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Progettazione universale, allo studio la revisione delle regole

Progettazione universale, allo studio la revisione delle regole

Insediato al Ministero delle Infrastrutture il Tavolo tecnico per l’eliminazione delle barriere architettoniche

Progettazione universale, allo studio la revisione delle regole - Foto: nd3000 123rf.com
Progettazione universale, allo studio la revisione delle regole - Foto: nd3000 123rf.com
di Rossella Calabrese
13/08/2024 - Individuare gli elementi utili ad un’azione strategica in materia di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA).
 
È questo l’obiettivo del Tavolo tecnico che si è tenuto a fine luglio al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al quale hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.
 
“Con questo Tavolo - hanno spiegano Salvini e Locatelli - vogliamo prima di tutto dare un segnale di rinnovamento, in linea con la riforma sulla disabilità che stiamo portando avanti e che nel primo decreto attuativo stabilisce nuove regole per le pubbliche amministrazioni sia per l’erogazione dei servizi sia per il personale con disabilità che deve avere per poter svolgere la propria mansione in autonomia”.
 
“È fondamentale - secondo i Ministeri - superare norme molto datate che fanno riferimento solo all’accessibilità, poco alla fruibilità degli spazi, per nulla al diritto di tutti di potersi muovere il più possibile in autonomia”.
 
L’eliminazione delle barriere architettoniche è un obiettivo imprescindibile per garantire la piena inclusione delle persone con disabilità. Questo non significa solo abbattere ostacoli fisici, ma anche promuovere una cultura dell’accessibilità a 360 gradi.
 
La progettazione universale, infatti, è un approccio che mira a creare spazi utilizzabili da chiunque, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche o cognitive. Questo implica una visione più ampia che va oltre le normative esistenti e considera ogni aspetto della vita quotidiana, dagli edifici pubblici agli spazi privati.
 
I Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) sono strumenti fondamentali per realizzare questi obiettivi. Introdotti in Italia con la Legge 41/1986, i PEBA hanno lo scopo di individuare, rimuovere e prevenire le barriere architettoniche negli edifici pubblici e negli spazi urbani.
 

Ogni amministrazione pubblica è tenuta a redigere un PEBA, che deve includere:
  1. Mappatura delle barriere esistenti: identificazione degli ostacoli fisici che impediscono o limitano la mobilità delle persone con disabilità.
  2. Pianificazione degli interventi: definizione delle azioni necessarie per rimuovere le barriere, con priorità agli interventi più urgenti.
  3. Stima dei costi e delle risorse: valutazione economica delle opere da realizzare e individuazione delle risorse finanziarie disponibili.
  4. Tempistiche: pianificazione dei tempi di realizzazione degli interventi, con scadenze precise.
  5. Coinvolgimento degli stakeholder: partecipazione attiva di associazioni, enti locali e cittadini nel processo di pianificazione e monitoraggio.
 
Per raggiungere questo obiettivo, è necessario il coinvolgimento di professionisti motivati e con una visione chiara su questi temi. Architetti, ingegneri, designer e urbanisti devono collaborare per sviluppare soluzioni innovative che rendano gli ambienti più accessibili e fruibili per tutti.
 
È inoltre fondamentale promuovere una nuova e rinnovata visione della disabilità, che veda le persone con disabilità come partecipanti attivi e pieni alla vita civile, sociale e politica del nostro Paese.
 
Il Tavolo sarà coordinato da Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e lavorerà per sei mesi (rinnovabili) per proporre modifiche normative e azioni concrete. Tra gli obiettivi principali del Tavolo ci sarà l’identificazione delle criticità attuali e la proposta di soluzioni pratiche per superarle, in modo che ogni persona possa partecipare pienamente alla vita del nostro Paese.
 
In conclusione, l’iniziativa del Tavolo tecnico PEBA rappresenta un passo importante verso una società più inclusiva e accessibile. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione condivisa possiamo sperare di eliminare definitivamente le barriere architettoniche e garantire a tutti il diritto di muoversi in autonomia e partecipare attivamente alla vita comunitaria.
 
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