RISPARMIO ENERGETICO
Parco Agrisolare, al via le domande per il bando da 250 milioni di euro
Bonus ristrutturazione e bonifico errato, cosa fare?
NORMATIVA
Bonus ristrutturazione e bonifico errato, cosa fare?
Come non perdere la detrazione anche se non è stato utilizzato il bonifico dedicato
29/08/2024 - Il pagamento di un climatizzatore a pompa di calore eseguito con bonifico ordinario, anziché con quello dedicato alle detrazioni fiscali, può mettere a rischio la fruizione del bonus?
È il quesito posto all’Agenzia delle entrate da un contribuente, dopo essere stato informato dal Caf cui si è rivolto per la compilazione del modello 730/2024 che la spesa non è presente nella dichiarazione precompilata.
Il motivo della mancanza è il fatto di aver pagato la fattura con bonifico postale online di tipo ordinario e non invece con quello dedicato alle detrazioni fiscali. “È possibile adesso fare qualcosa o devo rinunciare alle detrazioni?” è la domanda.
L’Agenzia spiega che, per situazioni analoghe a quelle rappresentate nel quesito, ha fornito importanti indicazioni. In particolare, con riferimento agli adempimenti da seguire per avvalersi della detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Tuir - il bonus ristrutturazione -, ha affermato che è sempre necessario che le spese siano pagate mediante il bonifico dedicato, in cui devono essere riportati tutti i dati necessari alle banche (o a Poste Spa) per operare una ritenuta d’acconto nei confronti del destinatario del pagamento.
Qualora, per errore - prosegue il Fisco -, non siano stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti e non sia stato possibile ripetere il pagamento, la detrazione spetta solo se il contribuente è in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa.
Questa documentazione deve essere esibita dal contribuente, in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi, al Caf o al professionista abilitato o, su richiesta, agli uffici dell’Amministrazione finanziaria.
È il quesito posto all’Agenzia delle entrate da un contribuente, dopo essere stato informato dal Caf cui si è rivolto per la compilazione del modello 730/2024 che la spesa non è presente nella dichiarazione precompilata.
Il motivo della mancanza è il fatto di aver pagato la fattura con bonifico postale online di tipo ordinario e non invece con quello dedicato alle detrazioni fiscali. “È possibile adesso fare qualcosa o devo rinunciare alle detrazioni?” è la domanda.
L’Agenzia spiega che, per situazioni analoghe a quelle rappresentate nel quesito, ha fornito importanti indicazioni. In particolare, con riferimento agli adempimenti da seguire per avvalersi della detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Tuir - il bonus ristrutturazione -, ha affermato che è sempre necessario che le spese siano pagate mediante il bonifico dedicato, in cui devono essere riportati tutti i dati necessari alle banche (o a Poste Spa) per operare una ritenuta d’acconto nei confronti del destinatario del pagamento.
Qualora, per errore - prosegue il Fisco -, non siano stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti e non sia stato possibile ripetere il pagamento, la detrazione spetta solo se il contribuente è in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa.
Questa documentazione deve essere esibita dal contribuente, in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi, al Caf o al professionista abilitato o, su richiesta, agli uffici dell’Amministrazione finanziaria.