno i requisiti, come si procede per cambiare la destinazione d’uso? Il Decreto Salva Casa stabilisce che, ferme restando le leggi regionali più favorevoli, si presenti una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia).
Se però sono previste opere edilizie, restano ferme le disposizioni del Testo Unico Edilizia. Ricordiamo infatti, che le novità del Salva Casa si applicano al mutamento delle destinazioni d’uso senza opere.
Il Decreto Salva Casa (DL 69 del 29 maggio 2024) - pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale - introduce il principio dell’indifferenza funzionale tra destinazioni d’uso omogenee così come individuate dalla legge statale o regionale.
In primo luogo, la relazione al Decreto Salva Casa ricorda che per “unità immobiliare” si intende “l’elemento minimo inventariabile che ha autonomia reddituale e funzionale, esistente su una particella nell’ambito del Catasto dei Fabbricati, ferma restando l’ipotesi di fabbricati costituiti da un’unica unità immobiliare”.
Cambi di destinazione d’uso, le novità del Salva Casa
Con la modifica che il Decreto Salva Casa apporta al Testo Unico Edilizia (DPR 380/2001), sarà sempre consentito il mutamento della destinazione d’uso della singola unità immobiliare senza opere, nel rispetto delle normative di settore e ferma restando la possibilità per gli strumenti urbanistici comunali di fissare specifiche condizioni, nei seguenti casi:1. all’interno della stessa categoria funzionale;
2. tra le categorie funzionali residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale e commerciale, di una singola unità immobiliare in immobili ricompresi nelle zone A, B e C di cui all’articolo 2 del DM 1444/1968 (o equipollenti secondo le leggi regionali in materia), cioè nei centri storici, nelle zone edificate e in quelle parzialmente edificate dei Comuni.
Il primo caso non è propriamente una novità perchè il vigente art. 23-ter del Testo Unico Edilizia prevede già questa possibilità.
Nel secondo caso, il Salva Casa dispone che il mutamento di destinazione d’uso della singola unità immobiliare tra categorie funzionali diverse (è esclusa quella rurale) sia sempre consentito purchè conforme alla forma di utilizzo dell’unità immobiliare prevalente nelle altre unità immobiliari presenti nell’immobile.
Nessun obbligo di aree per servizi e parcheggi
Altra novità riguarda le aree standard: si prevede che il cambio di destinazione d’uso non obbliga a reperire ulteriori aree per servizi di interesse generale, come previsto dal DM 1444/1968 e dalle leggi regionali, né vincola alla dotazione minima obbligatoria dei parcheggi (ex Legge 1150/1942).Eppure, in moltissime città italiane, soprattutto nei centri storici, c’è carenza di spazi verdi e di aree di parcheggio. Se tanti proprietari di immobili situati nella stessa porzione di città dovesse avvalersi della nuova norma, il carico urbanistico aumenterebbe in maniera rilevante ma non sarebbe sostenuto dal concomitante aumento di servizi e parcheggi.
Per le unità immobiliari poste al piano terra, il passaggio alla destinazione residenziale è ammesso nei soli casi espressamente previsti dal piano urbanistico e dal regolamento edilizio.
Una volta verificato che se ne hanno i requisiti, come si procede per cambiare la destinazione d’uso? Il Decreto Salva Casa stabilisce che, ferme restando le leggi regionali più favorevoli, si presenti una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia).
Se però sono previste opere edilizie, restano ferme le disposizioni del Testo Unico Edilizia. Ricordiamo infatti, che le novità del Salva Casa si applicano al mutamento delle destinazioni d’uso senza opere.
Norme correlate
Decreto Legge 29/05/2024 n.69
Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica (Decreto Salva Casa)
Decreto Pres. Repubblica 06/06/2001 n.380
Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia (Testo Unico Edilizia - TUE)
Approfondimenti
Notizie correlate

NORMATIVA Scia e cambi d’uso, Salva Casa operativo anche in Lombardia

NORMATIVA Tolleranze costruttive, edilizia libera e recupero sottotetti, le regole del Salva Casa in Liguria

NORMATIVA La sanatoria respinta ha una nuova chance con il Salva Casa

NORMATIVA Cambio d’uso: le procedure da seguire e gli oneri da pagare

NORMATIVA L’agibilità già ottenuta è una sanatoria di fatto

NORMATIVA Il recupero dei sottotetti tra vecchi requisiti e nuove deroghe

NORMATIVA Il Decreto Salva Casa è legge, via libera alla sanatoria edilizia semplificata

NORMATIVA Dalle piccole alle grandi sanatorie, il Decreto Salva Casa riscrive il Testo unico dell’edilizia

PROFESSIONE Decreto Salva Casa, i professionisti lamentano un sovraccarico di responsabilità

NORMATIVA Scendono le altezze e le superfici minime per ottenere l’abitabilità

NORMATIVA Lo stato legittimo dell’immobile cambia, ecco quando le difformità non bloccano i lavori

NORMATIVA Sanatoria nelle aree a rischio sismico, le proposte di modifica al Decreto Salva Casa

NORMATIVA Salva Casa, novità in arrivo per stato legittimo e cambi di destinazione d’uso

NORMATIVA
L’agibilità può dimostrare la regolarità edilizia di un immobile?

NORMATIVA Emergenza abitativa e rigenerazione urbana, per Cgil e INU sono i grandi assenti del Salva Casa

PROFESSIONE Responsabilità dei professionisti, tolleranze e sanatoria, i dubbi dei tecnici sul Salva Casa

NORMATIVA Decreto Salva Casa, imprese: sia il primo passo verso un Codice unico dell’edilizia

NORMATIVA
Chi paga la multa alternativa alla demolizione ottiene sempre lo stato legittimo dell’immobile

NORMATIVA Decreto Salva Casa, la Lega punta ad ampliarne la portata

NORMATIVA Stato legittimo dell’immobile, basta l’ultimo titolo edilizio

NORMATIVA Abitabilità, altezze e superfici minime potrebbero scendere

NORMATIVA La doppia conformità sarà davvero eliminata?

NORMATIVA Tolleranze costruttive ed esecutive, come funziona la sanatoria automatica

NORMATIVA Salva Casa, Federcostruzioni: ‘utile a sbloccare il mercato immobiliare’

NORMATIVA Salva Casa, approvato il decreto

NORMATIVA Bagno nel seminterrato: è un cambio d’uso o un semplice lavoro su una pertinenza?

NORMATIVA Tramezzi per trasformare il garage in appartamento, serve l’autorizzazione sismica?

NORMATIVA Ampliamento e cambio d’uso, come si calcolano gli oneri di urbanizzazione?

NORMATIVA Cambio di destinazione d’uso senza opere con Scia, incostituzionale la norma della Liguria

NORMATIVA Frazionamento dell’immobile, si pagano gli oneri di urbanizzazione anche senza aumento della volumetria

NORMATIVA Ristrutturazioni nei centri storici, potrebbero essere a rischio

NORMATIVA Cambio di destinazione d’uso, quando serve il permesso di costruire?

NORMATIVA Cambio d’uso nei centri storici, il Tar Toscana ribadisce: ‘si può fare’

NORMATIVA Manovrina: cambi di destinazione d’uso più facili nei centri storici

NORMATIVA I negozi sulla strada non possono diventare abitazioni

NORMATIVA È consentito aprire un Bed & Breakfast in condominio
Altre Notizie