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A che punto è la qualificazione delle Stazioni Appaltanti
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A che punto è la qualificazione delle Stazioni Appaltanti
Da Anac il report che fotografa la situazione delle amministrazioni a un anno dall’entrata in vigore del Codice Appalti
28/08/2024 - A un anno dall’entrata in vigore del Codice Appalti (D.lgs. 36/2023), prosegue la qualificazione delle Stazioni Appaltanti.
Il 1° luglio 2024 l’Autorità nazionale anticorruzione ha elaborato un documento, reso noto successivamente, che censisce le Stazioni Appaltanti e le centrali di committenza qualificate o convenzionate, quindi in grado di gestire la digitalizzazione degli appalti.
Rispetto al trimestre precedente, il numero delle Stazioni Appaltanti qualificate è cresciuto del 6%.
Alle Stazioni Appaltanti qualificate vanno aggiunte 8.063 amministrazioni che si sono convenzionate alle 494 centrali di committenza operative.
L’Anac ha rilevato che il 60% delle amministrazioni è qualificato sia per il settore lavori sia per il settore servizi e forniture. Il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei “lavori” si attesta a 3.258 unità (di cui 425 solo per lavori e 2.833 per entrambi) mentre il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei servizi e forniture si attesta a 4.116 unità (di cui 1.283 solo per servizi e forniture e 2.833 per entrambi).
Circa il 60% delle amministrazioni sono qualificate per il livello massimo L1/SF1 e tale percentuale raggiunge oltre l’80% nel caso dei soggetti che svolgono funzioni di centralizzazione delle committenze.
Superato tale limite, le stazioni appaltanti non qualificate devono ricorrere a strumenti di acquisto messi a disposizione da altre stazioni appaltanti qualificate o centrali di committenza qualificate, o direttamente all’attività di committenza ausiliaria di altri soggetti qualificati.
Sono previsti tre livelli di qualificazione per la progettazione e l’affidamento degli appalti:
- fino a 1 milione di euro;
- fino alla soglia comunitaria;
- illimitata.
I livelli sono attribuiti principalmente in ragione dell’organizzazione interna, delle competenze e della formazione del personale della stazione appaltante nonché sulle gare svolte nell’ultimo quinquennio e della regolare trasmissione dei relativi dati all’Anac.
Tra i soggetti qualificati di diritto ci sono MIT, Consip, Invitalia, Agenzia del Demanio), nonché stazioni appaltanti formate da unione di comuni, dai comuni capoluogo di provincia e delle regioni.
Il 1° luglio 2024 l’Autorità nazionale anticorruzione ha elaborato un documento, reso noto successivamente, che censisce le Stazioni Appaltanti e le centrali di committenza qualificate o convenzionate, quindi in grado di gestire la digitalizzazione degli appalti.
Qualificazione delle Stazioni Appaltanti, i numeri
Secondo il monitoraggio di Anac, sono 4.541 le stazioni appaltanti che in Italia si sono qualificate.Rispetto al trimestre precedente, il numero delle Stazioni Appaltanti qualificate è cresciuto del 6%.
Alle Stazioni Appaltanti qualificate vanno aggiunte 8.063 amministrazioni che si sono convenzionate alle 494 centrali di committenza operative.
L’Anac ha rilevato che il 60% delle amministrazioni è qualificato sia per il settore lavori sia per il settore servizi e forniture. Il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei “lavori” si attesta a 3.258 unità (di cui 425 solo per lavori e 2.833 per entrambi) mentre il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei servizi e forniture si attesta a 4.116 unità (di cui 1.283 solo per servizi e forniture e 2.833 per entrambi).
Circa il 60% delle amministrazioni sono qualificate per il livello massimo L1/SF1 e tale percentuale raggiunge oltre l’80% nel caso dei soggetti che svolgono funzioni di centralizzazione delle committenze.
I dati Anac
Cosa è la qualificazione delle Stazioni Appaltanti
Ricordiamo che, in base al nuovo Codice Appalti, la qualificazione delle Stazioni Appaltanti è necessaria per tutte le acquisizioni di importo superiore a 500.000 euro.Superato tale limite, le stazioni appaltanti non qualificate devono ricorrere a strumenti di acquisto messi a disposizione da altre stazioni appaltanti qualificate o centrali di committenza qualificate, o direttamente all’attività di committenza ausiliaria di altri soggetti qualificati.
Sono previsti tre livelli di qualificazione per la progettazione e l’affidamento degli appalti:
- fino a 1 milione di euro;
- fino alla soglia comunitaria;
- illimitata.
I livelli sono attribuiti principalmente in ragione dell’organizzazione interna, delle competenze e della formazione del personale della stazione appaltante nonché sulle gare svolte nell’ultimo quinquennio e della regolare trasmissione dei relativi dati all’Anac.
Tra i soggetti qualificati di diritto ci sono MIT, Consip, Invitalia, Agenzia del Demanio), nonché stazioni appaltanti formate da unione di comuni, dai comuni capoluogo di provincia e delle regioni.