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In Italia 3,6 milioni di nuove case al 2050 con 1.000 miliardi di investimenti
MERCATI
In Italia 3,6 milioni di nuove case al 2050 con 1.000 miliardi di investimenti
Report di Scenari Immobiliari e Investire SGR: nelle grandi città cresce la richiesta di microliving, coliving, student e senior housing e case con servizi
17/09/2024 - Per far fronte alle future esigenze della domanda abitativa, nei prossimi 25 anni si stima dovranno essere realizzate circa 3,65 milioni di nuove abitazioni, frutto principalmente di trasformazioni e riconversioni, concentrate nelle principali aree metropolitane della Penisola: quasi il 5% a Milano, il 3% a Roma e circa l’1% negli altri principali capoluoghi, dimensioni triplicate se si aggiungono le loro aree metropolitane estese (tra il 42 e il 45% della nuova offerta).
Saranno necessari oltre 1.000 miliardi di euro di investimenti in costruzioni, a cui potranno aggiungersi 4,2 miliardi all’anno per la successiva manutenzione delle strutture. Delle case realizzate circa il 42% dovranno offrire servizi agli abitanti, eterogenei e qualificati; questo comporterà per investitori e sviluppatori ulteriori allocazioni, quantificabili in oltre 50 miliardi, tra l’8 e l’11% del costo della casa. La quota maggiore dovrà essere concentrata a Milano (39 miliardi di euro investiti), seguita da Roma con più di 26 miliardi.
Il conseguente valore immobiliare potenzialmente creato in Italia supererà i 1.400 miliardi di euro, di cui 165 miliardi a Milano (dodici% del totale), 138 miliardi a Roma e 4,7 miliardi di euro a Palermo.
È quanto emerge dal Report “La casa per la città del futuro”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, presentato venerdì scorso al 32° Forum Scenari che si tiene a Rapallo.
“Nella trentaduesima edizione del Forum Scenari - afferma Francesca Zirnstein, direttrice generale di Scenari Immobiliari - siamo tornati a indagare il tema della casa, considerando come le esigenze abitative andranno modificandosi per il mutare continuo e inarrestabile della popolazione, in relazione alle necessità future e alle possibilità di sviluppo del mercato per gli investitori”.
“All’interno del Rapporto abbiamo costruito una matrice in grado di individuare, per ogni città approfondita, il livello di appetibilità in relazione alle diverse tipologie di domanda residenziale emerse dalle nostre ricerche. Questo elemento può diventare uno strumento funzionale alle ipotesi di investimenti futuri all’interno del mercato residenziale. Ogni categoria residenziale individuata, che risponderà a un target di domanda specifico - conclude Francesca Zirnstein -, andrà a comporre l’offerta complessiva dei diversi capoluoghi”.
“Il Report ha messo in evidenza come il mutare continuo e inarrestabile della popolazione sta portando a nuovi bisogni ed esigenze dell’utente finale - commenta Michele Beolchini, Head of Product Development e Fundraising. Gli operatori del settore immobiliare dovranno essere in grado di far fronte all’evoluzione della domanda residenziale che si sta indirizzando verso una specializzazione sempre più accentuata, una maggiore attenzione ai servizi e un progressivo incremento della residenza in locazione”.
“Investire SGR ha già iniziato a interpretare queste nuove esigenze integrando la propria offerta di residenzialità. E lo fa rivolgendosi alle categorie che oggi ne hanno più bisogno:
(i) la cosiddetta fascia “grigia” della popolazione, attraverso il sistema dei fondi di social housing;
(ii) gli studenti, attraverso la piattaforma di student housing iGeneration,
(iii) e il senior housing, con il recente lancio di “Spazio Blu” dedicato alla residenzialità in locazione con servizi integrati dedicati al benessere psico-fisico di persone autosufficienti over 65”.
e Bologna e Roma saranno caratterizzate dalla forte pressione esercitata da parte della futura popolazione universitaria e dei giovani professionisti, incrementando il loro livello di attrattività rispetto a operazioni di sviluppo di student housing, microliving e coliving, che andranno a coprire una fetta del mercato ad oggi ancora carente di prodotto specifico. I due capoluoghi del nord Italia sono anche quelli economicamente e culturalmente più pronti alla diffusione di soluzioni abitative specifiche per la popolazione over 75, nonostante in Italia questa tipologia di casa sia ancora poco sviluppata rispetto ad altri territori europei.
