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Qualità architettonica e progettazione, un nuovo disegno di legge

Qualità architettonica e progettazione, un nuovo disegno di legge

Al Senato la proposta di una norma per la salvaguardia e la valorizzazione dell’architettura e della progettazione

Vedi Aggiornamento del 23/10/2024
Qualità architettonica e progettazione - Foto: usu79 123rf.com
Qualità architettonica e progettazione - Foto: usu79 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 23/10/2024
25/09/2024 - Tornano all’attenzione del Parlamento i temi della valorizzazione dell’architettura, della promozione della qualità architettonica e della disciplina della progettazione, che più volte negli scorsi anni sono stati oggetto di iniziative legislative non andate a buon fine.
 
Il Senatore Nicola Irto (Gruppo Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista) ha presentato il disegno di legge 1112 che introduce disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione dell’architettura in Italia, con l’obiettivo di promuovere la qualità architettonica e disciplinare i processi di progettazione.
 
Le finalità della proposta includono l’incentivazione del concorso di progettazione per opere pubbliche, la promozione della qualità architettonica e l’accesso al mercato per i giovani professionisti.
 

Qualità architettonica, il contesto europeo

Il disegno di legge si ispira alle risoluzioni del Consiglio dell’Unione Europea del 2001 e del 2008, che invitano gli Stati membri a promuovere politiche nazionali per migliorare la qualità delle costruzioni. Paesi come Francia, Finlandia e Paesi Bassi hanno già risposto positivamente, implementando normative volte a garantire la qualità architettonica.
 
L’Italia, nonostante i numerosi disegni di legge e le iniziative governative, è rimasta indietro: nel 2020, il Consiglio Nazionale degli Architetti aveva promosso la stesura di nuove linee guida per la qualità dell’architettura, volte a migliorare i processi di progettazione e la valorizzazione del territorio urbano​.
 

Obbligatorietà dei concorsi di progettazione

Uno degli aspetti più significativi del ddl 1112 è l’introduzione del concorso di progettazione come strumento obbligatorio per la realizzazione di opere pubbliche. Questa misura, già adottata in molti Paesi europei, vuole garantire che la qualità dei progetti sia valutata non solo in base al costo o al nome del progettista, ma anche alle soluzioni innovative proposte.
 
Secondo la proposta, i concorsi non saranno limitati a opere iconiche come musei o biblioteche, ma riguarderanno anche interventi quotidiani come scuole, piazze e parchi, contribuendo così alla rigenerazione urbana.
 
Questa proposta si riallaccia alla necessità di garantire processi trasparenti e partecipativi per tutte le opere pubbliche, emersa già nei precedenti tentativi legislativi. Ad esempio, nel 2021 si era iniziato a delineare una legge che mettesse al centro il ‘buon costruire’, richiedendo concorsi aperti e trasparenti per tutte le opere pubbliche.
 
Questi concorsi rappresentano una modalità fondamentale per garantire la qualità architettonica, offrendo un campo di gioco equo per i progettisti emergenti e promuovendo la trasparenza nel settore.
 


Promozione della ‘giovane architettura italiana’

Per facilitare l’accesso dei giovani architetti al mercato, il disegno di legge prevede la creazione di un elenco presso il Ministero della Cultura, aperto a progettisti di età non superiore ai 40 anni che abbiano vinto concorsi di progettazione o di idee. Questa iniziativa mira a eliminare le barriere economiche e a dare spazio a nuovi talenti, incentivando un mercato più trasparente e meritocratico.
 
Questo elenco non solo servirebbe a dare visibilità ai giovani professionisti, ma si inserirebbe in un più ampio discorso di inclusività e partecipazione che il ddl promuove. La ‘giovane architettura italiana’, infatti, è vista come una risorsa cruciale per rigenerare il tessuto urbano e portare nuove idee e soluzioni innovative a problemi vecchi e nuovi.
 

Valorizzazione dell’architettura, il disegno di legge

Il disegno di legge delinea una disciplina per la valorizzazione dell’architettura e per una progettazione di qualità.
 
Il testo riconosce l’importanza dell’architettura come espressione culturale e sociale e il suo valore come patrimonio artistico e strumento per la tutela e la trasformazione del paesaggio. L’architettura è considerata un elemento di interesse pubblico primario, in linea con l’articolo 9 della Costituzione italiana. Questo concetto era stato già evidenziato dagli architetti italiani che, nel 2020, avevano sollecitato la promozione di linee guida per la qualità dell’architettura​.
 
L’architettura è definita come l’arte e la tecnica di progettare edifici e organizzare lo spazio antropizzato, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Viene introdotto anche il concetto di ‘nuovo rinascimento urbano’, che integra la riqualificazione urbana con l’attenzione ai cambiamenti sociali e ambientali.
 
Si introduce l’obbligo di concorsi per tutte le opere pubbliche, stabilendo che i progetti devono essere assegnati tramite concorsi di idee o concorsi di progettazione, piuttosto che tramite gare d’appalto basate solo sul prezzo. L’obiettivo è garantire che la qualità architettonica prevalga sugli interessi economici e che anche i giovani professionisti abbiano accesso a queste opportunità.
 
Secondo il ddl, il Ministero della Cultura istituirà un elenco annuale dei giovani architetti, aperto a professionisti sotto i 40 anni, vincitori di concorsi di progettazione. Questo strumento vuole incentivare l’inserimento di nuove generazioni nel mercato, riconoscendo il merito dei giovani talenti e garantendo loro maggiore visibilità.
 
Si propone l’istituzione del ‘Premio per la giovane architettura italiana’, un premio annuale per valorizzare i nuovi talenti emergenti nel campo dell’architettura. Questo premio è pensato per incentivare la creatività e l’innovazione, riconoscendo le opere di rilievo architettonico che contribuiscono al rinascimento urbano e alla riqualificazione del paesaggio.
 
Il disegno di legge 1112 punta a creare le condizioni per una maggiore qualità progettuale, promuovendo la partecipazione dei cittadini e ponendo le basi per una trasformazione sostenibile del territorio. Questo processo legislativo non è stato privo di difficoltà: già a giugno 2021 l’iter per una legge sulla qualità dell’architettura era ripartito, ma con tempi lunghi e numerosi ostacoli da superare​. L’approvazione di questo ddl potrebbe costituire un quadro normativo che garantisca la qualità e la sostenibilità delle opere pubbliche e private in Italia.
 
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