
Codice degli Appalti, Fondazione Inarcassa: ‘urgente la revisione’
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Codice degli Appalti, Fondazione Inarcassa: ‘urgente la revisione’
I progettisti sollecitano l’attenzione su aspetti molto critici che impattano negativamente sulla loro vita professionale
Vedi Aggiornamento
del 22/10/2024

Vedi Aggiornamento del 22/10/2024
25/07/2024 - “Abbiamo partecipato alla consultazione promossa dal Ministro Salvini e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzata a raccogliere le proposte di modifica al Codice degli appalti.
È stata una nuova importante occasione per sollecitare l’attenzione delle istituzioni su alcuni aspetti molto critici che impattano negativamente sulla vita professionale degli oltre 175mila architetti e ingegneri liberi professionisti”.
Lo ha dichiarato l’ing. Andrea De Maio, presidente di Fondazione Inarcassa, a seguito della consultazione telematica del MIT.
“Nella consultazione abbiamo chiesto interventi sui requisiti di partecipazione alle gare, poiché l’attuale Codice non aiuta i giovani professionisti ad emergere, sull’appalto integrato la cui attuale legislazione svantaggia i liberi professionisti, nonché sugli accordi quadro che favoriscono solamente i grandi player del mercato. Sull’equo compenso, invece, la nostra posizione è chiara, va difeso contro ogni tentativo di depotenziare la Legge 49/2023”.
Ora il MIT è chiamato ad operare una sintesi, “un correttivo al Codice necessario in tempi brevi per consentire alle migliaia di professionisti dell’area tecnica, appartenenti a quel ceto medio sempre più a rischio estinzione, di operare al servizio della collettività, contribuendo allo sviluppo e alla crescita del Paese” ha chiosato De Maio.
“Quella di un correttivo del Codice è l’unica strada oggi possibile per garantire concorrenza e maggiore apertura del mercato verso i liberi professionisti, nel solco dei principi del diritto europeo che incoraggia la crescita degli attori economici di piccola e media dimensione” - ha concluso il presidente di Fondazione Inarcassa.
Fonte: ufficio stampa Fondazione Inarcassa
È stata una nuova importante occasione per sollecitare l’attenzione delle istituzioni su alcuni aspetti molto critici che impattano negativamente sulla vita professionale degli oltre 175mila architetti e ingegneri liberi professionisti”.
Lo ha dichiarato l’ing. Andrea De Maio, presidente di Fondazione Inarcassa, a seguito della consultazione telematica del MIT.
“Nella consultazione abbiamo chiesto interventi sui requisiti di partecipazione alle gare, poiché l’attuale Codice non aiuta i giovani professionisti ad emergere, sull’appalto integrato la cui attuale legislazione svantaggia i liberi professionisti, nonché sugli accordi quadro che favoriscono solamente i grandi player del mercato. Sull’equo compenso, invece, la nostra posizione è chiara, va difeso contro ogni tentativo di depotenziare la Legge 49/2023”.
Ora il MIT è chiamato ad operare una sintesi, “un correttivo al Codice necessario in tempi brevi per consentire alle migliaia di professionisti dell’area tecnica, appartenenti a quel ceto medio sempre più a rischio estinzione, di operare al servizio della collettività, contribuendo allo sviluppo e alla crescita del Paese” ha chiosato De Maio.
“Quella di un correttivo del Codice è l’unica strada oggi possibile per garantire concorrenza e maggiore apertura del mercato verso i liberi professionisti, nel solco dei principi del diritto europeo che incoraggia la crescita degli attori economici di piccola e media dimensione” - ha concluso il presidente di Fondazione Inarcassa.
Fonte: ufficio stampa Fondazione Inarcassa
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