Firenze, città turistica di livello mondiale, presenta livelli di domanda piuttosto eterogenei e sbilanciati verso il senior living e il cohousing per over 75, che contano oggi un livello di copertura ridotto, se non inesistente.
La città di Torino, importante polo universitario, vanta ad oggi un’elevata copertura in termini di posti letto disponibili per studenti fuori sede, mentre conta una porzione della popolazione, composta da famiglie prevalentemente monopersonali, che sposterà l’attenzione verso unità abitative moderne, con una buona disponibilità di servizi accessori.
Palermo e Napoli, nelle quali il peso della domanda dei giovani sta nel tempo calando, potrebbero concentrarsi sull’offerta di residenze in vendita e in locazione di nuova generazione, puntando su elevati livelli di qualità edilizia e urbana e una variegata disponibilità di servizi alla residenza. Nei due capoluoghi del sud si rileva una bassa appetibilità per residenze da destinare agli over 75, trattandosi di località in cui culturalmente e tradizionalmente la popolazione preferisce occuparsi degli anziani in maniera diretta e personale.
Ad oggi, su un patrimonio residenziale di circa 35,6 milioni di unità immobiliari, meno dell’1% è rappresentato da residenze specializzate, ovvero prodotti abitativi con caratteristiche peculiari dal punto di vista funzionale e dell’offerta di servizi accessori, tra i quali residenze gestite, cohousing, social housing, coliving. Tale offerta si confronta con una domanda rappresentata da coloro che hanno interesse ad acquistare o locare un’unità in queste tipologie abitative e ne hanno le possibilità dal punto di vista economico. Domanda in buona parte espressa da studenti immatricolati fuori sede, giovani professionisti, nuovi anziani e famiglie di nuova composizione. Al 2023 il valore di questa componente appare ridotto, soprattutto se si confronta la realtà italiana con quella europea e internazionale.
Nei prossimi 25 anni la popolazione andrà modificandosi non solo in termini puramente demografici, ma anche qualitativi: le persone saranno più sole e forse maggiormente disposte a vivere in soluzioni di coabitazione, i nuovi anziani, così come i nuovi giovani, chiederanno una più ampia offerta di servizi dedicati, le famiglie cambieranno la propria composizione e di conseguenza esprimeranno esigenze di spazio differenti. La domanda relativa a prodotti specializzati per crescerà necessità in maniera consistente, rappresentando una dimensione ben più ampia di quella attuale.
Fonte: Scenari Immobiliari
Saranno necessari oltre 1.000 miliardi di euro di investimenti in costruzioni, a cui potranno aggiungersi 4,2 miliardi all’anno per la successiva manutenzione delle strutture. Delle case realizzate circa il 42% dovranno offrire servizi agli abitanti, eterogenei e qualificati; questo comporterà per investitori e sviluppatori ulteriori allocazioni, quantificabili in oltre 50 miliardi, tra l’8 e l’11% del costo della casa. La quota maggiore dovrà essere concentrata a Milano (39 miliardi di euro investiti), seguita da Roma con più di 26 miliardi.
Il conseguente valore immobiliare potenzialmente creato in Italia supererà i 1.400 miliardi di euro, di cui 165 miliardi a Milano (dodici% del totale), 138 miliardi a Roma e 4,7 miliardi di euro a Palermo.
È quanto emerge dal Report “La casa per la città del futuro”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, presentato venerdì scorso al 32° Forum Scenari che si tiene a Rapallo.
“Nella trentaduesima edizione del Forum Scenari - afferma Francesca Zirnstein, direttrice generale di Scenari Immobiliari - siamo tornati a indagare il tema della casa, considerando come le esigenze abitative andranno modificandosi per il mutare continuo e inarrestabile della popolazione, in relazione alle necessità future e alle possibilità di sviluppo del mercato per gli investitori”.
