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Come progettare parapetti in vetro

Come progettare parapetti in vetro

Logli – Saint Gobain mostra dettagli e accorgimenti progettuali e costruttivi dei parapetti in vetro con un focus sulla tipologia a tutto vetro a sbalzo, detta anche a fascione

Come progettare parapetti in vetro
05/09/2024 - Nel LiveTalk, che si è svolto ieri in diretta sui canali social di Edilportale e realizzato in collaborazione con Logli - Saint Gobain, abbiamo potuto esplorare vari aspetti legati alla corretta progettazione, installazione e manutenzione dei parapetti in vetro.
 

Per approfondire rivedi il Talk cliccando QUI

 
Le caratteristiche tecniche che rendono i parapetti in vetro una scelta eccellente per molte applicazioni edilizie sono il fattore estetico, la sicurezza - grazie all’utilizzo di vetri stratificati - la non-scalabilità, l’inattraversabilità, la durabilità e la facile manutenzione.
 
Durante la puntata, grazie allo speaker Lorenzo Piscitelli, Technical & R&D Manager di Logli Saint-Gobain, abbiamo esplorato da vicino ciascun componente che costituisce il parapetto in vetro:
 
  1. vetro
  2. profilo metallico, nello specifico quello per la tipologia a fascione
  3. sistema di fissaggio - ancoraggio
 
al fine di progettare soluzioni sicure, durature e di design.
 

Parapetti in vetro: le caratteristiche del vetro

Per norma, nello specifico la UNI 7697, il vetro da utilizzare nei parapetti dovrà essere necessariamente un vetro stratificato.
 
Inoltre, in virtù dei requisiti imposti dai carichi, sarà quasi sempre necessario prevedere un trattamento termico delle lastre, come la tempra o l’indurimento. Questi trattamenti conferiscono alle lastre una maggiore resistenza grazie ad uno stato permanente di coazione interna, che tende a spostare molto più in avanti il punto limite di rottura.
 

Scopri di più sul vetro per i sistemi parapetto

 

Parapetti in vetro a fascione: il profilo metallico

Per “profilo metallico” si intende tutto il sistema tecnologico che serve da interfaccia per il vetro rispetto alla struttura primaria dell’edificio; esso contribuisce fortemente all’estetica finale del parapetto.
 
Date le caratteristiche fisiche del vetro, questo sistema tecnologico non può essere composto dalle sole parti metalliche, che ne pregiudicherebbero in modo severo la prestazione e la durabilità. Quindi, per quanto la parte in metallo possa fungere da “struttura” e per quanto un occhio esterno possa limitarsi ad apprezzarne le caratteristiche estetiche una volta completata la posa in opera, il vero “cuore tecnologico del sistema” è dato da tutta una serie di accessori interni, posti a contatto con il vetro.

Questi elementi sono costituiti meccanismi e superfici in materiali più “soffici”, principalmente plastiche, gomme e guarnizioni che hanno il complesso ruolo di:
 
  • assicurare che le lastre possano essere posate in sicurezza e registrate in posizione; quindi, compensare e assorbire le irregolarità tipiche della struttura primaria alla quale il profilo è vincolato, nonché le imperfezioni stesse delle lastre di vetro, che non sono sempre perfettamente planari;
  • assicurare saldamente il vetro alle parti metalliche;
  • resistere alle sollecitazioni meccaniche e ambientali;
  • trasferire le azioni dalla lastra alla struttura in modo da preservare le caratteristiche del vetro.
 
Oltre al requisito di sicurezza, il profilo metallico protegge dalle infiltrazioni.
 

Scopri di più sui profili metallici per parapetti in vetro a fascione

 

Parapetti in vetro: le caratteristiche del fissaggio

L'ancoraggio alla struttura portante è senz’altro un aspetto cruciale per garantire sicurezza, durabilità e integrità estetica. Tra i vari punti, Lorenzo Piscitelli si è soffermato su alcuni che forse sono poco evidenti in fase di progetto e dei quali ci se ne accorge solo in fase di cantiere:
 
  • "Supporto solido. Soprattutto per gli interventi sul costruito, è fondamentale verificare che il substrato sia sufficientemente robusto da sostenere il carico del vetro, questa attività si potrebbe fare con un saggio o direttamente con una prova di estrazione.
  • Allineamento e livellamento. Bisogna assicurare che i profili siano ben allineati e livellati, sia per questioni banali di effetto estetico, sia per evitare tensioni nel vetro. Al netto del fatto che il sistema di fissaggio e regolazione del vetro può consentire di recuperare molte delle imperfezioni del substrato, in alcuni casi le tolleranze di cantiere nelle fasi precedenti alla posa dei profili potranno risultare incompatibili con le esigenze di posa di sistemi di precisione. In questi casi, è necessario prevedere un’operazione di ripristino del piano di posa con malte adeguate o spessori, onde evitare di creare forti flessioni o torsioni nei profilati di alluminio.
  • Espansioni termiche. Se il cantiere si fa d’inverno, è necessario lasciare ai profili l’aria minima indispensabile per potersi allargare in estate.
  • Installazione in ambienti aggressivi. In prossimità di ambienti marini o zone industriali, valutare la compatibilità elettrochimica dei materiali: per esempio, è prudente assicurarsi che le viti di fissaggio siano compatibili con i profili per evitare l’insorgere di correnti galvaniche che potrebbero andare a corrodere l’alluminio. In alcuni casi, potrebbe essere preferibile utilizzare guarnizioni o rondelle isolanti a contatto tra i due materiali".
 

Scopri di più sui fissaggi dei parapetti in vetro

 

Parapetti in vetro: le soluzioni di Logli Saint Gobain per i sistemi a fascione

Per quanto riguarda i sistemi a fascione in alluminio l’offerta Logli Saint Gobain è basata su una gamma di soluzioni molto ampia che ricade sotto il nome comune di “DEFENDER”, che si compone essenzialmente di 3 famiglie di prodotto in base al tipo di utilizzo:
 
DEFENDER810: è un sistema per impieghi residenziali e uffici. Incorporando una tecnologia che consente di ospitare sia vetri di spessore 8+8 che vetri di spessore 10+10. Questa serie è la più versatile in assoluto, e con le sue caratteristiche tecniche di installazione è molto apprezzata anche dai posatori che possono registrare e mettere in sicurezza il vetro in maniera estremamente rapida e agevole.
 
DEFENDER1212: è un sistema dedicato a lastre stratificate di spessore 12+12 millimetri. I prodotti della serie sono stati sviluppati appositamente per resistere a carichi elevatissimi, anche oltre 10.0 kN al metro per parapetti ad altezze standard.
 
DEFENDER PICO: questo sistema è concepito per venire incontro a quelle tipologie costruttive che prevedono un rialzo di un muretto, oppure un elemento divisorio interno che non necessariamente debba assolvere al requisito di sicurezza anticaduta, ovvero tutte quelle applicazioni in cui il vetro è più piccolo o viene meno sollecitato.
 
Lo speaker ha poi puntualizzato una serie di dettagli costruttivi che spiegano il nodo parapetto - supporto e come deve essere progettato il corretto deflusso dell’acqua.
 

Approfondisci tutti i dettagli guardando la puntata


 
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