Silenzio assenso e 3 procedure definite: prende forma il Testo unico delle rinnovabili
RISPARMIO ENERGETICO
Silenzio assenso e 3 procedure definite: prende forma il Testo unico delle rinnovabili
Indicherà con precisione gli interventi rientranti in ogni regime di autorizzazione e si integrerà con il decreto sulle aree idonee
06/06/2024 - Il Testo unico sulle rinnovabili prevede il riordino e la semplificazione dei procedimenti amministrativi per l’installazione di impianti alimentati da fonti alternative.
Dopo due anni di attesa e qualche annuncio, il Testo unico rinnovabili potrebbe vedere la luce a breve. L’ufficio legislativo di Palazzo Chigi ha infatti messo a punto una bozza che approderà in uno dei prossimi Consigli dei Ministri.
Il Governo avrebbe dovuto adottare il Testo unico sulle rinnovabili entro il 27 agosto 2023, cioè a un anno dall’entrata in vigore della legge sulla concorrenza, ma si sono verificati dei ritardi.
A marzo 2024 il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un’audizione in Commissione Attività produttive della Camera ha spiegato di essere al lavoro per la stesura di un Testo unico sulle semplificazioni procedimentali per le rinnovabili.
Lo scorso 15 maggio, il deputato Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) ha presentato un’interrogazione per chiedere se il Governo intende semplificare il quadro normativo in modo da ridurre i tempi per il rilascio delle autorizzazioni dal momento che il vertice dei Ministri dell’Ambiente e dell’energia del G7 si è concluso con l’impegno di triplicare entro il 2030 l’energia prodotta da fonti rinnovabili e di raddoppiare l’efficienza energetica.
La Sottosegretaria al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Vannia Gava, ha risposto ricordando le novità introdotte dal decreto Energia (L 11/2024), che ha semplificato le autorizzazioni per gli impianti off-shore e ha introdotto misure per favorire la realizzazione di infrastrutture di rete.
Nella stessa sede, Gava ha annunciato l’esame preliminare dello schema di decreto legislativo con i regimi amministrativi per la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili.
Il 27 maggio 2024 il Governo ha messo a punto una bozza che sarà sottoposta all’esame del Consiglio dei Ministri.
La bozza in circolazione individua tre regimi di autorizzazione:
- attività libera;
- procedura abilitativa semplificata;
- autorizzazione unica.
Il Testo Unico sarà completato dagli allegati, che indicheranno quali interventi rientrano nei diversi regimi di autorizzazione. Al momento, però, gli allegati, che costituiscono l’elemento fondamentale e più atteso dagli operatori, non sono disponibili.
In generale, le attività libere saranno consentite senza permessi e comunicazioni. Nel caso in cui gli interventi riguardino aree sottoposte a vincolo, le autorità preposte alla tutela del vincolo dovranno pronunciarsi entro 30 giorni, dopo i quali scatterà il silenzio assenso.
La procedura abilitativa semplificata prevede l’utilizzo di un modello unico e il silenzio assenso nel caso in cui il Comune non si pronunci entro 20 giorni.
La procedura per l’autorizzazione unica prevede invece l’indizione di una conferenza di servizi, da concludere entro un termine massimo di 120 giorni.
Il Testo unico sulle rinnovabili dovrà integrarsi con il decreto sulle aree idonee, anch’esso in fase di definizione.
Dopo due anni di attesa e qualche annuncio, il Testo unico rinnovabili potrebbe vedere la luce a breve. L’ufficio legislativo di Palazzo Chigi ha infatti messo a punto una bozza che approderà in uno dei prossimi Consigli dei Ministri.
Testo unico rinnovabili in arrivo
L’adozione di un Testo unico sulle rinnovabili è stata prevista dalla legge sulla concorrenza 2021 (Legge 118/2022), che ha attribuito al Governo una delega per riscrivere la normativa che regola l’installazione e il potenziamento degli impianti.Il Governo avrebbe dovuto adottare il Testo unico sulle rinnovabili entro il 27 agosto 2023, cioè a un anno dall’entrata in vigore della legge sulla concorrenza, ma si sono verificati dei ritardi.
A marzo 2024 il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un’audizione in Commissione Attività produttive della Camera ha spiegato di essere al lavoro per la stesura di un Testo unico sulle semplificazioni procedimentali per le rinnovabili.
Lo scorso 15 maggio, il deputato Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) ha presentato un’interrogazione per chiedere se il Governo intende semplificare il quadro normativo in modo da ridurre i tempi per il rilascio delle autorizzazioni dal momento che il vertice dei Ministri dell’Ambiente e dell’energia del G7 si è concluso con l’impegno di triplicare entro il 2030 l’energia prodotta da fonti rinnovabili e di raddoppiare l’efficienza energetica.
La Sottosegretaria al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Vannia Gava, ha risposto ricordando le novità introdotte dal decreto Energia (L 11/2024), che ha semplificato le autorizzazioni per gli impianti off-shore e ha introdotto misure per favorire la realizzazione di infrastrutture di rete.
Nella stessa sede, Gava ha annunciato l’esame preliminare dello schema di decreto legislativo con i regimi amministrativi per la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili.
Il 27 maggio 2024 il Governo ha messo a punto una bozza che sarà sottoposta all’esame del Consiglio dei Ministri.
Cosa prevede il Testo unico rinnovabili
L’obiettivo del Testo unico sulle rinnovabili è definire in modo chiaro i regimi amministrativi per la costruzione, il rifacimento e l’esercizio degli impianti.La bozza in circolazione individua tre regimi di autorizzazione:
- attività libera;
- procedura abilitativa semplificata;
- autorizzazione unica.
Il Testo Unico sarà completato dagli allegati, che indicheranno quali interventi rientrano nei diversi regimi di autorizzazione. Al momento, però, gli allegati, che costituiscono l’elemento fondamentale e più atteso dagli operatori, non sono disponibili.
In generale, le attività libere saranno consentite senza permessi e comunicazioni. Nel caso in cui gli interventi riguardino aree sottoposte a vincolo, le autorità preposte alla tutela del vincolo dovranno pronunciarsi entro 30 giorni, dopo i quali scatterà il silenzio assenso.
La procedura abilitativa semplificata prevede l’utilizzo di un modello unico e il silenzio assenso nel caso in cui il Comune non si pronunci entro 20 giorni.
La procedura per l’autorizzazione unica prevede invece l’indizione di una conferenza di servizi, da concludere entro un termine massimo di 120 giorni.
Il Testo unico sulle rinnovabili dovrà integrarsi con il decreto sulle aree idonee, anch’esso in fase di definizione.