“All’interno del Rapporto abbiamo costruito una matrice in grado di individuare, per ogni città approfondita, il livello di appetibilità in relazione alle diverse tipologie di domanda residenziale emerse dalle nostre ricerche. Questo elemento può diventare uno strumento funzionale alle ipotesi di investimenti futuri all’interno del mercato residenziale. Ogni categoria residenziale individuata, che risponderà a un target di domanda specifico - conclude Francesca Zirnstein -, andrà a comporre l’offerta complessiva dei diversi capoluoghi”.
“Il Report ha messo in evidenza come il mutare continuo e inarrestabile della popolazione sta portando a nuovi bisogni ed esigenze dell’utente finale - commenta Michele Beolchini, Head of Product Development e Fundraising. Gli operatori del settore immobiliare dovranno essere in grado di far fronte all’evoluzione della domanda residenziale che si sta indirizzando verso una specializzazione sempre più accentuata, una maggiore attenzione ai servizi e un progressivo incremento della residenza in locazione”.
“Investire SGR ha già iniziato a interpretare queste nuove esigenze integrando la propria offerta di residenzialità. E lo fa rivolgendosi alle categorie che oggi ne hanno più bisogno:
(i) la cosiddetta fascia “grigia” della popolazione, attraverso il sistema dei fondi di social housing;
(ii) gli studenti, attraverso la piattaforma di student housing iGeneration,
(iii) e il senior housing, con il recente lancio di “Spazio Blu” dedicato alla residenzialità in locazione con servizi integrati dedicati al benessere psico-fisico di persone autosufficienti over 65”.
Student housing, microliving, coliving, senior living
Come emerge dal Rapporto di Scenari Immobiliari e Investire SGR, Milano,Firenze, città turistica di livello mondiale, presenta livelli di domanda piuttosto eterogenei e sbilanciati verso il senior living e il cohousing per over 75, che contano oggi un livello di copertura ridotto, se non inesistente.
La città di Torino, importante polo universitario, vanta ad oggi un’elevata copertura in termini di posti letto disponibili per studenti fuori sede, mentre conta una porzione della popolazione, composta da famiglie prevalentemente monopersonali, che sposterà l’attenzione verso unità abitative moderne, con una buona disponibilità di servizi accessori.
Palermo e Napoli, nelle quali il peso della domanda dei giovani sta nel tempo calando, potrebbero concentrarsi sull’offerta di residenze in vendita e in locazione di nuova generazione, puntando su elevati livelli di qualità edilizia e urbana e una variegata disponibilità di servizi alla residenza. Nei due capoluoghi del sud si rileva una bassa appetibilità per residenze da destinare agli over 75, trattandosi di località in cui culturalmente e tradizionalmente la popolazione preferisce occuparsi degli anziani in maniera diretta e personale.
Ad oggi, su un patrimonio residenziale di circa 35,6 milioni di unità immobiliari, meno dell’1% è rappresentato da residenze specializzate, ovvero prodotti abitativi con caratteristiche peculiari dal punto di vista funzionale e dell’offerta di servizi accessori, tra i quali residenze gestite, cohousing, social housing, coliving. Tale offerta si confronta con una domanda rappresentata da coloro che hanno interesse ad acquistare o locare un’unità in queste tipologie abitative e ne hanno le possibilità dal punto di vista economico. Domanda in buona parte espressa da studenti immatricolati fuori sede, giovani professionisti, nuovi anziani e famiglie di nuova composizione. Al 2023 il valore di questa componente appare ridotto, soprattutto se si confronta la realtà italiana con quella europea e internazionale.
Nei prossimi 25 anni la popolazione andrà modificandosi non solo in termini puramente demografici, ma anche qualitativi: le persone saranno più sole e forse maggiormente disposte a vivere in soluzioni di coabitazione, i nuovi anziani, così come i nuovi giovani, chiederanno una più ampia offerta di servizi dedicati, le famiglie cambieranno la propria composizione e di conseguenza esprimeranno esigenze di spazio differenti. La domanda relativa a prodotti specializzati per crescerà necessità in maniera consistente, rappresentando una dimensione ben più ampia di quella attuale.
Fonte: Scenari Immobiliari